giovedì 3 luglio 2014

LA RIVOLUZIONE AZZURRA E IL VECCHIO CHE AVANZA…

Mentre in Brasile si gioca il Mondiale, in Italia si guarda già al futuro. Subito dopo l’eliminazione mondiale inflittaci dall’Uruguay si sono dimessi sia il presidente federale Abete che il commissario tecnico Prandelli.
Quale occasione migliore per fare tabula rasa e partire da zero con un progetto serio per rilanciare il calcio italiano?
Non sono però dello stesso parere dalle parti del consiglio federale visto che il potenziale successore di Abete potrebbe essere l’ultra settantenne Carlo Tavecchio, presidente della Lega Nazionale Dilettanti da tempo immemore e ben lontano dall’essere il prototipo di personaggio che possa portare aria nuova all’interno della Federazione.

Le indicazioni portano tutte verso il suo nome sebbene io credo che ci sarebbe bisogno di aria nuova, di volti giovani ed efficienti. A me piace molto Andrea Abodi, attuale presidente della Serie B. E’ un persona innovativa, con idee nuove, che ha rilanciato la serie cadetta e che potrebbe sicuramente portare quella ventata di freschezza di cui il nostro calcio avrebbe tanto bisogno.

mercoledì 2 luglio 2014

QUARTI DI FINALE, TUTTO GIA’ SCRITTO?

MONDIALI 2013 – QUARTI DI FINALE
FRANCIA–GERMANIA (Venerdì 4 luglio ore 18)
BRASILE–COLOMBIA (Venerdì 4 luglio ore 22)
ARGENTINA–BELGIO (Sabato 5 luglio ore 18)
OLANDA–COSTA RICA (Sabato 5 luglio ore 22)

Chi si aspettava degli ottavi di finale ricchi di emozioni e di sorprese non è certo rimasto deluso. Cinque sfide su otto sono finite oltre il 90esimo, tre delle quali ai supplementari e due ai rigori, una sfida (Olanda-Messico) si è decisa nei minuti finali e un’altra (Francia-Nigeria) a 10 minuti dal termine. Solo Colombia-Uruguay ha fatto eccezione. Bisogna tornare indietro fino al mondiale francese del 1938 per trovare cinque sfide degli ottavi di finale che si sono concluse all’overtime.
Abbiamo assistito a sfide equilibrate con il risultato in bilico fino all’ultimo. A spuntarla alla fine è stata sempre la favorita con le otto vincitrici dei gironi che si ritroveranno ai quarti. Ma se non ci è scappata la sorpresa è solo per una questione di coincidenze fortuite e un pizzico di buona sorte che ha accompagnato le big. Basti pensare alla traversa colpita dal cileno Pinilla al 120esimo o al palo preso dallo svizzero Dzemaili al 121esimo.

GLI USA CEDONO AI SUPPLEMENTARI, BELGIO AI QUARTI

MONDIALI DI CALCIO 2014 – Ottavi Di Finale
BELGIO-USA 2-1 dts
93' De Bruyne - 105' Lukaku - 107' Green
BELGIO (4-2-3-1): Courtois; Alderweireld, Kompany, Van Buyten, Vertonghen; De Bruyne, Fellaini; Hazard (112' Chadli), Mertens (61' Mirallas), Witsel; Origi (92' Lukaku).
A disp.: Bossut, Mignolet, Ciman, Lombaerts, Vanden Borre, Vermaelen, Defour, Dembele', Januzaj.
All.: Wilmots.
USA (4-2-3-1): Howard; Beasley, Besler, Cameron, Gonzalez; Johnson (32' Yedlin), Bedoya (106' Green); Bradley, Jones, Zusi (73' Wondolowski); Dempsey.
A disp.: Guzan, Rimando, Brooks, Chandler, Beckerman, Davis, Diskerud, Altidore, Johannsson.
All.: Klinsmann.
ARBITRO: Djamel Haimoudi.

Anche per Belgio-Usa, sfida che chiude il quadro degli ottavi, si rendono necessari i tempi supplementari per decretare chi va ai quarti e chi invece dovrà tornarsene a casa.
Ad avere la meglio sono i Diavoli Rossi che chiudono i conti nel primo tempo supplementare con De Bruyne e Lukaku, Green riapre il match nella seconda frazione dell’extratime e lascia col fiato sospeso i supporter belga fino al 120esimo.
Il match inizia subito su ritmi molto alti, con la squadra di Wilmots in pressione alta ed immediatamente pericolosa in area avversaria. Dopo quaranta secondi ottima occasione per Origi che si presenta in area di rigore e calcia basso rasoterra, Howard di piede mette in corner.
Il Belgio sembra più pimpante ma gli americani sono sempre lesti a verticalizzare per cercare di sfaldare la linea difensiva avversaria.

