Prendete una giornalista in gamba, aggiungete un cuore nerazzurro fin dalla nascita, un interesse smodato per i libri, un’insana passione per la filosofia mourinhiana, simpatia e bellezza quanto basta e otterrete Sabine Bertagna. Ai più questo nome non dirà nulla, mentre i tifosi nerazzurri avranno sicuramente letto i suoi articoli su FCInter1908 (di cui è anche vicedirettore). Qualche giorno fa Sabine ha gentilmente accettato di scambiare quattro chiacchiere con noi per parlare di Inter ma non solo.
Sei tifosa dell’Inter per “colpa” di…
Mio papà. Interista DOC di quelli alla vecchia maniera. Da piccola giocavamo a calcio e la sottoscritta collezionava figurine dei calciatori. Un'infanzia nerazzurra, insomma. E' lui che mi ha insegnato che dopo il risultato dell'Inter era doveroso controllare che cosa avevano fatto, nell'ordine, Milan e Juventus.
Il tuo primo ricordo nerazzurro.
Mi vengono in mente Spillo e Kalle, due grandissimi. Ma uno dei primi ricordi nitidi che ho è quello di Nicolino Berti. Giocatore incredibile. Così interista. Così anti-milanista.
Gli anni’90 e i primi anni del nuovo millennio sono stati duri per i cuori nerazzurri. C’è stato un momento in cui, dopo l’ennesima delusione, hai pensato “basta, con l’Inter ho chiuso”.
Mai. Ci sono stati momenti molto duri, nei quali si è sofferto tanto. Forse troppo. La rabbia che era diventata rassegnazione impotente e quella sensazione che le cose non si decidessero solo sul campo. Da un certo punto di vista è stata quasi una scuola di vita. Pensa a quel 5 maggio, per esempio. A volte mi chiedo come abbiamo fatto noi nerazzurri a sopravvivere. E' proprio vero che tutto quello che non ti distrugge, ti fortifica. Comunque il momento più duro per me è stato scoprire che tutte quelle congetture che venivano etichettate come dietrologia piangina corrispondevano al vero. Leggere le intercettazioni e trovare finalmente le risposte ai nostri interrogativi mi ha veramente fatto malissimo. Una delusione incredibile nei confronti di un gioco che adoro. Il calcio pulito.
Sarebbe troppo facile chiederti un giocatore nerazzurro che hai amato o a cui sei particolarmente affezionata. Ti chiedo invece un giocatore nerazzurro che ti stava (o ti sta) particolarmente antipatico.
Domanda tendenziosa...:-) In generale provo poca simpatia per i giocatori che non danno il massimo e che fanno i preziosi. Oppure quelli che quando le cose vanno male spariscono. Per esempio non mi era piaciuto per niente il rifiuto di Forlan ad entrare in partita in corsa in un ruolo non suo. Ci sono momenti nei quali bisogna provare a dare anche più di quello che è nelle proprie corde.
Bene, ora puoi dirmi anche quello a cui sei affezionata.
Risponderti il Capitano è forse banale, ma rappresenta in pieno la verità. Io l'Inter senza Javier Zanetti proprio non riesco ad immaginarla. Ed è un discorso che trascende il gioco fisico sul campo, al quale prima o poi anche un essere soprannaturale come Pupi dovrà rinunciare. E' un insieme di cose. Anche se dopo la partenza di Ronaldo ho deciso che non mi sarei mai più affezionata ad un giocatore. Dopo Ronaldo amare con la stessa intensità era davvero inimmaginabile. Zanetti è oltre questo scoglio. Non lo dimenticheremo mai.
Il popolo nerazzurro è da sempre diviso tra quelli che odiano soprattutto la Juventus e quelli che odiano soprattutto il Milan. Tu da che parte stai?
Premesso che non esiste un male minore sento moltissimo la rivalità con i rossoneri. E' forse anche una questione molto meneghina. Vivo i derby entrando in uno stato autistico che inizia un paio di giorni prima e finisce un paio di giorni dopo. Questo a prescindere dal risultato. Soffro così tanto che non riesco a parlare. Se si vince torno a casa a riguardarmi la partita. Se si perde mi preparo agli sfottò.
Nei confronti della Juventus il sentimento è diverso. C'entra molto la storia delle due squadre, lo stile, l'arroganza e anche il coinvolgimento dei bianconeri negli scandali del calcio. Da sempre vincere contro di loro rappresenta un'impresa. E quando succede ci sembra che il mondo sia un po' più giusto del solito.
Stramaccioni ormai ha conquistato tutto il popolo nerazzurro ma a giugno non era così. Tu cinque mesi fa eri tra quelli che guardavano con scetticismo la conferma di Strama o nutrivi in lui la stessa fiducia di adesso?
Stramaccioni mi è piaciuto subito. Ero una di quelle che considerava un dovere cercare di salvare quelle ultime nove partite della scorsa stagione, nonostante Ranieri avesse fatto quello che era in suo potere. Andrea mi aveva incuriosito per come motivava i suoi ragazzi in Primavera e per come si studiava le partite. E per come li incitava fino al fischio finale con quel "Noi siamo l'Inter". Adesso l'importante è farlo lavorare. Le idee non gli mancano, è un maniaco dei dettagli, l'esperienza si costruisce partita dopo partita. Anche lo spogliatoio lo ha accolto benissimo. E questo, all'Inter più che in altre squadre, è fondamentale.
