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lunedì 28 maggio 2012

BOMBA CALCIOSCOMMESSE, ARRESTATI MAURI E MILANETTO

Che ci fosse qualcosa nell’aria si era capito. Non che fosse difficile intuire che l’indagine sul calcio scommesse presto o tardi avrebbe portato scenari inaspettati. Ma ieri si aveva la sensazione che l’esplosione di una bomba fosse molto vicina.
E stamattina la bomba è esplosa fragorosamente. Diciannove arresti, otto calciatori, alcuni nomi eccellenti tra cui il capitano della Lazio Stefano Mauri e l’ex centrocampista del Genoa, attualmente al Padova, Omar Milanetto, oltre a Cristian Bertani (Sampdoria, ex Novara), Paolo Acerbis (Vicenza), Alessandro Pellicori (ex Torino), Marco Turati (Modena), Matteo Gritti (portiere del Bellinzona, ex Albinoleffe) e Ivan Tisci (direttore sportivo).

Per tutti il reato contestato è di associazione a delinquere finalizzato alla truffa e alla frode sportiva. Gli investigatori hanno ricostruito che sia Mauri sia Milanetto erano disponibili, in cambio di denaro, a combinare gli incontri delle loro rispettive squadre. Accertati anche diversi contatti tra i giocatori e gli esponenti dell'organizzazione criminale.

Molti i nomi finiti nel registro degli indagati (sono quasi 150, in tutto, le persone indagate) dall’allenatore della Juventus Antonio Conte al difensore azzurro Domenico Criscito (subito escluso dalla spedizione azzurra per gli Europei) passando per Sculli, Pellissier, Ruopolo, Conteh, Kaladze e molti altri. Coinvolto anche Leonardo Bonucci che però, a differenze di Criscito, non è stato allontanato dal ritiro azzurro. In serata è risultato indagato anche l’ex bomber nerazzurro Cristian Vieri
Le pene previste sono di 8 mesi di squalifica in caso di omessa denuncia, scendendo a 3-4 mesi col patteggiamento. In caso di illecito sportivo, che appare l'accusa più probabile al momento, le pene previste vanno dai tre anni alla radiazione a vita per i tesserati, mentre i club sconterebbero una penalizzazione proporzionale alle partite incriminate, o la retrocessione a tavolino in caso di responsabilità diretta (ossia: il club si è addirittura reso protagonista di un illecito). Va ricordato che le penalità sportive incidono laddove riescono a provocare i maggiori danni possibili: inoltre le norme UEFA sono severissime, e anche un coinvolgimento indiretto può spingere i vertici europei ad estromettere una società dalle competizioni internazionali. Champions o Europa League che siano (alla luce di ciò che è successo oggi rischia molto la Lazio, per esempio).
Ma è oggettivamente troppo presto per parlare di pene e formulare ipotesi. La sensazione è che questo è solo l’inizio, la punta d’iceberg di qualcosa di più grosso che potrebbe sconvolgere e rivoltare come un calzino il calcio italiano. Non è escluso che altri nomi eccellenti possano nei prossimi giorni uscire fuori. Da questo punto in poi credo che dobbiamo e possiamo aspettarci di tutto.
Una volta scoperchiato il pentolone la speranza è che ora si faccia piazza pulita di tutto e di tutti per ripartire da zero.
Ci aspetta un’altra estate rovente. Speriamo che stavolta non finisca tutto a tarallucci e vino come avvenne sei anni fa con Calciopoli.

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3 commenti:

Nerazzurro ha detto...

Milanetto, Criscito, Sculli, Conte, Bonucci, Vieri. La scuola Juve non si smentisce mai...

BlachWhite ha detto...

Il solito merdazzurro... Che c'entra la Juventus stavolta?

Winnie ha detto...

Temo di essermi perso qualcosa. Perché Criscito è stato escluso dalla rosa azzurra e Bonucci no?
Due pesi e due misure anche in questo caso?