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mercoledì 12 settembre 2007

I GIOCATORI E LA NAZIONALE

Non ho molta simpatia per le Nazionali in generale. Se verso la Nazionale italiana ho una sorta di indifferenza, per le altre ho un sano sentimento di antipatia. Non è un sentimento a priori, ma la naturale conseguenza per tutte le volte che le nazionali ci hanno restituito giocatori stanchi (nella migliore delle ipotesi) o infortunati (nelle peggiori delle ipotesi). Inoltre nelle altre Nazionali i Totti (inteso come giocatore nel pieno della sua carriera che rinuncia a giocare per la propria Nazionale) non esistono, anzi c’è una situazione del tutto opposto. E’ il caso, evidente, di Vieira. Con l’Inter era infortunato, con la nazionale francese sabato ha giocato 90 minuti ed è sembrato in gran forma. Tanto che quasi certamente giocherà anche stasera, nonostante l’Inter non sia proprio d’accordo.
Questo amore per la patria gli fa onore (
purché si ricordi che il suo stipendio lo paga l'Inter). Del resto, come dicevo prima, fuori dei confini italiani la Nazionale riveste grande importanza e prestigio. Quello che per i giocatori italiani è una rottura di scatole (tranne quando vincono i Mondiali ed entrano tanti bei soldini in tasca), per i colleghi europei (e non solo) è un grande onore. Alla lunga però gli atteggiamenti di Totti e Nesta sono i più intelligenti. Giochi meno, hai meno stress e i guadagni non cambiano. Del resto stiamo parlando sempre di due campioni del mondo anche se ci sarebbe molto da discutere sul loro contributo alla vittoria finale.
Intanto l'Italia di Donadoni scenderà in campo nuovamente stasera. A Kiev affronteremo l'Ucraina di Shevchenko che in casa si è rivelato un osso duro. Ai ragazzi azzurri serve solo una vittoria. La speranza è che non si debba assistere ad un'altra partita come sabato. Stavolta bisognerà giocare con grinta e cuore. Speriamo bene...

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