Il Belgio ci prova con De Bruyne che salta un avversario e da ottima posizione spiazza Howard ma mette clamorosamente a lato. I Diavoli Rossi vanno ancora vicini al gol con Hazard che serve Fellaini anticipato all’ultimo momento da Beasley.

martedì 1 luglio 2014

DI MARIA BEFFA UNA BUONA SVIZZERA

MONDIALI DI CALCIO 2014 – Ottavi Di Finale
ARGENTINA-SVIZZERA 1-0 dts
118' Di Maria
ARGENTINA (4-3-3): Romero; Zabaleta, Garay, Fernandez, Rojo (105' Basanta); Gago (106' Biglia), Mascherano, Di Maria; Lavezzi (74' Palacio), Higuain, Messi.
A disp.: Orion, Andujar, Campagnaro, Perez, Rodriguez, A. Fernandez, Demichelis, Alvarez, Aguero.
All.: Sabella.
SVIZZERA (4-2-3-1): Benaglio; Lichtsteiner, Djorou, Schaer, Rodriguez; Inler, Behrami; Shaqiri, Xhaka (65' Fernandes), Mehmedi (113' Dzemaili); Drmic (82' Seferovic).
A disp.: Sommer, Buerki, Ziegler, Senderos, Lang, Barnetta, Stocker.
All.: Hitzfeld.
ARBITRO: Eriksson

Anche l’Argentina, come tutte altre big, deve sudare sette camicie per superare il turno e avere la meglio contro una Svizzera superlativa che resiste per 117 minuti e che anche dopo essere andata in svantaggio rischia di pareggiare (Dzemaili colpisce un palo) e trascinare l’Albiceleste ai rigori.
L’Argentina cerca di fare la partita ma la Svizzera tiene bene il campo, pressando alto e mettendo in difficoltà la squadra di Sabella. La prima conclusione del match è di marca elvetica con un destro di Inler dai 25 metri che termina alto. La gara, divertente, si gioca specialmente a centrocampo, anche se al 27’ la Svizzera sfiora il vantaggio con una conclusione velenosa di Xhaka, respinta da Romero.

L’Argentina prova ad affidarsi a Messi, ma Benaglio è impegnato prima da un destro al volo di Lavezzi, poi da un colpo di testa di Garay. Nell’ultimo quarto d’ora altra clamorosa palla gol per gli elvetici in contropiede. Shaqiri serve Drmic, ma l’attaccante davanti a Romero tenta un improbabile cucchiaio, che finisce nelle mani del portiere dell’albiceleste. All’intervallo è 0-0.

TUTT'ALTRO CHE UNA PASSEGGIATA PER LA GERMANIA...

MONDIALI DI CALCIO 2014 – Ottavi Di Finale
GERMANIA-ALGERIA 2-1
92' Schurrle - 120' Ozil – 121’ Djabou
GERMANIA (4-2-3-1): Neuer; Mustafi (70' Khedira), Boateng, Mertesacker, Howedes; Lahm, Schweinsteiger (109' Kramer); Gotze (46' Schurrle); Kroos, Ozil; Muller.
A disp.: Weidenfeller, Zieler, Durm, Grosskreutz, Draxler, Ginter, Klose.
All.: Loew
ALGERIA(4-4-2): M'Bolhi; Mandi; Belkalem, Halliche (97' Bougherra), Ghoulam; Mostefa, Lacen, Taider (78' Brahimi), Feghouli; Slimani, Soudani (100' Djabou).
A disp.: Si Mohammed, Zemmamouche, Cadamuro, Mesbah, Bentaleb, Mahrez, Medjani, Yebda, Ghilas. All.: Halilhodzic
Arbitro: Sandro Ricci.

Doveva essere un ottavo di finale a senso unico, per la Germania poco più che una passeggiata. E invece i tedeschi sudano sette (anzi direi otto) camicie per avere ragione dell’Algeria che non molla fino all’ultimo secondo dei tempi supplementari.
Ci pensano Schurlle e Ozil nell’extratime ma quanta fatica!!!
La Germania inizialmente prova a fare la partita, gli algerini coprono bene gli spazi e cercano di soffocare le fonti di gioco avversarie. Al quattordicesimo sale in cattedra Feghouli che semina il panico nell’aria di rigore tedesca saltando due avversari, arrivato quasi sul fondo però decide di provare un improbabile tiro invece di servire un compagno al centro dell’area tedesca e l’azione sfuma.
I nordafricani alzano il baricentro e gli uomini di Low vanno in difficoltà, sbagliano tanti disimpegni facili e rischiano di subire la rete con un sinistro di Ghoulam da dentro l’area di rigore che termina fuori di poco.
La Germania gioca male, non riesce ad imporre il suo gioco come nelle precedenti gare. Gli unici pericoli per M'Bohli arrivano con delle conclusione da fuori.