Ripartire dopo 52 giorni con una vittoria. Credo che il popolo nerazzurro non chiedesse di meglio. Anche in considerazione del fatto che in questi 52 giorni il pensiero fisso è stato questo big match che ci aspettava al ritorno in campo. Due mesi a parlare di Inter-Napoli, ad affollarci la mente col pensiero che 1) se vinciamo ci rilanciamo in ottica scudetto, 2) se perdiamo siamo già fuori dalla corsa a metà stagione.
Alla fine per fortuna si è vinto. Merito di una grande Inter e, in parte, demerito di un Napoli non certo nella sua partita migliore. Napoli che, a volerla dire tutta, complice un inizio di stagione strepitoso (13 vittorie nelle prime 15 giornate), poteva prendersi il lusso di perdere una partita senza particolari conseguenze. Perché comunque il distacco sulle dirette inseguitrici rimane discretamente buono. Cinque punti sul Milan, sette sulla Juventus, otto sull’Inter. Non sono tantissimi, ma nemmeno pochi.
Considerando che nelle ultime tre giornate del girone d’andata il Milan troverà le due romane e che la Juventus affronterà Napoli e Atalanta, la capolista può stare relativamente tranquilla.
In questa ottica il calendario è favorevole all’Inter che negli ultimi tre turni dell’andata affronterà Monza, Verona ed Empoli, decisamente tre partite alla nostra portata, se non ci complicheremo la vita come siamo bravi a fare noi.
Fra tre turni si potrebbe delineare una classifica totalmente differente, con il Napoli che potrebbe essere saldamente al comando o una o più avversarie che si sono pericolosamente fatte sotto.
Ma lasciamo le questioni di classifica e torniamo a noi. Sesta vittoria nelle ultime sette gare, ultimi due scontri diretti portati a casa. Ripartire dopo la sosta come avevamo concluso prima della sosta mi sembra un buon segno. Soprattutto alla luce del fatto che ho visto una buona Inter. Con qualche lacuna, ma pur sempre una buona Inter.
La cosa principale che mi preoccupa e che mi fa stare in ansia è questa cronica poca lucidità sotto porta. Sbagliamo tanto, sbagliamo troppo. E per una volta che ci va bene (vedi ieri sera), ce ne sono 10 che ci va male.
Per il resto la squadra ha giocato bene, l’ho scritto e lo riscrivo. La difesa è stata precisa e perfetta, concedendo poco agli avversari, Osihmen è stato annullato e gli altri hanno combinato molto poco (ottima anche la scelta di piazzare Darmian su Kvaratskhelia). Sulle fasce abbiamo concesso poco e niente e là davanti abbiamo creato pericoli. Non abbiamo visto il miglior Lukaku, ma pazienza. Quando Big Rom entrerà in forma saranno dolori per tutti.
Anche chi è subentrato se l’è cavata bene. Qualcuno ha criticato Correa, non ha tutti i torti, ma ormai ogni volta che diciamo qualcosa sulla prestazione dell’attaccante argentino mi sembra di sparare sulla croce rossa. Per il suo bene, ma soprattutto per il nostro, non sarebbe male se in questo mercato invernale lo sbolognassimo altrove sostituendolo con un attaccante degno di indossare la maglia nerazzurra.
Vabbé, non siamo (ancora) perfetti e non pretendiamo di esserlo. Per il momento ci basta essere riusciti a rimanere agganciati a questo benedetto treno scudetto. Sarà una lunga rincorsa e se riuscissimo a chiudere il girone d’andata con un divario meno ampio dalla vetta, non sarebbe male. Fermo restando che tra Napoli, Milan e Juventus, la concorrenza è agguerrita e ci darà filo da torcere. Sarà una battaglia. E noi siamo pronti. FORZA INTER !!!
2 commenti:
Ma quale lunga battaglia? Appena stavamo per rientrare in gioco ci siamo fermati.
O ci hanno fermato. Decidi tu...
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