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giovedì 25 novembre 2010

PAGLIACCIATA REAL, MOURINHO INVENTA L'ESPULSIONE PILOTATA

E’ incredibile come Mourinho riesca sempre e comunque a far parlare di sé. Dichiarazioni, provocazioni, gesti, tutto pur di essere al centro dell’attenzione.
L’ultimo episodio martedì scorso nella sfida di Champions League. Il suo Real Madrid domina l'Ajax, vince e diverte, e così, a ripresa inoltrata, a risultato ampiamente acquisito, al tecnico viene in mente che due giocatori, Xabi Alonso e Sergio Ramos, ammoniti nel corso dell'incontro, entreranno in diffida. E così 'inventa' l'espulsione pilotata, una sorta di evoluzione raffinata dell'ammonizione tattica, quella solitamente utilizzata nella gestione delle successive squalifiche. La mente del mago Mou impiega pochi secondi per ragionare sul da farsi. Ne discute con il team manager madridista Chendo, si avvicina a Dudek e, dalla panchina il messaggio arriva a Casillas tra i pali e, quindi, all'orecchio di Ramos. Il giro è fatto.
All'87' Xabi Alonso rimedia il secondo giallo per perdita di tempo e viene espulso, saltando così l'ultima, inutile partita del girone con l'Auxerre. Pochi minuti più tardi Sergio Ramos imita il compagno e guadagna anch'egli gli spogliatoi in anticipo. Alla faccia del fair play e in barba allo stupore generale. Tutti comprendono l'accaduto, ma che si può fare? Di fatto, l'episodio è similare a quello visto tante altre volte, in occasione delle ammonizioni volontarie, in questo caso, infatti, cambia esclusivamente il cartellino perché il fine è il medesimo. Siccome Mourinho è avanti a tutti, anche in quest'occasione precorre i tempi e, onde scongiurare di vedersi squalificare i suoi nella più importante fase finale della manifestazione, anticipa la sanzione, scansando così il pericolo diffida.
L’Uefa ha già acquisito le immagini ed è in corso un’inchiesta ma dubito che i due giocatori saranno sanzionati.
Non è stata una bella figura per il Real Madrid, per Mourinho, per i campioni del mondo Sergio Ramos, Xabi Alonso e Casillas. Ciò che è disgustoso non è il fatto che abbiano cercato l’ammonizione ma come l’abbiano cercata. Per esempio, potevano farsi ammonire strattonando un avversario o protestando con l'arbitro ed evitarsi (e soprattutto evitarci) quella messinscena degna dell’oratorio.
Parliamoci chiaro, capita che un giocatore per un motivo o un altro si faccia ammonire per scontare la squalifica ma magari in altre occasioni il protagonista è più bravo nell’inscenare la cosa.
Non mi aspetto sanzioni che vadano oltre la giornata di squalifica come da regolamento (al limite arriverà una multa) ma credo che 3-4 giornate di squalifica ci starebbe tutte e creerebbero un’importante precedente che scoraggi il ripetersi di certe sceneggiate.

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2 commenti:

Alessandro ha detto...

Non sono per niente d'accordo con quello che hai scritto. Mourinho, da grande tattico, sa fruttare il meglio da qualsiasi situazione, anche quella meno "comoda" come lo erano le ammonizioni...
Hai scritto "potevano farsi ammonire strattonando un avversario o protestando con l'arbitro ed evitarsi (e soprattutto evitarci) quella messinscena degna dell’oratorio"; ecco questa, secondo me, è la cosa più sbagliata! Perchè rischiare di far male a qualcuno, perchè "cercare il contatto" con un avversario che non c'entra nulla? E se poi gli si sarebbe stroncata la carriera? Di chi sarebbe stata la colpa?
Mourinho, anche nelle cose meno "nobili" come queste, sceglie sempre la via più "giusta"..
Gli auguro di vincere nuovamente la Champions anche quest'anno che se lo merita.

Entius ha detto...

Alessandro, ho parlato di strattonare non di colpire un'avversario. Se tiri la maglietta all'avversario dubito che si possa far male.
Faccio fatica a ricordare qualcuno infortunatosi dopo che l'avversario gli ha strattonato la maglia. E comunque ci sono tante situazioni di gioco in cui può prendere un'ammonizione e non tutte sono "pericolose".