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lunedì 20 febbraio 2023

TRA UDINESE E CIEMPIONS LIG (piccola prole nerazzurra cresce...)

Buonasera a tutti. Stasera l’articolo lo scrivo io. Sinceramente non ho nessuna voglia (sono una bimba di due anni, non sono neanche brava a scrivere ancora), ma purtroppo sono quasi costretta visto che papino si è addormentato prima che potesse iniziare a scrivere e credo che per stasera non scriverà più. 
Ora vi racconto come sono andate le cose. Ero sul divano a guardare “Curioso come George” mentre papà cercava di farmi dormire. “Dai, bella di papà, cerca di dormire che papino deve scrivere l’articolo per il blog”, mi ha detto tra uno sbadiglio e l’altro. Alla fine quello che si è addormentato è stato lui (poverino, era troppo stanco dopo una giornata di lavoro) e ora mi tocca scrivere l’articolo al posto suo. 
Devo parlare di Inter, giusto? Sì, credo di sì. Partiamo dalla partita con l’Udinese. Mettiamo le cose in chiaro, la partita non l’ho vista. Dormivo beata al fianco del mio paparino (che volete? Sono una bimba di due anni, ad un certo punto mi stanco e mi addormento pure io). Però mi è sembrato di capire che abbiamo vinto. Ho sentito papino esultare più di una volta. E anche se lui esulta in silenzio per non svegliarmi, io l’ho sentito lo stesso. L’ho sentito anche borbottare e dire qualche parolaccia verso qualcuno, ma non ho ben capito cosa diceva (e mi sa che è stato meglio così...). 
Dai borbottii di papà deduco che non abbiamo giocato una buona partita e che abbiamo fatto parecchi errori. Però l’importante era vincere e alla fine ci siamo riusciti. Va bene lo stesso, vero papà? (Sì, vabbé, lui ronfa beato…)
Siamo sempre a 15 punti di distacco dal “ciucciariello” (mamma, che simpatizza per loro, lo chiama così), ma abbiamo mantenuto i tre punti in più sulla seconda squadra di Milano (papà, quindi la prima siamo noi? O c’è qualcun altro?) e sulla Roma di José (papà lo chiama per nome, deve essere un suo amico portoghese dei tempi dell’università, quando frequentava i ragazzi che facevano l’Erasmus). Dovremmo giocare meglio perché non sempre può andarci bene (così dice papà), anche se alla fine se vinci forse male male non hai giocato. Anche perché abbiamo vinto 3-1, mica con uno striminzito 1-0 come quelli là (papà dice sempre così, chi sono “quelli là” non l’ho ancora capito). Sì può sempre fare meglio, ma non siamo andati malissimo. 
E intanto mercoledì sera giochiamo in Ciempions Lig (spero si scriva così) contro il Porto (si chiamano così, vero?). Una partita importante, molto importante, anzi importantissimissima. Dobbiamo giocare benissimissimo e fare tanti tanti gol. Più gol facciamo, meglio è. Papà è super eccitato e non vede l’ora. Io mi sa che stavolta andrò a dormire presto, altrimenti so già come andrà a finire: inizierò a scorrazzare per casa, papà si innervosirà e mamma lo rimprovererà. No, no, meglio andare a nanna. Anzi, quasi quasi vado a nanna pure ora che inizio a stropicciarmi gli occhi e ho un po’ di sonno. Ora mi metto a dormire vicino a papà e poi aspetto che lui o mammina mi portino a letto. Buonanotte a tutti e come dice sempre papà… FORZA INTER !!!
   
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6 commenti:

LadyMarianne ha detto...

Simpaticissima. Eheheheh

Mattia ha detto...

Mi sembra che il futuro di tua figlia dal punto di vista del tifo sia abbastanza segnato...
Comunque divertente e originale. Mi è piaciuto tanto.

Brother ha detto...

Guarda che essere tifosi nerazzurri è traumatico, lascia stare sta povera creatura.

Entius ha detto...

Questi bimbi devono crescere bene e soprattutto bisogna indirizzarli nel verso giusto. Prendi che mi diventa tifosa della seconda squadra di Milano o peggio ancora di quelli là...

Winnie ha detto...

Bravissimo. Bisogna indirizzarli nel modo giusto. Ed evitare che prendano brutte strade.

Simone ha detto...

Salvate la prole nerazzurra!!!! Eheheheh