giovedì 4 agosto 2011

EUROPA, COMINCIAMO BENE...

Non poteva cominciare in modo peggiore la stagione europea delle squadre italiane. Quella che doveva essere la stagione del riscatto dopo aver perso un posto nella Champions League inizia con l’eliminazione del Palermo che nel preliminare di Europa League viene sbattuto fuori dal modesto Thun, squadra svizzera che non può certo essere annoverata tra le big del calcio europeo.
Già sette giorni fa in casa i rosanero avevano rischiato la figuraccia con Miccoli che segnava il gol del 2-2 solo nei minuti finali. Nel ritorno in terra svizzera, giocatosi questa sera, gli uomini di Pioli non sono andati oltre l’1-1 che ha sancito il loro prematuro ritorno a casa.
Un bell’inizio che sottolinea, ammesso che ce ne fosse ancora bisogno, lo stato semi-comatoso del nostro calcio. Il Palermo è stato solo il primo. Scommettiamo che anche quest’anno assisteremo ad una mattanza delle nostre squadre a livello europeo?




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WIKIO, DE RERUM CALCIORUM ENTRA NELLA TOP TEN !!!

Ed eccoci all’appuntamento mensile con la classifica dei migliori blog del sito Wikio di cui sono consulente calcio da un anno (vabbè, ormai sta cosa la sapete). La grossa novità di questo mese mi riguarda da vicino. De Rerum Calciorum infatti rispetto al mese scorso ha incredibilmente scalato la classifica e dal 49esimo posto è balzato direttamente nella top ten per la prima volta. Frutto di un mese decisamente positivo per il mio blog che nonostante il periodo estivo e l’assenza di partite ha comunque riscosso consensi e visite (realizzando il record di visite in un mese).
Come ho sempre scritto, queste classifiche lasciano il tempo che trovano. Non sono le classifiche a decretare successi e insuccessi di un blog ma la qualità dei contenuti, i consensi che si riescono a conquistare e l’affluenza di visitatori e di commenti.
Nonostante ciò sono soddisfatto di essere lì, nella top ten. Leggere il nome del mio blog in decima posizione è un’ulteriore stimolo a continuare a far bene e a provare a crescere sempre di più.



TOP BLOG CALCIO DI AGOSTO

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29 Oleole.it (-6)
30 Calciofilia (-10)
Classifica curata da Wikio


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mercoledì 3 agosto 2011

LA CINA E’ VICINA (riflessioni verso Pechino)

Mancano tre giorni all’attesa sfida di Supercoppa Italiana che darà il via alla stagione. Questa Supercoppa ad inizio agosto ha un sapore strano, come un gelato senza zucchero. Eppure siamo già passati da qua, eppure due anni fa giocammo di nuovo a Pechino ad inizio agosto. In quell’occasione giocammo una partita superlativa ma la Lazio ci punì sfruttando le uniche due occasioni che ci capitarono. Come finì quella stagione ce l’abbiamo ben impresso tutti.
Ecco quel precedente mi fa bel sperare. Ma sappiamo tutti che nulla è come due anni fa. Sappiamo che non andremo a Pechino a dominare, sappiamo che sulla nostra panchina non c’è Mourinho, sappiamo che difficilmente rivivremo un Triplete in questa stagione.
Cosa mi aspetto da Pechino? Domanda a cui non è facile rispondere. Vincere sarebbe importante. Importante per iniziare ben la stagione, importante perché batteremmo il Milan, importante perché conquisteremo subito il primo trofeo stagionale.
Ma vincere a Pechino non è facile. Il Milan è una squadra collaudata che potrà contare su tutti i suoi effettivi, noi siamo in pieno “work in progress”, con un nuovo allenatore, un nuovo modulo e l’assenza di alcuni giocatori fondamentali (Lucio su tutti).
E allora ragioniamo per gradi. Innanzitutto vorrei vedere un’Inter che non si fa prendere a pallate dal Milan. Mi aspetto una partita equilibrata dove ce la giochiamo alla pari e in caso di sconfitta possiamo uscire a testa alta dal campo. Per intenderci, mi auguro di vedere tutt’altro di genere di partite rispetto alla doppia sfida dell’ultimo campionato. Gli attaccanti rossoneri che scorazzano allegramente nelle praterie lasciate libere dalla nostra difesa è una visione di cui vorrei caldamente fare a meno.
Anche se vi confesso nella mia folle mente nerazzurra si annida il pensiero che sarei disposto a soffrire per 90 minuti, vedere il Milan prenderci a pallate e gli attaccanti rossonero far festa sulle praterie nerazzurre, purché al triplice fischio finale sia Zanetti a sollevare il trofeo.
Ma siccome certe cose succedono solo nelle fantasie dei tifosi (o comunque mai all’Inter) spero in una buona partita dei nostri ragazzi. E ovviamente il mio auspicio e di portare a casa il trofeo. Ma soprattutto vorrei finalmente battere i cugini rossoneri. Chiedo troppo?




