I colpi di scena continuano a recitare una parte importante nello spettacolo della Serie Bwin, giunto alle battute finali di una stagione pronta a regalare sorprese nei momenti topici che si rivelano decisivi più che mai. È la storia della Sampdoria, partita per vincere il campionato e rassegnata a vedere sfumare il sogno promozione già a dicembre, quando, nonostante l'allestimento di una squadra super competitiva, i giochi sembravano compromessi.
Ma i liguri hanno compreso gli errori ed intavolato nuovi scenari per una pronta risalita. E, complice il crollo verticale ed inspiegabile del Padova, Iachini (subentrato ad Atzori), dopo un primo periodo fatto di troppi pareggi, ha guidato la squadra verso una rimonta tachicardica e assolutamente spettacolare.
Al fotofinish la Samp non può sbagliare, nonostante l'avversario non sia dei più facili: il Sassuolo del guerriero Pea coltiva il sogno della Serie A, obiettivo non irraggiungibile per come era stata impostata la gara di andata, dettata dal rigore fallito da Sansone e il gol successivo di Missiroli. Ma la Samp non è abituata ad arrendersi. Da lì una nuova reazione, alimentata da Eder e Pozzi. Al ritorno lo stesso numero 9 sblocca subito dal dischetto, rendendo vano il gol di Valeri al 63'.
Tiriamo le somme: è un risultato atteso ai nastri di partenza di questa gara, ma sicuramente non veritiero nei confronti di una stagione che ha visto il Sassuolo come squadra più tenace e costante nei risultati (e si sfata un tabù: da quando vi sono i play off in Serie B infatti a trionfare era sempre state le terze classificate).
I play-off, però, sono gare a sé, dove ha comunque prevalso la squadra sulla carta più forte. Cosa che non è successa tra Verona e Varese, dove la freschezza atletica dei lombardi ha avuto la meglio, perché la stagione, comunque sarebbe andata a finire, avrebbe rappresentato un enorme successo. Il secondo raggiungimento dei play-off consecutivo è segno di un progetto mirato e costruito con basi importanti da una società modello. Dall'altra parte c'è il Verona: gli scaligeri alla ricerca della doppia promozione, si vedono messi in ginocchio da una squadra apparentemente più debole e probabilmente sottovalutata alla gara d'andata, dove le geometrie di un Varese più pimpante hanno avuto la meglio su di un Hellas bloccato a Masnago e vicino al maxi recupero al "Bentegodi", dove Tachtisdis aveva indirizzato la partita su binari decisamente favorevoli. Tornano i giudizi: la stagione gialloblù resta fantastica, ma quando viene gettata al vento una gara come quella dell'andata, per ciò che concerne il doppio confronto, è giusto salutare anzitempo.
La finale volge il favore del pronostico alla truppa di Iachini, senza peró sottovalutare una squadra che, in un modo o nell'altro, si è dimostrata una spina nel fianco per chiunque. Il fattore mentale sarà decisivo: la Samp ha la motivazione di dover vincere obbligatoriamente, il Varese la consapevolezza di poter giocare con tranquillità e cercare di coronare una stagione trionfale (per i lombardi si apre la possibilità di tornare in Serie A dopo 37 anni).
Le maledizioni dei play-off continuano a punire le squadre più continue nell'arco di una stagione, vedendo eliminate Sassuolo e Verona, rispettivamente classificate al terzo e al quarto posto. L'imprevedibilità è il sapore del divertimento: il calcio è anche (e soprattutto) questo.
Articolo Tratto da QUESTA FONTE
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6 commenti:
Per i valori visti in questa stagione sarebbe stato giusto che la finale se la fossero giocata Sassuolo e Verona. Ma il bello del calcio è anche questo.
Sassuolo e Verona meritavano la finale ma i playoff sono stati inseriti anche per dare vivacità e interesse. E per dare la possibilità anche a chi arriva sesto di puntare alla Serie A.
Sarà una gran bella finale
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