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sabato 6 dicembre 2008

HOFFENHEIM, LA FAVOLA TEDESCA


Venerdì sera in Germania ci sarà la partita forse più attesa di questo 2008 ormai agli sgoccioli. L’Hoffenheim capolista farà infatti visita al Bayern, attualmente secondo dopo l’exploit di queste ultime giornate. Quale occasione migliore quindi per spendere due parole sulla sorpresa dell’attuale Bundesliga e cioè l’Hoffenheim? Innanzitutto partiamo dicendo che il patron Dietmar Hopp, il magnate che ha trascinato in tre anni il suo piccolo club dalla Regionalliga Sud (ex terza divisione) fino al paradiso del campionato tedesco, non è arrivato fino alla vetta della Bundesliga spendendo cifre alla Abramovich. Se andiamo ad analizzare brevemente la rosa vediamo che l’età media è di appena ventiquattro anni e che ad esempio quest’Estate, per rinforzare la squadra dopo la promozione, sono stati investiti sul mercato poco più di 10 Milioni di Euro, dove si segnalano gli ingaggi del brasiliano Luiz Gustavo e del tedesco Andreas Beck, giovane talento (questa è la politica del club) tedesco strappato allo Stuttgart.
L’ossatura della squadra che adesso sta incantando la Germania e non solo però è stata costruita nella stagione 2007/2008, in Zweite Liga, quando la dirigenza biancoblu spendendo circa 18 Milioni di Euro si assicurò soprattutto Ibisevic, Carlos Eduardo, Obasi e Demba Ba. Il poker d’assi che ha fin qui annichilito ogni avversario che si è trovato di fronte. Premesso che Carlos Eduardo, Obasi e Demba Ba sono tre strepitosi talenti, vale la pena soffermarsi su Vedad Ibisevic. Il bosniaco infatti, dopo che nella parentesi estiva del calciomercato stava per essere ceduto visto il suo scarso utilizzo (ed in proposito era arrivato il 20enne Wellington come sostituto) ha segnato qualcosa come diciassette gol in quindici giornate. Un bottino invidiabile che ha lanciato il bosniaco alla rincorsa del record del leggendario Gerd Müller che nella stagione vinse la classifica cannonieri con quaranta centri centri in trentaquattro presenze proprio con la maglia del Bayern: obbiettivo irraggiungibile ma senz’altro stimolante per lui e per una società che al suo primo anno in assoluto di prima divisione sogna di imitare il Kaiserslautern che, da neopromosso, vinse la Bundesliga. Allora al timone di quella squadra che si lasciò alle spalle il Bayern di Giovanni Trapattoni c’era Otto Rehhagel (uno che di imprese se ne intende visto anche l’Europeo vinto con la Grecia nel 2004) mentre adesso l’allenatore sugli scudi è quel Ralf Rangnick che nel Dicembre 2005 fu esonerato in maniera ingenerosa dallo Schalke, per poi andare ad accettare la proposta di Dietmar Hopp per andare a guidare il suo Hoffenheim in Regionalliga Sud. Tanti avranno preso per matto Rangnick per una simile decisione ma oggi sono in tanti a doversi ricredere visto che i suoi ragazzi non solo vincono ma mostrano anche il gioco più gradevole, e con una spiccata dote offensiva, di tutta la Bundesliga. A testimonianza di ciò ci sono i quaranta sigilli messi a segno fin qui contrapposti ai venti subiti che forse sottolineano una certa “generosità” in fase difensiva che sicuramente va corretta. E adesso Venerdì 5 Dicembre all’Allianz Arena contro il Bayern nell’anticipo della Sedicesima Giornata sapremo se l’Hoffenheim saprà fare il passo, quello più grande, per avvicinarsi intanto al titolo simbolico di “Herbstmeister”, ovvero Campione d’Autunno come si usa dire in Germania.

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PS: L'articolo mi è stato spedito martedì ma per i problemi già noti l'ho potuto pubblicare solo oggi. Ringrazio ancora una volta Kurbjuweit e vi invito a visitare il suo blog sul CALCIO TEDESCO

2 commenti:

El Cabezon ha detto...

www.pianetasamp.blogspot.com

Avevo già letto questa estate un servizio sul Guerin Sportivo su questa nuova realtà del calcio tedesco che, se non sbaglio, rappresenta una cittadina di pochissime migliaia di abitanti, mi par di ricordare che il presidente sia un pezzo grosso del mondo dell'elettronica e che quindi può garantire investimenti importanti...ciao!

Entius ha detto...

Venerdì sera contro il Bayern ha disputato una partita eccellente. Ha giocato alla pari con un'avversario ben più titolato e ha perso solo a tempo scaduto.
Secondo me può ambire tranquillamente ad un posto in Champions League.