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martedì 2 agosto 2011

SNEIJDER ALLO UNITED. IN INGHILTERRA NE SONO CERTI

Wesley Sneijder è sempre più vicino al Manchester United. Ne sono sicuri in Inghilterra dove il tabloid inglese Daily Mirror stamattina nella sua edizione online afferma che l’Inter avrebbe accettato l’offerta di 30 milioni di sterline (circa 35 milioni di euro) e avrebbe concesso al giocatore di trattare l’ingaggio.
E’ proprio l’ingaggio sarebbe l’ostacolo più grosso. Il nazionale orange avrebbe fatto sapere di non volersi ridurre lo stipendio attuale mentre l’offerta degli inglesi prevede una riduzione dell’ingaggio con l’inserimento di bonus e premi vari legati al raggiungimento degli obiettivi.
Siamo dunque alla stretta finale. In questa settimana o al massimo nella prossima dovremmo saperne di più. Innanzitutto bisognerebbe capire chi dice la verità tra i giornalisti che quotidianamente aggiungono particolari a questa trattativa o i dirigenti nerazzurri che continuano a ripetere che Sneijder non si muove. La sensazione rimane sempre la stessa. Di fronte ad un’offerta importante l’olandese potrebbe partire. Ma non c’è la necessità e l’urgenza di cedere il giocatore. Semmai ci sarebbe la necessità e l’urgenza di trovare i tasselli mancanti della nostra rosa (a partire da quel Casemiro che è ogni giorno più vicino e non vorrei che ci venga soffiato all’improvviso).
Concludo facendo un’affermazione impopolare (e quasi certamente mi tirerò addosso le ire dei miei amici nerazzurri). Con questo 3-4-3 Sneijder ha ben poco a che vedere. In quella posizione di centrale di centrocampo è fuori posizione e direi quasi sprecato. Pertanto se deve rimanere per fare il mediano tanto vale fare cassa. Oppure Gasperini schieri la squadra con un modulo che sia più consono alle caratteristiche dell’olandese.


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lunedì 1 agosto 2011

CASO BERGAMINI. SPUNTA LA DROGA E IL GIRO DELLE SCOMMESSE

Rimane ancora avvolta nel mistero la morte di Donato Bergamini. L’ex calciatore del Cosenza morto in circostanze ancora tutte da verificare 22 anni fa.
Le nuove p
rove che hanno permesso la riapertura dell’inchiesta sembrano puntare ad un giro di traffico di droga e scommesse gestito dalla malavita calabrese. Ai giocatori, quando il Cosenza saliva in trasferta al Nord, venivano date scatole di cioccolatini, che a quanto pare contenevano invece stupefacenti da spacciare nel mercato dell'Italia settentrionale.
E' possibile che Donato se ne sia accorto e per questo sia stato ucciso? Le dichiarazioni di un boss pentito portano poi alla luce un sistema di "aggiustamento" delle partite continuato fino all'ultima gara giocata da Bergamini, Monza-Cosenza 1-1 del 12 novembre 1989. Anche qui può darsi che il centrocampista si sia rifiutato di aderire ad una pratica diffusa e quindi messo a tacere. Supposizioni, certo, che comunque non sono proprio campate per aria in un mondo da sempre al centro degli scandali.
Ma ci sono parecchie anomalie anche in tutta la vicenda. Come il comportamento della fidanzata di Bergamini, Isabella Internò, presente a Roseto capo Spulico al momento della tragedia.
La ragazza non chiamò subito i carabinieri, ma raccontò di un fantomatico soccorritore (scomparso poi nel nulla) il quale arrivato sul posto lasciava la moglie incinta lì sulla Statale, davanti al cadavere di uno sconosciuto, per di più in una sera di pioggia, e prendeva la guida della Maserati per accompagnarla in un ristorante di Roseto Marina dove le prime telefonate che fece furono al compagno di squadra Marino, all’allenatore Gigi Simoni, a sua madre e al direttore sportivo Ranzani.
In quella circostanza la Maserati di Bergamini scompare per poi rispuntare il giorno dopo consegnata al padre del giocatore, linda come se fosse appena uscita dalla fabbrica, priva di ogni traccia per effettuare i rilevamenti scientifici del caso.
Infine c’è la figura di Alfredo Rende, magazziniere del Cosenza, informato su questo e altri episodi, che fu indotto al silenzio. Fino al giorno in cui, forse punto dal rimorso, Alfredo telefonò a casa Bergamini, annunciando che a fine campionato si sarebbe recato a Boccaleone per raccontare tutto. Ma di lì a poco Rende sarebbe morto, anche lui vittima di uno strano incidente d’auto, e guarda caso sempre lungo la Statale Jonica 106.
Insomma la verità sulla morte del povero Donato Bergamini è ancora molto lontana dall'essere scoperta. E probabilmente l’unica certezza è quella di Carlo Petrini, ex calciatore di Milan e Roma, che nel 2001 scrisse un libro sulla vicenda: "Donato sotto quel camion non si è buttato. E' arrivato lì morto".


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