MAMMA E "QUELLA PARTITA"

Premessa. Mia madre capisce poco di calcio. E' rimasta all'era di Mazzola e Rivera. Non conosce i giocatori dell'Inter (Ronaldo a parte), per lei Ibrahimovic è quello che porta l'elastico nei capelli come mio fratello, con lei devi parlare di Coppa Campioni e non di Champions League.

Ieri sera mamma è venuta a sedersi sul divano durante la partita. Ovviamente per rilassarsi non per seguire l'Inter.

Lei - Quanto manca?

Io - 10 minuti più o meno

Lei - E quanto stanno?

Io - 3-0 per noi

Pausa

Lei - Ma Lazio-Inter non è "quella partita".

Io - Già. Lazio-Inter è "quella partita".

Inutile dirvi cosa intendesse mia madre per "quella partita". Ci sono cose che ti segnano per tutta la vita. Ma segnano anche chi ti sta vicino. L'entusiasmo dei giorni precedenti, la febbrile attesa, la delusione a fine gara. Mia madre le ha vissute insieme a noi respirando anche lei quell'aria di trepidazione prima e di delusione dopo.

Sono passati 6 anni ormai, ci sono stati altri Lazio-Inter. Nel 2005 sono andato a Roma da mio fratello con mamma e la sera siamo stati allo stadio a vedere Lazio-Inter ma questo mamma non lo ricordava. Lei ricorda solo il 5 maggio.

Ieri commentando in un blog ho scritto "Quel 5 maggio è come una pugnalata. Guarisce ma rimane sempre la cicatrice." E sono convinto che chi ci sta attorno ricorda le nostre cicatrici.

FORZA INTER !!!

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