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domenica 27 maggio 2012

I RICORDI "CONFUSI" DI CARESSA GETTANO FANGO SU ZILIANI

Girando sul web ho trovato questa lettera che Paolo Ziliani ha inviato a diversi blog e siti di informazione.
Questa è la vita: essere accusati di avere scritto, sulle pagine de “Il Giorno”, che Paolo Rossi e Antonio Cabrini, ai Mondiali di Spagna dell’82, s’inchiappettavano; che Rossi era il “marito” e Cabrini la “moglie”; che tutta la nazionale, capeggiata da Zoff e Causio, tentò di vendicarsi passando alle vie di fatto nei miei confronti, compattandosi fino ad arrivare a vincere il Mundial in reazione all’ignominia patita. Mica male no?
Peccato che quel che racconta Fabio Caressa, numero uno dei telecronisti Sky, nel suo libro “Gli angeli non vanno mai in fuorigioco” (Mondadori), uscito in questi giorni con grande battage pubblicitario e presentato ovunque, dalle Librerie Feltrinelli a Radio Deejay, sia falso. Perché io al Mundial di Spagna dell’82 non c’ero nemmeno. Avevo 28 anni, ero arrivato al “Giorno” da pochi mesi dopo il praticantato svolto al “Guerin Sportivo” a Bologna, e mentre Rossi e Cabrini in Spagna trascinavano l’Italia al trionfo mundial io ero a Milano e mi occupavo, da ultimo arrivato nella redazione che fu di Brera e di Fossati, di calciomercato. Ma tant’è. 
(Il resto della lettera lo trovate QUI)
Credo che ci sia poco da aggiungere. Ormai per un po’ di pubblicità e per vedere qualche copia in più di un libro si fa di tutto. Anche gettare tanta melma su un collega (della concorrenza, è bene sottolinearlo).
Non so chi dei due abbia ragione. Per quanto mi riguarda ho sempre nutrito una sorta di stima nei confronti Ziliani sin dai tempi di “Calciomania” (parliamo di inizi anni ’90, qualcuno di voi se lo ricorda?) apprezzandone le capacità di fare ironia sul calcio, mentre Caressa mi è stato sempre abbastanza sulle scatole per quella sua aria da sapientone e perché mi sa molto di P.I. che si vende al miglior offerente.
Pero sarebbe interessante che qualcuno ci chiarisse le idee. Per esempio quel Claudio Pea citato insieme a Ziliani o gli stessi ex giocatori chiamati in causa. Confermare o smentire che Ziliani e Pea 30 anni fa scrissero quelle cose non dovrebbe essere una cosa difficile. Né dovrebbe essere complicato recuperare l’articolo in cui Ziliani e Pea accuserebbero Cabrini e Rossi.
Se i due giornalisti che all’epoca lavoravano per “Il Giorno” non ha mai detto o scritto quelle cose non è giusto che gli si getti addosso tanta melma e viceversa se Caressa ha ragione è ridicolo che Ziliani cerchi di giustificarsi con banali scuse.
Qualcuno faccia chiarezza. Fare il giornalista è un mestiere serio e i buffoni, i ciarlatani, i venditori di fumo (e anche di qualcos’altro…) non sono degni di far parte di questa categoria professionale.

UPDATE (h. 22:57): Poco fa ho trovato questo articolo di cui riporto un frammento che fa luce sull’accaduto:
Non ricordavo certo la firma del giornalista che lo scrisse, ma una semplice ricerca ha portato alla luce il nome del solo Pea, collega del 'Giorno' in quel periodo, il quale - come ha ricordato Antonio Cabrini testualmente:
il giornalista aveva pestato una cacca. E quella fu la ciliegina sulla torta. Il tono dell’articolo era ironico ma venne ripreso dai giornalisti di tutto il mondo. Sicuramente fu interpretato male".
Ma cosa diceva l'articolo? Eccolo, nel ricordo di un altro protagonista, Paolo Rossi:
"Cabrini ha un anno meno di me ed era soprannominato il bell'Antonio per la sua prestanza fisica, grazie alla quale otteneva copiosi consensi dall'universo femminile. A un certo punto fu addirittura dato per mia fidanzata (per fortuna io rimanevo l'hombre, mentre lui diventava muchacha) dal giornalista milanese del 'Giorno' Claudio Pea [...] Una sciocca leggerezza che a noi non diede fastidio, non tanto per la cosa in sè, quanto perchè il pettegolezzo fece il giro del mondo insieme alla nostra popolarità. Diventammo subito amici, lo siamo ancora.."
Come vedete, fare chiarezza era abbastanza semplice. Mai quanto gettare fango su un collega.


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3 commenti:

Rudy ha detto...

Rimane il dubbio sul fatto che sia stato un'errore in buona fede o in qualche modo "voluto".

El Cabezon ha detto...

www.pianetasamp.blogspot.com

Sarebbe interessante sentire la replica di Caressa che non è che mi sia simpaticissimo ma che non voglio pensare possa essere arrivato a tanto in malafede...ciao!

Entius ha detto...

Bah... probabilmente aveva ricordi confusi... voglio sperare che siano solo ricordi confusi.