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sabato 20 agosto 2011

NUOVI PEP CRESCONO


Nel numero 165 della rivista mensile Calcio 2000 c’è uno scambio di opinioni tra il sottoscritto e il direttore Fabrizio Ponciroli sulla tendenza delle società italiane a puntare su allenatori giovani. Qui di seguito trovate la mia mail e la risposta del direttore Ponciroli. Come sempre mi piacerebbe sapere la vostra opinione. Carissimo Direttore,
mi piacerebbe sapere il suo parere riguardo questa tendenza (esasperata) di cercare il nuovo Guardiola da parte delle nostre società. La Juventus si è affidata a Conte, la Roma a Luis Enrique, l’Inter a Gasperini. Tutti bravi allenatori ma probabilmente non ancora pronti per il grande salto (tranne forse Gasperini). E infatti negli ultimi anni Ferrara a Torino, Leonardo a Milano e Montella a Roma sono stati al di sotto delle aspettative.


Secondo me un “nuovo Guardiola” in Italia non è semplice da trovare. Primo perché le nostre società non hanno le possibilità finanziarie del Barcellona (se hai Messi, Xavi, Iniesta, Villa, è più facile fare l’allenatore vincente) e poi perché se ti affidi un allenatore giovane gli devi dare anche il tempo per poter vincere mentre qui in Italia dopo un anno (a volte anche meno) o vinci o vai via.
Senza considerare che questa ricerca esasperata del giovane allenatore vincente sta comportando che molti allenatori bravi ed esperti sono emigrati all’estero o sono a spasso. Va bene dare spazio ai giovani ma ciò non deve, secondo il mio modesto parere, essere un’ossessione. Non crede anche lei? 

Ben ritrovato Vincenzo, sempre interessante leggere le tue email… Allora, ecco il mio pensiero. Credo che questa ventata di gioventù sia positiva. Conte è un perfezionista, ha collaboratori validi e “vede” il calcio in maniera diversa. Credo che porterà idee nuove, così come Luis Enrique, uno che fa del Trabajo e Labor il suo stile personale. Vedere i giocatori sempre con la palla tra i piedi è un bel segnale. Su Gasp non posso dire nulla di male perché lo considero uno dei migliori allenatori in circolazione.Il suo Genoa giocava bene, se riuscirà a fare bene all’Inter, avrà fatto l’upgrade definitivo. Hai ragione sul fatto che, con Messi & C. in rosa, è più facile vincere e divertire ma tieni presente che anche in altri Paesi questa passione per i giovani sta prendendo piede (leggi Borussia Dormund, vincente con il giovane Klopp in panchina). Il calcio sta cambiando ed è fisiologico che si cerchino nuove idee e nuovi allenatori…

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4 commenti:

Stefano ha detto...

Nel calcio a volte bisogna rischiare. Non più tardi di un anno fa il Milan decise di rischiare prendendo Allegri. Con che risultati l'abbiamo visto.

Unknown ha detto...

Io credo che Conte sia molto bravo, e che Luis Enrique alla lunga potrebbe pagare questa sua voglia di rendere Totti un calciatore come tutti gli altri.

Purtroppo a Roma i tifosi non sono in grado di comprendere che Totti ormai è un calciatore sul viale del tramonto, seppur ancora utile per la causa giallorossa, magari part-time.

Luis Enrique sta cercando di far decollare il suo progetto, ma se società e tifoseria non maturano verrà presto messo al rogo come eretico..

Entius ha detto...

Sono daccordo su Luis Enrique. Contro lo Slovan ha messo in panchina tre senatori come Totti, Borriello e Perrotta. Mossa coraggiosa in un ambiente come quello romano. La società mi pare meno "tottiana" rispetto alla gestione Sensi ecco perchè credo che lo spagnolo verrà messo in condizione di poter lavorare.

Rudy ha detto...

Nel calcio c'è sempre qualcuno che osa con un giovane allenatore. Stefano citava Allegri, ma anche l'Inter a suo tempo puntò su un'inesperto Mancini, e ilMilan con Sacchi e Capello.
Inoltre i tre allenatori citati vengono tutti da anni di gavetta, non sono degli sprovveduti.