Ci sono partite e vittorie che vanno al di là del risultato. E a mio avviso Torino-Inter era una di queste. Dopo la brutta partita con la Roma (persa più per demeriti nostri che per meriti loro, come ha dimostrato anche il Bologna ieri) era importante dare un segnale di forza, di maturità. Dimostrare di non esserci persi dietro un’idea di ristrutturazione errata. Certe sconfitte sono salutari e col senno di poi credo che quei 3 gol subiti dalla Roma sono stati importanti per capire e correggere alcune cose che non andavano.
Stramaccioni ha imparato la lezione (il ragazzo impara in fretta, dentro e fuori dal rettangolo di gioco) e soprattutto gara dopo gara sta dimostrando di conoscere il suo mestiere di farlo discretamente bene. Certo quel 4-4-1-1 iniziale ha convinto poco un po’ tutti. Avevamo di fronte il Torino, mica il Real Madrid, schierare 6 difensori (Zanetti e Pereira sono due terzini) mi è sembrato un tantino esagerato però, ahimè, i fatti danno ragione al buon Strama e visti i risultati non c’è di che meravigliarsi se l’allenatore dell’Inter sia lui e non io.
Su una cosa però avevo ragione io: la coppia difensiva Ranocchia-Juan Jesus. Sono stato sempre un accesso sostenitore dei due centrali titolari ieri sera. Ho sempre sostenuto (e se andate a rileggere vecchie considerazioni troverete il riscontro) che Ranocchia era un buon difensore e che bisogna puntare su di lui e dargli fiducia. Avevo forse torto? Non credo. I fatti in questo inizio di stagione mi stanno dando piena ragione. Il difensore umbro sta giocando a livelli eccelsi (vero, Cesare?) e non sta facendo rimpiangere Samuel e Lucio. Juan Jesus era titolare nella nazionale brasiliana che ha giocato alle ultime Olimpiadi. Possibile che non meritasse un’occasione? Detto, fatto. E lui non si è certo fatto sfuggire l’occasione giocando una partita davvero ottima. Dategli un po’ di tempo e questi due diventeranno i nuovi Lucio-Samuel.
Il vero segreto di questa Inter è la personalità di Stramaccioni. Che cambia modulo adattandolo alle situazioni, che manda in panchina Cassano e Samuel, che fa esordire Juan Jesus, che non ci pensa due volte a togliere Sneijder perché in quel momento gli serve un giocatore con altre caratteristiche.
E bisogna ammettere che questo ragazzo si sta arrangiando col materiale umano a sua disposizione nonostante qualche lacuna qua e là (un terzino destro decente, un vice Milito, un centrocampista di qualità). Non era facile venirne a capo e lui ci sta riuscendo abbastanza bene. E’ ovvio che in questo momento non possiamo competere con Juventus e Napoli ma la stagione è lunga e tutto può succedere.
Doveroso un appunto finale sull’intervista del dopo gara di Stramaccioni a Mediaset Premium. Il tecnico nerazzurro dopo che per l’ennesima volta Sanvito dava del provinciale alla sua squadra è sbottato "Quando si parla di Inter, bisognerebbe contare fino a 10, sciacquarsi la bocca e poi parlare di Inter. Perché quando ci vincono gli altri così sono bravi, noi siamo provinciali". Per alcuni un’uscita infelice. Io invece credo che abbia ancora una volta dimostrato personalità nel difendere il proprio lavoro e la propria squadra. Sembrava un Mourinho alle prime armi. Certo lo Special One avrebbe saputo rispondere con più sarcasmo ed efficacia. Però anche in questo Strama ha talento e sono certo che migliorerà strada facendo. Vero Andrea?
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3 commenti:
Grandissimo Stramaccioni nell'intervista del dopo-gara. L'ho visto in diretta e l'ho rivisto stasera su video.mediaset. Stupendo. Da rivedere fino allo sfinimento.
Juan Jesus è proprio forte. A me è piaciuto tantissimo e sono daccordo sul fatto che con Ranocchia sono la coppia del futuro.
Comunque io avrei arretrato Pereira sulla linea dei terzini e messo Coutinho esterno sinistro a centrocampo.
Il ragazzo sa il fatto suo. E noi possiamo fare una stagione di grande livello. Vai Strama !!!
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