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mercoledì 23 gennaio 2013

TANTA ROMA, POCA INTER. IL PRIMO ROUND E' GIALLOROSSO

COPPA ITALIA 2012-2013 – Semifinale d’andata
ROMA - INTER - 1
13’ Florenzi – 33’ Destro – 44’ PALACIO

ROMA (4-3-3) Stekelenburg; Piris, Burdisso, Marquinhos (dal 15’ s.t. Castan), Balzaretti; Bradley, Tachtsidis, Florenzi (dal 32’ s.t. Perrotta); Lamela, Destro, Totti (dal 41’ s.t. Marquinho).
A Disposizione: Goicoechea, Lobont, Antei, Sammartino, F. Ricci, Lucca.
All. Zeman.
INTER (3-4-2-1) Handanovic; Ranocchia, Chivu, Juan Jesus; Obi (dal 1’ s.t. Nagatomo), Zanetti, Benassi (dal 20’ Gargano), 31 Pereira (dal 30’ s.t. Alvarez); Guarin, Cambiasso; Palacio.
A Disposizione: Belec, Di Gennaro, Silvestre, Jonathan, Mudingayi, Mariga, Bessa, Rocchi, Livaja.
All. Stramaccioni
ARBITRO De Marco di Chiavari.

L’Inter esce sconfitta dalla semifinale d’andata di Coppa Italia. Sconfitta meritata perché la Roma gioca meglio e perché, soprattutto nel secondo tempo, l’Inter non fa nulla per raddrizzarla.
L’importanza della gara e la mancanza di alternative costringono Stramaccioni a fare poco turnover. Il tecnico romano mette in campo una sorta di 3-5-1-1 con Juan Jesus, Ranocchia e Chivu in difesa, Zanetti e Pereira esterni di centrocampo, Obi, Benassi e Cambiasso in mezzo al campo e Guarin di supporto a Palacio.

Come tre giorni fa la partenza è tutta giallorossa. E dopo nemmeno un quarto d’ora la squadra di Zeman va in vantaggio con Florenzi che in piena area di testa supera i difensori avversari e batte Handanovic. La Roma è padrona del campo, sfrutta gli errori del centrocampo nerazzurro e si presenta più volte dalle parti dell’area avversaria. L’Inter non spinge sulle fasce, non crea gioco in mezzo e là davanti Palacio sembra la particella di sodio della famosa pubblicità di un’acqua minerale.

Al 33esimo arriva il meritato raddoppio giallorosso. Cross di Piris e testa dell’ex Destro che anticipa la linea difensiva avversaria e batte Handanovic. L’Inter è più che mai in bambola ma riesce comunque a creare due pericoli con Guarin. Per fortuna poco prima dell’intervallo arriva il gol di Palalcio. Punizione dalla trequarti, batte Cambiasso, e Don Rodrigo sorprende la retroguardia romanista e beffa Stekelenburg. Si va all’intervallo sul 2-1.
Nella ripresa spazio a Nagatomo che prende il posto di Obi. L’Inter passa ad una sorta di 4-4-2. La Roma cala di ritmo e di intensità, l’Inter prende meno rischi e riesce a rendersi più pericolosa. Stramaccioni prova a cambiare qualcosa inserendo prima Gargano per uno spento Benassi e poi Alvarez per Pereira. Proprio l’argentino si rende due volte pericoloso, prima con un tiro a giro che finisce di poco fuori e poi, dopo aver dribblato due avversari tira a colpo sicuro ma Perrotta si immola respingendo il tiro.
Il risultato non cambia. La Roma porta a casa la vittoria di misura. Con un po’ di più precisione sotto porta sarebbe riuscita a vincere con un margine più ampio e ipotecare già la finale.
All’Inter pesano le assenze. Mancavano elementi come Cassano, Milito e Coutinho che stasera avrebbero fatto comodo (il brasiliano con la sua velocità nel secondo tempo avrebbe sicuramente messo in difficoltà la retroguardia giallorossa). Ma è pur vero che qualche errore di valutazione è stato fatto anche da parte di Stramaccioni. Prima lasciando solo Palacio là davanti e poi non inserendo nel secondo tempo un attaccante in più per provare l’assalto. A quel punto anche un Rocchi andava bene.
Nulla è compromesso. Soprattutto perché la gara di ritorno si disputerà fra quasi tre mesi e sappiamo benissimo quante cose possano cambiare in tre mesi (pensate a cosa era l’Inter tre mesi fa, oppure a come era l’Inter il 23 gennaio di un anno fa e come era poi il 17 aprile). Di sicuro non è questa l’Inter che vorremmo e dovremmo vedere. Si spera ancora nel mercato, ma anche sotto questo punto di vista ci prepariamo al peggio. Sarà meglio.

PS: Concedetemi due note. Innanzitutto l’arbitraggio. Pur non essendoci errori clamorosi De Marco ha avuto una gestione della gara che mi lascia perplesso. Poca uniformità di giudizio e cartellini distribuiti senza logica.
E poi la telecronaca della Rai. Pessima. Soprattutto per chi è abituato a Mediaset Premium e Sky. Se pensiamo che paghiamo il canone e poi dobbiamo sorbirci questi scempi.

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3 commenti:

Nicola ha detto...

Comunque Alvarez non mi è dispiaciuto...

Ellenico ha detto...

Tanto Alvarez quanto Coutinho avrebbero bisogno di più fiducia e più minutaggio.
Farli giocare i 20 minuti finali, quando stai pure perdendo, mi sembra una grande cazzata.

Winnie ha detto...

Intanto Coutinho lo stiamo vendendo. L'ennesima cazzata targata Branca.