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giovedì 18 ottobre 2007

COMPLESSI DI INFERIORITA'

Scusate ma oggi ce l'ho con chi parla a vanvera. Dopo Moggi, la mia attenzione è caduta su quel "simpaticone" di Raymond Domenech. Qui la situazione è decisamente più grave. Basta leggere le sue ultime dichiarazioni. E' evidente che questo pover'uomo a furia di prendere scoppole dall'Italia gli è venuto il complesso di inferiorità. E' vero perdere un Mondiale è un'esperienza che ti segna, che ti lascia una ferita inguaribile dentro. Ma qui siamo ad una situazione clinica grave. La classica battuta "fatti vedere da uno bravo" qui potrebbe essere un consiglio serio. Non mi meraviglierei affatto se un giorno scoprissimo che Domenech la notte non dorme più perché a gli incubi e sogna i giocatori azzurri.
Ritorniamo sulle ultime dichiarazioni. Bastava dire "Noi siamo una nazione forte, noi giochiamo solo per vincere". Invece no, se ne è uscito dicendo "Non giochiamo per il pari, non siamo italiani". Qualcuno gli aveva chiesto se la sua Francia avrebbe giocato all'italiana? No, non credo. Qualcuno ha paragonato la sua Francia alla Nazionale di Donadoni? No, non penso. E allora perché questa dichiarazione buttata così, senza senso? Forse ho ragione io, soffre di complessi di inferiorità. Del resto negli ultimi mesi ci ha riempito di elogi. Ci compriamo le partite, siamo disonesti, giochiamo col catenaccio. Se la prossima volta dice che siamo brutti e cattivi, siamo a posto.
Eh, Berlino non è facile da dimenticare. Vero, Raymond?

1 commento:

Anonimo ha detto...

Quest'uomo fa la formazione guardando l'oroscopo.
Basta per delinearne lo spessore?