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mercoledì 1 giugno 2011

CALCIOSCOMMESSE, UN’ALTRA BUFERA SUL NOSTRO CALCIO




Sedici persone, tra cui ex giocatori di Serie A, calciatori di serie minori ancora in attività e dirigenti, sono stati arrestati dalla polizia a conclusione di un'indagine sul calcioscommesse condotta dalla squadra mobile di Cremona. Gli arrestati avrebbero condizionato negli ultimi mesi il risultato di alcuni incontri dei campionati di serie B e di Lega Pro. Nei loro confronti la magistratura di Cremona ha emesso sette ordinanze di custodia cautelare in carcere e nove agli arresti domiciliari.
Gli arresti sono stati eseguiti dagli uomini della polizia a Bari, Como, Bologna, Rimini, Pescara, Ancona, Ascoli, Ravenna, Benevento, Roma, Torino, Napoli e Ferrara.
Secondo l'accusa erano tutti parte integrante di una vera e propria organizzazione criminale, con compiti e ruoli specifici, che aveva come fine quello di manipolare gli incontri a loro vantaggio. Gli indagati sarebbero riusciti nel loro intento condizionando alcune partite attraverso accordi e trasferimenti di denaro.
Tra gli arrestati ci sono calciatori noti al grande pubblico. A partire da Beppe Signori che è "leader indiscusso per ragioni di prestigio personale del gruppo di Bologna”.
In manette o ai domiciliari anche il difensore dell'Ascoli, Vittorio Micolucci, il compagno di squadra Vincenzo Sommese (ai domiciliari), Gianfranco Parlato, ex giocatore di B e C e attuale collaboratore del Viareggio (è in carcere) e il portiere del Benevento Marco Paoloni (in carcere), già indagato in passato per questioni legate a scommesse.
Inoltre sarebbero ventotto gli indagati tra cui capitano dell'Atalanta, Cristiano Doni (il suo nome risultava infatti come referente nelle intercettazioni sulle partite di B) e gli ex calciatori Stefano Bettarini, Mauro Bressan e Antonio Bellavista.
Sono diciotto le gare sotto inchiesta nello scandalo scommesse emerso questa mattina. Si tratta per la maggior parte di partite di Lega Pro Prima Divisione (girone A e B), ma anche di serie B e un incontro di serie A (Inter-Lecce). Ma va considerato il fatto che l’operazione è ancora in corso e non sono esclusi ulteriori coinvolgimenti (proprio in serata è spuntata la notizia che anche Brescia-Bologna rientrerebbe tra le gare sospette). Sotto inchiesta ci sono anche tre gare dell'Atalanta e una del Siena, neopromosse in A che adesso rischiano grosso.



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5 commenti:

El Cabezon ha detto...

www.pianetasamp.blogspot.com

Che tremenda delusione, un'altra mazzata sul nostro amato calcio, che poi a essere coinvolti siano gli attori principali ossia i giocatori fa ancor più male...
Che tristezza vedere un beniamino come Beppe Signori fare questa "fine"...ciao!

Pakos ha detto...

Rimango perplesso ma allo stesso tempo nulla mi meraviglia più. Nel calcio certe situazioni "melmose" sono all'ordine del giorno.
E a farne le spese siamo noi poveri illusi appassionati di calcio che crediamo ancora in uno sport pulito e libero da certe schifezze.

Entius ha detto...

C'è poco da meravigliarsi. La questione scommesse è ben nota e alcuni giornali tipo la Gazzetta dello Sport ne parla spesso. Purtroppo chi di dovere ha sempre fatto finta di non vedere.

Winnie ha detto...

I juventini e i milanisti appena hanno letto il nome dell'Inter si sono subito infervorati e scatenati.
Purtroppo la partita Inter-Lecce riguarda solo i giocatori pugliesi (sempre se in effetti c'è stato un tentativo di combine visto che la partita non è finita come avrebbe dovuto) mentre l'Inter e gli interisti non centrano assolutamente nulla.
Mi dispiace per voi...

Mattia ha detto...

A parte che secondo me le sanzioni dovrebbero riguardare i singoli giocatori e non le squadre. Per dire si dovrebbe punire Doni e non l’Atalanta. Inoltre non credo che sia corretto riscrivere la classifica di Serie B e Lega Pro. Perché danneggiare la squadra X che ha avuto solo la sfortuna di giocare contro la squadra Y i cui giocatori si erano messi d’accordo per fare uscire un determinato risultato?