In campionato la Juventus è la squadra da battere. L’Inter può competere con i bianconeri o le manca ancora qualcosa?
Credo che l'Inter abbia cambiato davvero molto quest'anno. E' in atto un cambio generazionale, ci sono giocatori nuovi e pezzettini di storia se ne sono andati. Sono tutti eventi fisiologici, ma trovare l'equilibrio giusto non è semplice. La rosa è comunque carente in alcuni ruoli, dove bisognerà sicuramente intervenire. Al momento, proprio per una questione di continuità, credo che all'Inter manchi qualcosa. Anche se il livello del campionato si è ulteriormente abbassato e forse per spiccare basterebbe davvero poco di più.
Europa League o scudetto. Quale trofeo è più alla nostra portata?
Difficile dirlo. L'Europa League è una competizione che ho sempre seguito con molto interesse. Affascinante. Solo che è una competizione lunga. E dura. Per lo scudetto c'è un bel punto interrogativo. Quest'anno, a differenza dell'anno scorso, la Juventus ha l'impegno (almeno per ora) della Champions League, che sappiamo essere pesante. Adesso è prematuro fare una previsione. Ancora una volta sarà la maggiore continuità a decretare la squadra vincitrice.
In questi giorni si parla di un ritorno di Balotelli in nerazzurro. Secondo te è un affare che può andare in porto? Saresti felice di un suo ritorno?
Non so se sia realistico credere ad un suo ritorno. Mario è fortissimo, ma temo che la storia con i nerazzurri sia finita. C'è sempre sullo sfondo quel brutto gesto in una partita epica per l'Inter (Inter-Barcellona), che in molti non hanno dimenticato. Un Mario desideroso di giocare nell'Inter lo rivorrei subito, certo. Ma forse se così fosse stato, non lo avremmo mai venduto.
A proposito di campioni. Escludendo i soliti Messi e Cristiano Ronaldo, chi ti piacerebbe vedere in maglia nerazzurra?
Falcao. Dove devo firmare?
Mourinho o Stramaccioni. Chi inviteresti a cena?
Non è leale fare una domanda così a una che nella sua bio di Twitter ha scritto "Insana passione per la filosofia Mourinhiana"...:-) Ti direi Mourinho perché avrei un sacco di cose da chiedergli e perché sono sicura che non risponderebbe a nessuna delle mie domande. Forse...
Secondo te è più probabile che i Maya abbiano ragione riguardo la fine del mondo o che Zanetti prima o poi si ritiri?
La prima che hai detto :-)
Ultima domanda. Marzullo direbbe “fatti una domanda e datti una risposta”. Ma visto che tu sei una giornalista ti dico “fammi una domanda e ti darò una risposta”.
Chi vince il campionato?
Aspetta un attimo che controllo sulla mia sfera magica… eheheh. Penso che la Juventus rimanga la favorita (più per demeriti altrui che per meriti suoi).
Ovviamente spero che vada altrove. Mi piacerebbe che lo vincesse la Fiorentina perché Montella mi sta simpatico. Anche se credo sarai d’accordo con me sul fatto che quel triangolino verde-bianco-rosso si intona perfettamente con i colori del cielo e della notte…
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10 commenti:
Sono sincero, non conoscevo Sabine.
Brava, molto brava...anche perchè stimolata dalle tuo ottime domande.
quelli che l'Inter...
Bravo Entius!
Grazie, Francesco. Devo ammettere che il risultato finale ha stupito anche me. E' uscita fuori una bella intervista e ti confesso che nel rileggerla prima di pubblicarla sono rimasto piacevolmente sorpreso.
La cosa simpatica è che avete mescolato discorsi seri (dove può arrivare questa Inter, cosa ne pensi di Stramaccioni) a cazzeggio vario (la domanda su Zanetti e i Maya è straordinaria).
E soprattutto siete stati bravi a non scadere nella banalità.
Ovviamente "cazzeggio vario" non voleva essere offensivo. Era un modo per dire che avete parlato di argomenti più leggeri.
Si, Winnie. Il senso di "cazzeggio vario" l'avevo afferrato.
La mia intenzione era di non fare la solita intervista ma qualcosa di diverso. E direi che ci sono riuscito. Merito anche di Sabine, ovviamente.
Bravi a entrambi,Sebine la segue sempre su twitter,é la mia giornalista interista e non solo preferita,ha una capacita' di coinvolgere le persone con le sue parole che é fantastica,dopo che leggi i suoi articoli pensi subito una cosa:é lo stesso pensiero mio,questo saper dire le cose che noi tutti pensiamoci coinvolge totalmente.Brava Sebine e bravo anche all'autore dell'INTERvista :-D
Già la leggevo con piacere, ora che ho scoperto che anche mourinhiana convinta é diventata il mio mito :-) Sorvolo sui complimenti altrimenti Entius si monta la testa. eheheheheh
Ma che bravo, un novello Beppe Viola... Ma vai a cagare, sembra che hai fatto lo scoop del secolo. Hai solo intervistato un'anonima giornalist a che nessuno cagava e la stai facendo passare per un'intervista importante. Ma non ti rendi conto di quando sei ridicolo? Sei solo un intertrista sfigato...
La mamma degli imbecilli è sempre incinta. Fai bene a restare anonimo, sei solo un coglione...
Nerazzurro, non ti curar di loro ma guarda e passa. Certa gente non merita nemmeno di essere risposta.
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