E’ il Novara la terza squadra che raggiunge la promozione in Serie A. Dopo lo 0-0 dell’andata, ieri sera era il momento dello scontro decisivo tra il Novara e il Padova, vera sorpresa di questo finale di stagione. Novanta minuti per decidere chi avrebbe seguito Atalanta e Siena nella massima serie.
La partita prende la piega giusta per il Novara dopo un quarto d’ora. Gonzalez sfugge alle maglie difensive e Cesar non può fare altro che trattenerlo e atterrarlo al limite dell’area. Fallo da ultimo uomo, espulsione e punizione dal limite. Punizione su cui lo stesso Gonzalez trova lo spiraglio giusto per bucare Cano e portare in vantaggio i suoi.
Con l’uomo in più è il Novara a fare la partita e a rendersi pericoloso ma il Padova ci mette tanto orgoglio e non molla. Per ampi tratti i veneti non sembrano nemmeno in inferiorità numerica. Al 69esimo altro episodio decisivo. Renzetti sbaglia da pochi passi il gol che vale il pareggio, sul capovolgimento di fronte Rigoni, il migliore in campo ieri sera, infila nuovamente il portiere del Padova con un diagonale di rara precisione per il 2-0 che di fatto chiudeva il match e regalava al Novara la promozione in serie A che mancava da 55 anni.
Alla fine il campo è un giudice equo e manda in serie A il Novara. Premiando una stagione esaltante, con un girone d’andata dominato attraverso un gioco spumeggiante, e una testa della classifica che è stata egemonia dei piemontesi fino a Natale.
Il nuovo anno ha portato una flessione ma anche il carattere per metabolizzarla e superarla. Per il Padova, la finale dei playoff è già un grande risultato, dopo aver visto in faccia i playout. Per gli uomini di Dal Canto la soddisfazione di averci provato si scontra con l’amarezza di essersi arresi all’ultimo giro.
La squadra è composta da ottimi elementi in ogni zona del campo, che hanno saputo colmare la mancanza di esperienza con qualità e quantità. Il portiere albanese Samir Ujkani, diventato una sicurezza per i difensori piemontesi; in difesa Gemiti si è distinto per tutta la stagione, grazie ad un rendimento sempre elevato; mentre a centrocampo una citazione è d’obbligo per Marco Rigoni, “testa” del Novara, celebrato per l’eurogol al 90’ minuto contro la Reggina, che ha permesso al Novara di andare a giocare la finale playoff contro il Padova e, come detto, autore ieri sera di una bellissima prestazione. In attacco, il duo Bertani–Gonzalez si è dimostrato solidissimo ed implacabile: 32 gol in due e uno spettacolo sopraffino ad ogni partita.
Ma una menzione la meritano anche l’allenatore Attilio Tesser e il direttore Sportivo Pasquale Sensibile. La bravura e l’esperienza del primo insieme alle capacità manageriali del secondo hanno permesso al Novara di conquistare due promozioni consecutive e nel giro di due anni di ritrovarsi dai campi della Lega Pro al grande palcoscenico della serie A.
E ora la speranza e l’augurio di tutti i novaresi è quello di rinverdire i fasti degli anni ’30 quando il Novara militava in Serie A guidata dal più grande attaccante di tutti i tempi, quel Silvio Piola al quale è intitolato lo stadio.
La partita prende la piega giusta per il Novara dopo un quarto d’ora. Gonzalez sfugge alle maglie difensive e Cesar non può fare altro che trattenerlo e atterrarlo al limite dell’area. Fallo da ultimo uomo, espulsione e punizione dal limite. Punizione su cui lo stesso Gonzalez trova lo spiraglio giusto per bucare Cano e portare in vantaggio i suoi.
Con l’uomo in più è il Novara a fare la partita e a rendersi pericoloso ma il Padova ci mette tanto orgoglio e non molla. Per ampi tratti i veneti non sembrano nemmeno in inferiorità numerica. Al 69esimo altro episodio decisivo. Renzetti sbaglia da pochi passi il gol che vale il pareggio, sul capovolgimento di fronte Rigoni, il migliore in campo ieri sera, infila nuovamente il portiere del Padova con un diagonale di rara precisione per il 2-0 che di fatto chiudeva il match e regalava al Novara la promozione in serie A che mancava da 55 anni.
Alla fine il campo è un giudice equo e manda in serie A il Novara. Premiando una stagione esaltante, con un girone d’andata dominato attraverso un gioco spumeggiante, e una testa della classifica che è stata egemonia dei piemontesi fino a Natale.
Il nuovo anno ha portato una flessione ma anche il carattere per metabolizzarla e superarla. Per il Padova, la finale dei playoff è già un grande risultato, dopo aver visto in faccia i playout. Per gli uomini di Dal Canto la soddisfazione di averci provato si scontra con l’amarezza di essersi arresi all’ultimo giro.
La squadra è composta da ottimi elementi in ogni zona del campo, che hanno saputo colmare la mancanza di esperienza con qualità e quantità. Il portiere albanese Samir Ujkani, diventato una sicurezza per i difensori piemontesi; in difesa Gemiti si è distinto per tutta la stagione, grazie ad un rendimento sempre elevato; mentre a centrocampo una citazione è d’obbligo per Marco Rigoni, “testa” del Novara, celebrato per l’eurogol al 90’ minuto contro la Reggina, che ha permesso al Novara di andare a giocare la finale playoff contro il Padova e, come detto, autore ieri sera di una bellissima prestazione. In attacco, il duo Bertani–Gonzalez si è dimostrato solidissimo ed implacabile: 32 gol in due e uno spettacolo sopraffino ad ogni partita.
Ma una menzione la meritano anche l’allenatore Attilio Tesser e il direttore Sportivo Pasquale Sensibile. La bravura e l’esperienza del primo insieme alle capacità manageriali del secondo hanno permesso al Novara di conquistare due promozioni consecutive e nel giro di due anni di ritrovarsi dai campi della Lega Pro al grande palcoscenico della serie A.
E ora la speranza e l’augurio di tutti i novaresi è quello di rinverdire i fasti degli anni ’30 quando il Novara militava in Serie A guidata dal più grande attaccante di tutti i tempi, quel Silvio Piola al quale è intitolato lo stadio.
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1 commento:
Il Novara ha fatto un ottimo campionato. E' una squadra con una buona base societaria e una rosa molto compatta. Peccato che il ds Sensibile sia andato via.Comunque sono convinto che i piemontesi l'anno prossimo daranno del filo da torcere a tutti.
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