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lunedì 7 gennaio 2013

INTER, IL PROBLEMA NON E' ALTROVE, E' QUI

Pensavamo di iniziare bene il nuovo anno. E invece il vecchio adagio “anno nuovo vita nuova” non si adatta per niente alla nostra squadra.
Contro l’Udinese, così come contro Lazio e Genoa, avremmo potuto portarla a casa e ora saremmo molto vicini alla vetta. Se avessimo sfruttato meglio le occasioni, se non avessimo centrato i pali a Roma, se Livaja non avesse colpito il palo da pochi passi contro il Genoa, se Jonathan non avesse sparato fuori ieri pomeriggio, se Giannoccaro ci avesse dato il rigore su Palacio, se… se… se… .
E se il problema non fosse la sfortuna, i pali compiti, i rigori negati e i gol sbagliati?
Credo che basterebbe guardare la nostra rosa per capire che i veri problemi dell’Inter stanno qui. In difesa abbiamo tre difensori centrali validi, poi il nulla. Basta una squalifica, un infortunio, un raffreddore e andiamo in tilt con sostituiti non altezza o arretramento di centrocampisti (e non oso pensare cosa dovrà inventarsi Stramaccioni sabato prossimo quando mancheranno sia Ranocchia che Juan Jesus). Il centrocampo è il reparto più critico. Tiriamo ancora avanti con Cambiasso e Zanetti ma loro non sono più ragazzini e qualcuno dovrebbe capirlo.

Voi sapete tutti quanto io ami e adori il nostro Capitano ma ormai è vicino ai quaranta e dovrebbe tirare i remi in barca anche lui. Le sue azioni “alla Zanetti” ormai sono diventate sempre più rare e le sue prestazioni non sempre all’altezza. L’unico che si salva è Guarin ma è come predicare nel deserto. Le alternative? Gargano e Mudingayi. E se penso che questa estate avevamo in mano Poli e ce lo siamo fatti scappare come imbecilli. Sugli esterni perso Maicon, c’è rimasto il solo Nagatomo. Non stiamo parlando di un terzino formidabile, di un Roberto Carlos o di un Maldini, ma di un discreto giocatore che fa bene il suo mestiere. Eppure Yuto è il meglio che abbiamo perché Jonathan e Pereira sono inguardabili. Quasi 20 milioni di euro (13 Pereira, 6 Jonathan) buttati nel cesso. Alla faccia del fair play finanziario.

In attacco speriamo ancora nell’eterno Milito. Ma per il Principe vale lo stesso discorso fatto per Cambiasso e Zanetti. Gli saremo sempre grati per le emozioni che ci ha regalato ma sarebbe ora di farsi da parte. Per far giocare chi? Rocchi? Perché per rifiatare il nostro attaccante 33enne abbiamo acquistato un sostituto 35enne. Geniale no?
Il pensiero di molti tifosi...
Sarebbe il caso di puntare sui giovani. No, i giovani all’Inter sono tutti inesperti, non da Inter, quasi bidoni. Perché come portiere di riserva è meglio spendere soldi per Sorrentino che dare fiducia a Belec, perché un Rocchi è sicuramente meglio di un Livaja, di un Longo, di un Coutinho. Già, Coutinho. In Sudamerica è considerato il miglior talento giovanile dopo Neymar, all’Inter è considerato un bidone alla Pacheco. E se serve un difensore centrale di riserva meglio comprare Andreolli che affidarsi al capitano dell’Under 21, Caldirola che tra l’altro è per metà nostro. E meno male che ci siamo affidati ad un allenatore giovane che (diceva) voleva puntare sui giovani.
Il problema di base dell’Inter però sta a monte. In quella dirigenza incapace di mettere in atto un progetto serio e che avesse senso e che nelle ultime stagioni sta facendo un mercato “ad minchiam”. Non è vero che non ci sono soldi e che non stiamo spendendo più. Stiamo spendendo, ma a casaccio, senza una logica. Questa è la differenza. Qualche anno compravamo a parametro zero Maicon, Julio Cesar, Cambiasso, Maxwell. Oggi spendiamo fior di quattrini per portare a casa Jonathan, Pereira, Alvarez (che non è poi così male), Gargano.
E’ vero, in alcuni casi siamo stati sfortunati, ci siamo mangiati occasioni colossali (ma che ci garantisce che se al posto di Jonathan ci fosse stato, per dire, Cassano o Palacio l’avrebbero messa dentro?), gli arbitraggi e il giudice sportivo ci stanno sistematicamente colpendo con precisione chirurgica. Ma noi ci stiamo mettendo molto del nostro (faccio sempre l’esempio di Juventus-Inter quando abbiamo vinto nonostante l’arbitro Tagliavento abbia arbitrato a senso unico).
Il problema non è altrove. Il problema siamo noi, il problema è nerazzurro. E il futuro, al momento, appare più nero che azzurro.

Ps: Ah, quasi dimenticavo.... FORZA INTER !!!

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2 commenti:

Matrix ha detto...

Una rosa non all'altezza, un allenatore incapace di imporsi e una dirigenza incapace di dirigere. Mescolare bene e la stagione fallimentare è servita.

Nicola ha detto...

A leggere la tua analisi sembrerebbe che la squadra è tutta da rifare...
Ok, abbiamo qualche lacuna ma non credo che siamo messi così male. Forse ci manca qualche rincalzo di livello ma niente di più.