Inter-Juventus il sabato di Pasqua ha un sapore strano, quasi inusuale. Non eravamo più abituati ad affrontare la Juventus alle 15 del pomeriggio come succedeva regolarmente fino a 20 anni fa. L’ultima volta, è scusate se lo ripeto per l’ennesima volta, avvenne quel 26 aprile 1998. 15 anni fa. Stasera tornando a casa la mia mente è andata inevitabilmente alla sfida di domani pomeriggio e all’ultimo confronto pomeridiano. 15 anni sembrano pochi. In realtà sono tanti. E alla fine mi sono ritrovato a pensare a quanta acqua è passata sotto i ponti da allora. Quante emozioni, quanti cambiamenti, quante nuove sensazioni. Sotto il profilo nerazzurro ma anche sotto il profilo personale. Strano a dirsi, solo certe situazioni arbitrali non sono cambiate da allora. Vabbè, abbiamo già discusso della questione nell’articolo precedente, meglio sorvolare.
Inter-Juventus. Basta la parola per scatenare mille emozioni, mille sensazioni. E’ la storia di una rivalità storica, di odio sportivo reciproco, di partite che hanno sempre regalato emozioni ed episodi su cui discutere. In che stato arrivano alla sfida di domani pomeriggio le due squadre?
La Juventus è messa meglio, inutile negarlo. Può permettersi un passo falso e deve rinunciare al solo Vucinic, vittima di un attacco febbrile. L’Inter invece è obbligata a vincere e ha poche alternative sia in difesa che in attacco. Senza Milito il reparto offensivo poggia solo su Cassano e Palacio mentre in difesa la squalifica di Juan Jesus e le condizioni non perfette di Samuel costringe Stramaccioni a schierare in mezzo Ranocchia e Chivu (anche se The Wall potrebbe a sorpresa recuperare). Sulle fasce invece giocheranno Zanetti e Pereira. A centrocampo Kovacic, reduce da un ottimo esordio in Nazionale, Gargano e Cambiasso con Guarin (o Alvarez) dietro le due punte.
La speranza sarebbe quella di ripetere la gara perfetta dell’andata. Ma quella era un’altra Inter. Quella sera a Torino raggiungemmo l’apice di una stagione che da quel momento ci ha visti in crollo verticale. Dopo quella splendida serata arrivammo a -1 dalla vetta. Un girone dopo siamo a -18, anche se dobbiamo recuperare la sfida con la Sampdoria.
Non ci dispiacerebbe nemmeno vedere l’Inter che ha travolto (inutilmente) il Tottenham. Ipotesi più probabile, anche se ripetere certe prestazioni non è sempre facile. Ci piacerebbe vincere domani. Non badiamo alla forma, ci accontentiamo della sostanza. Che si vinca giocando bene o grazie ad un gol fortuito in pieno recupero ci interessa poco. L’importante è riuscirci. Per i tre punti, per la classifica, per quel sottile piacere che ci provoca battere la Juventus. Vincere, o almeno giocare una partita d’orgoglio. Batterci a testa alta, ad armi pari e, nelle peggiori delle ipotesi, uscire dal campo con l’onore delle armi. Non credo di chiedere troppo. Fra due giorni è Pasqua. Se nell’uovo nerazzurro trovassimo una vittoria contro l’odiata Juventus sarebbe fantastico. Non lo credete anche voi? FORZA INTER !!!
Una volta era il Derby d’Italia, una sfida che valeva per le prime posizioni in classifica o addirittura per il tricolore. Inter–Juve ha un po’ perso l’antico fascino, ma resta comunque una delle gare più attese del campionato, soprattutto dopo Calciopoli, con accuse, colpi bassi, sentenze e contro sentenze più o meno giuste.
Sabato pomeriggio andrà in onda l’ennesimo episodio della sfida infinita, il 160 esimo in Serie A, con la Juve che arriva a Milano da prima della classe e l’Inter decisa a risalire la china per guadagnare un posto nella Champions del prossimo anno. Una gara come le altre? La gara della vita, stando alle parole di Mirko Vucinic.
La Juventus anche se favorita può anche permettersi un mezzo passo falso, dall’alto dei suoi nove punti di vantaggio sul Napoli secondo in classifica. Ma l’attenzione rimane alta, specie e si considera il risultato dell’andata (3-1 per i nerazzurri), che segnò la fine dell’imbattibilità della Vecchia Signora dopo ben 49 gare di Serie A. Vucinic giura che la gara contro l’Inter non verrà sottovalutata, anche se tre giorni dopo la Juve è attesa dall’andata dei quarti di Champions League contro il Bayern Monaco. E noi siamo d’accordo con il nostro attaccante. La Champions League può aspettare, c’è da battere prima l’Inter. Ed è un piacere di cui non vogliamo certo farne a meno. FORZA JUVENTUS !!! (Calcio&Calcio)
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3 commenti:
La bella sorpresa saranno le quattro pere che vi rifileremo !!!
Ragazzi, io ho sensazioni positive. Qualcosa mi dice che possiamo farcela e che ce la faremo.
Dai ragazzi, fateci passare una Buona Pasqua
Matrix, io invece sono abbastanza pessimista. Tutto può succedere ma sarà una "mission impossible". Troppe assenze, troppi nazionali tornati last minute, troppa la differenza tra noi e loro.
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