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giovedì 14 marzo 2024

UNA BRUCIANTE ELIMINAZIONE (ma non cancella una straordinaria stagione)

Torniamo a casa. Mestamente, meritatamente. Perché se in 180 minuti di tempi regolamentari + 30 di tempi supplementari + calci di rigore non riesci ad avere meglio su un avversario vuol dire che meriti di essere eliminato. E l’Inter, ahimè, ha meritata di essere eliminata. Senza se e senza ma. 
Alla fine gli errori di Arnautovic all’andata hanno pesato come un macigno e anche ieri sera Barella e Thuram hanno avuto delle occasioni per chiudere il discorso e le hanno sciupate malamente. Il resto lo ha fatto la lotteria dei calci di rigore dove abbiamo dato il peggio di noi stessi evidenziato tra l’altro il grande problema che, escluso Calhanoglu, non abbiamo rigoristi forti. 
Ci siamo dovuti ad affidare a Lautaro Martinez che ha un rapporto conflittuale con il dischetto di rigore (tra l’altro vorrei far notare che l’eliminazione nerazzurra dalle due coppe quest’anno è passata da un rigore sbagliato del Toro che ha fallito sia ieri sera nella serie finale, che a dicembre nei minuti regolamentari contro il Bologna negli ottavi di finale di Coppa Italia), Sanchez (che in carriera ha sbagliato un rigore su due), Klaassen (???) e Acerbi (l’unico che è riuscito a buttarla dentro insieme a Calhanoglu). In molti hanno criticato le scelte dei rigoristi finali, ma un’interessante analisi che ho letto di sfuggita da qualche parte faceva notare che non abbiamo grossi rigoristi in rosa. Anche se, per quanto mi riguarda, avrei preferito un Frattesi, un Darmian o un Pavard a Klaassen o magari anche a Lautaro Martinez. 
Ma non voglio puntare il dito sui rigori finali, come detto e sottolineato, la qualificazione l’abbiamo buttata via ben prima e di questo dobbiamo prendere atto. All’andata avremmo potuto agevolmente chiudere il discorso o perlomeno infilarlo nei binari giusti. Gli errori di Arnautovic nella sfida di andata sono stati più pesanti e decisivi di quelli di Klaassen, Sanchez e Martinez ieri sera (non dimentichiamoci che, aldilà di tutto, i rigori si possono anche sbagliare) 
Peccato, peccato veramente. Perché questa squadra avrebbe potuto tranquillamente giocarsela alla pari con le altre formazioni europee e chissà, magari riuscire anche a centrare nuovamente la finale. C’erano tutti gli elementi per vivere un’altra appassionante primavera. 
Purtroppo, come ho più volte sottolineato, la Champions League è una competizione in cui i dettagli fanno la differenza. Lo scorso anno un sorteggio benevolo (Benfica, Porto, Milan) ci regalò un’autostrada verso la finale di Istanbul, mentre dall’altra parte del tabellone le big europee si scannavano tra di loro, quest’anno siamo stati condannati dalla mancanza di freddezza sotto porta. A volte all’interno di un’annata non brillante e dopo due-tre mesi da incubo riesci ad arrivare a giocarti una finale di Champions League, e altre volte nonostante una stagione strepitosa viene mestamente eliminato agli ottavi di finale. 
Al contrario di molti, non me la sento di fare processi. Questa sconfitta non cancella la straordinaria stagione che stiamo facendo, né ridimensiona una squadra che ci sta esaltando ed emozionando con grandi prestazioni e bel gioco. Lo scrissi nelle settimane scorse che prima o poi sarebbe successo. Che prima o poi sarebbe arrivato un pareggio o una sconfitta. Sfortuna ha voluto che arrivasse proprio nella serata in cui non doveva succedere per nulla al mondo. Ma questa precoce eliminazione non deve sminuire lo straordinario cammino in campionato, né la conquista della preziosissima seconda stella. In autunno in molti avrebbero sacrificato volentieri gli impegni europei pur di portare a casa il tricolore che valeva la seconda stella, ora gli stessi tifosi bollano come fallimentare la stagione nerazzurra (amici miei, fate pace con voi stessi). 
Lo so, brucia. E anche tanto. Io dopo 24 ore ancora non riesco a farmene una ragione. Ma c’è un campionato da portare in porto. E soprattutto c’è una squadra da sostenere fino alla fine. Sempre e comunque. Soprattutto in questi momenti. FORZA INTER !!!
ENTIUS. Giornalista mancato, tifoso nerazzurro, blogger per passione. Appassionato di calcio da quando i Mondiali di Italia ’90 gli cambiarono la vita. Ha deciso che scriverà un libro prima o poi.


2 commenti:

Matrix ha detto...

Come scrivevo in un commento ad un altro post, non possiamo misurare tutto tenendo in considerazione solo il campionato...

Mattia ha detto...

Eliminazione che dà il senso di quanto pesi il calcio italiano in Europa. L'exploit della scorsa stagione è stato un caso.