BOLOGNA - INTER 1 - 3
27' RANOCCHIA – 53’ MILITO – 58’ Cherubin – 64’ CAMBIASSO
BOLOGNA (4-3-1-2): Agliardi; Garics, Antonsson, Cherubin, Morleo; Taider, Pazienza (30' st Krhin), Guarente (37' st Kone); Diamanti; Gilardino, Gabbiadini (30' st Paponi).
A Disposizione: Lombardi, Stojanovic, Motta, Pulzetti, Abero, Riverola, Sorensen, De Carvalho, Pasquato.
All: Pioli.
INTER (3-5-2): Handanovic; Ranocchia, Samuel, Juan Jesus; Zanetti, Mudingayi, Cambiasso, Gargano (43' st Pereira), Nagatomo; Palacio (36' st Alvarez), Milito (22' st Cassano).
A Disposizione: Castellazzi, Belec, Silvestre, Guarin, Jonathan, Livaja.
All: Stramaccioni.
ARBITRO: De Marco di Chiavari.
A Bologna l’Inter conferma l’impressionante trend positivo lontano da San Siro (otto vittorie in otto gare), l’ottimo momento di forma in assoluto (sette vittorie consecutive tra campionato ed Europa League) e si propone (timidamente, per il momento) come possibile protagonista di questa stagione.
Stramaccioni cambia ancora facendo riposare Cassano e mettendo un centrocampista in più (Mudingayi). Il Bologna parte bene ma l’Inter prende in mano la situazione e poco prima della mezzora arriva il gol nerazzurro. Punizione di Cambiasso, testa di Ranocchia (che pochi minuti prima era andato vicino al gol su azione da calcio d’angolo) che con una perfetta parabola si infila alle spalle di Agliardi.
Nella ripresa il Bologna preme per pareggiare ma l’Inter in contropiede raddoppia. Discesa di Palacio e palla perfetta per Milito che, dopo aver sprecato un bel po’ di occasioni nelle settimane scorse, stavolta la butta dentro.
Il Bologna rientra in corsa su calcio d’angolo grazie ad una disattenzione di Ranocchia e Handanovic che permette a Cherubin di accorciare le distanze, ma l’Inter ristabilisce le distanze con un’azione perfetta, cinque tocchi e palla a Cambiasso che mette dentro un gol di pregevole fattura. L’Inter avrebbe l’occasione di arrotondare il risultato ma Agliardi sventa il pericolo su Nagatomo e sulla ribattuta Cambiasso spara alto.
Finisce 3-1. L’Inter porta a casa il risultato e dimostra sempre più di essere squadra in crescita che partita dopo partita acquista solidità, continuità nei risultati e sicurezza nei propri mezzi.
Dobbiamo rendere grande merito a Stramaccioni che sta ottenendo il massimo da una rosa che appare incompleta ma sicuramente competitiva in questa Serie A. Straordinario lo stato di forma di Cambiasso, lontano anni luce dallo zombie a fine carriera dello scorso anno. Molto positivo Palacio, prezioso sia in veste di bomber che, come ieri in veste di assistman. Bene la difesa, come sempre, che può puntare su un terzetto di big (ad occhio pochissime squadre possono vantare un trio difensivo così forte). Menzione anche per Mudingayi, si pensava fosse solo un’inutile rincalzo e invece si sta dimostrando un elemento utile lì in mezzo.
Comunque continuo a ribadire la necessità di frenare gli entusiasmi e di ricordarci sempre che siamo una squadra precaria che studia da grande. Abbiamo fatto una super partita ma avevamo di fronte una squadra allo sbando che ha una classifica deficitaria (se il Siena non avesse subito al penalizzazione, il Bologna sarebbe ultimo).
Ecco perché l’impegno di sabato sera contro la Juventus rappresenta il nostro banco di prova. La sfida allo Juventus Stadium servirà per capire di che pasta siamo fatti, se siamo competitivi o se i campioni d’Italia sono di un livello superiore (anche se bisogna ammettere che è un test attendibile fino ad un certo punto perché anche quando noi vincevamo tutto e loro vegetavano a metà classifica siamo tornati quasi sempre da Torino con le pive nel sacco). Se sabato sera verso mezzanotte il nostro distacco dalla vetta sarà sempre di 4 punti (o magari di meno), potremo iniziare a ragionare da grande e fare qualche pensierino in più riguardo alla corsa tricolore.
Sempre se l’episodio di Catania di ieri (gol convalidato al Catania e successivamente annullato per uno sbandieramento postumo del guardalinee su “indicazione” della panchina bianconera) rimanga semplicemente un episodio sfortunato. Gli errori arbitrali possono esserci e può anche starci ma non vorremmo che certe sensazioni di deja-vu non siano solo delle sensazioni.
Per il momento ci godiamo questo nostro momento positivo, sperando che continui contro la Sampdoria. La sfida dei blucerchiati rappresenta una pericolosa insidia perché la nostra testa potrebbe essere rivolta fin troppo altrove (Juventus-Inter) e la possibilità di un passo falso non è accettabile. Prima dei bianconeri c’è il turno infrasettimanale, poi penseremo alla supersfida del sabato sera. Sperando di continuare sempre su questa strada, dritti e forti.
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1 commento:
Se giochiamo con questa solidità e questa grinta possimo andare a Torino e dargli filo da torcere. E se poi ci riuscisse lo scherzetto...
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