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martedì 15 aprile 2008

QUANDO IL CALCIO DIVENTA FOLLIA

Dopo aver segnato un gol, ha scavalcato la recinzione, ha raggiunto gli spalti e ha picchiato uno degli spettatori. E' successo a Rossano (Cosenza) durante l'incontro del campionato di eccellenza tra Rossanese e Acri. Il giocatore della Rossanese, Roberto De Luca 38 anni di Cassano Jonio, dopo aver picchiato lo spettatore è tornato tranquillamente in campo per proseguire la gara ma l'arbitro lo ha espulso. Per lui una denuncia per violazione della legge contro la violenza negli stadi. Il questore di Cosenza, Raffaele Salerno, ha anche disposto il divieto di accesso alle strutture sportive per tre anni così gli passerà la voglia di esultare dopo un gol in quella maniera assolutamente originale ma anche poco lecita. L'episodio è avvenuto il 30 marzo scorso ma è di oggi il provvedimento firmato dal questore che vieta al giocatore di accedere a strutture sportive per tre anni. (SportMediaset)
La notizia è di settimana scorsa ma ho voluto riproporla perchè mi tocca da vicino visto che è avvenuta nella mia provincia e nei notiziari locali si è parlato a lungo di questa vicenda.
Nelle categorie inferiori certe scene di "ordinaria follia" sono abbastanza frequenti. La risse in campo, le aggressioni all’arbitro, gli scontri tra tifosi, purtroppo fanno parte ormai del calcio. Un giocatore che scavalca per picchiare un tifoso non si era mai visto. C’era un precedente illustre come Cantona che dopo un'espulsione si scagliò contro un tifoso che lo irrideva. Ma in Inghilterra non esistono recinzioni e il tifoso era praticamente a bordo campo.
La punizione è più che giusta e mi piacerebbe che servisse da insegnamento. La mia è pura utopia. Certe situazioni, purtroppo, non cambieranno facilmente o forse non cambieranno mai.
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