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lunedì 27 febbraio 2023

LA NOSTRA PAZIENZA HA UN LIMITE (sappiatelo!!!!)

"Così non andiamo da nessuna parte, dobbiamo cambiare immagine e avere più continuità. La vittoria in Champions ci aveva dato tanta energia e invece siamo venuti qui e abbiamo fatto questa prestazione. Oggi sono qui per chiedere scusa a tutti i tifosi e a tutta la gente che ci supporta sempre" 
Partiamo dalle parole di Lautaro Martinez che nel post-partita si comporta da vero capitano e ci mette la faccia dicendo una sacrosanta verità. Se tutti facessero un bell’esamino di coscienza e ammettessero di non dare sempre il massimo per questa maglia, non sarebbe male. 
In questa stagione, quello che ci sta veramente mancando è la continuità. Alterniamo prestazioni da grande squadra a partite in cui verrebbe voglia di prenderli uno per uno e dargli tanti di quei calci nel sedere finché non ci stanchiamo. 
Perché se perdi sette partite in 24 giornate, se lasci per strada 10 punti in quattro partite che sulla carta dovevano portarne 12, se non riesci a segnare un cazzo di gol tra Empoli, Sampdoria e Bologna (mica Real Madrid, Manchester City e Bayern Monaco), allora vuol dire che non stai dando il massimo e che una scarica di bei calcioni nel fondoschiena è quello che meriti. E ci tengo a sottolineare che quando dico “uno per uno” intendo da Steven Zhang all’ultimo dei magazzinieri (che c’entrano i magazzinieri? Poverini, sono gli unici che fanno il loro dovere). 
Perché, queste sconfitte hanno moltissimi padri. Innanzitutto i giocatori. Sono loro che scendono in campo, sono loro che non ci mettono grinta e concentrazione, sono loro che si dimenticano (o non hanno capito) cosa vuol dire indossare la maglia nerazzurra. Alcuni non rendono per come dovrebbero. Penso a Brozovic (uno che potrebbe fare la differenza e non la fa), a Lukaku (a furia di aspettarlo nel frattempo è finito il campionato), a De Vrij (preoccupante la sua involuzione nell’arco delle ultime due stagioni), a Dumfries (il fratello scarso dell’esterno visto al recente Mondiale) giusto per fare i primi nomi che mi vengono in mente. Altri purtroppo sono a fine corsa o non sono mai stati veramente “da Inter”. Anche qui faccio qualche nome a caso: D’Ambrosio (grande cuore nerazzurro, per carità, ma ormai ha dato tutto quello che poteva dare), Gagliardini, Correa. 
Il problema sono loro, ma anche chi li manda in campo. Perché sono convinto che gli stessi giocatori, messi in mano ad un Conte o ad un Mourinho avrebbero ben altra resa. Simone Inzaghi non riesce a motivarli, a farli rendere al massimo, a fargli sputare sangue come dovrebbero. Per non parlare di alcune scelte tutte da decifrare. Per esempio, perché non puntare su Asslani? Perché ostinarsi sempre e solo con un modulo? Perché questo maledetto vizio di sostituire i giocatori ammoniti? 
E infine torniamo al solito problema: chi l’ha messa su questa squadra? Aldilà di tutto come facciamo a negare che la rosa messa a disposizione di Simone Inzaghi non sia proprio il massimo? Faccio l’esempio del reparto d’attacco. Un attaccante che si sbatte e dà il massimo, un 36enne ancora decisivo, un bomber che stiamo aspettando da sette mesi, uno impresentabile. La mossa della disperazione ieri pomeriggio è stata buttare nella mischia un 17enne di belle speranze (tra l’altro un centrocampista offensivo, nemmeno un attaccante). Fate un po’ voi. 
Tanti quesiti (come avrete notato nel corso dell’articolo ne ho posti un bel po’…) e una sola grande certezza: la nostra pazienza sta raggiungendo veramente il limite (tradotto in modo molto volgare: stiamo iniziando a romperci i coglioni). Basta con questi alti e bassi, basta con giocatori che non ci mettono grinta e cuore, basta con un allenatore che sembra non sappia che pesci prendere. Siamo l’Inter, cazzo. Comportiamoci da grande squadra. Sempre. 
Ci aspettiamo, anzi pretendiamo, che da qui a giugno tutti diano il massimo in ogni partita e che si faccia l’impossibile per raggiungere gli obiettivi minimi (il secondo posto in campionato, la vittoria della Coppa Italia, più strada possibile in Champions League). Siamo l’Inter, mettetevelo bene in quelle teste del cazzo che vi ritrovate. FORZA INTER !!!
     
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2 commenti:

Matrix ha detto...

La nostra pazienza ha un limite e loro l'hanno abbondantemente superata.

Nerazzurro ha detto...

Li prenderei a calci tutti, senza distinzione. Anche i magazzinieri perché all'occorrenza non li prendono a sberle nel muso.