SPETTACOLO, GOL ED EMOZIONI, MA ARRIVA SOLO UN PUNTO

Serie A 2021-2022 – 6^ Giornata 

INTER - ATALANTA 2 - 2 

5' L. MARTINEZ – 30' Malinovsky – 38' Toloi – 71’ DZEKO

INTER (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni (12' st Dimarco); Darmian (12' st Dumfries), Barella (45' st Satriano), Brozovic, Calhanoglu (12' st Vecino), Perisic; Dzeko, Martinez (36' st Sanchez). 

A disposizione: Cordaz, Radu, D'Ambrosio, Kolarov, Ranocchia, Gagliardini, Sangalli. 

Allenatore: Inzaghi 

ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Toloi, Demiral, Palomino (25' st Maehle); Zappacosta (32' st Pasalic), De Roon, Freuler, Gosens; Pessina (18' st Djimsiti); Malinovsky (17' st Ilicic), Zapata (18' st Piccoli). 

A disposizione: Rossi, Sportiello, Lovato, Pezzella, Koopmeiners, Miranchuk. 

Allenatore: Gasperini 

ARBITRO: Maresca di Napoli 

Al termine di una partita folle e divertente (divertente solo per un tifoso neutrale, di sicuro non per noi che tifavamo) dove è successo di tutto, l’Inter porta a casa un pareggio contro l’Atalanta. Vantaggio interista con Lautaro Martinez, l’Atalanta la ribalta nell’ultimo quarto d’ora del primo tempo con Malinovskyi e Toloi, Dzeko pareggia a metà ripresa prima del finale thrilling sconsigliato ai deboli di cuore. Rigore netto per l’Inter (assegnato tramite Var) che Dimarco spedisce sulla traversa, gol vittoria di Piccoli che il Var annulla dopo 3 minuti di consulto (la palla era uscita fuori dal rettangolo di gioco ad inizio azione). 

Inzaghi conferma l’Inter delle prime uscite con Darmian e Perisic preferiti a Dumfries e Dimarco e Dzeko che affianca Lautaro Martinez. 

Parte fortissimo l’Inter. Dzeko si divora una clamorosa occasione già al terzo minuto, cross di Darmian sporcato in area e destro al volo da pochi metri che non trova la porta. Il gol arriva dopo due minuti. Cross splendido di Barella e Lautaro Martinez in acrobazia trova un capolavoro che batte Musso. La squadra di Gasperini è imbambolata e al minuto 10 Dzeko grazia di nuovo gli ospiti. 

Ma dopo un quarto d’ora di grande Inter esce fuori l’Atalanta. E alla mezz'ora gli orobici la rimettono in piedi. È Malinovskyi a trovare il jolly da fuori area con un missile di sinistro che si infila tra Handanovic e il palo. l'Atalanta trova fiducia e continua a martellare, con un Malinovskyi ancora decisivo al 38esimo: altro siluro di sinistro potente ma centrale, Handanovic respinge male al centro dell'area dove è appostato Toloi che firma il sorpasso degli ospiti. 

Ancora brividi per l’Inter ad inizio ripresa. Handanovic sventa un tentativo dell’onnipresente Malinovskyi, un colpo di testa di Palomino finisce fuori di un niente e il sinistro ancora di Malinovskyi su punizione che si stampa sul palo con Bastoni a togliere a Zapata il tap in del tris. 

Inzaghi finalmente si decide a cambiare qualcosa: dentro Dimarco, Dumfries e Vecino fuori Darmian, Bastoni e Calhanoglu (ancora una volta deludente). Le mosse sembrano funzionare. Musso nega a Vecino il pari di testa e devia il tiro cross di Barella con Martinez che al volo a porta vuota manda fuori. 

Ultimi venti minuti, l'Inter spinge e la rimette in piedi: è Dzeko a pareggiare dopo l'ennesima grande giocata di Barella, Dimarco ben innescato impegna Musso, il bosniaco si ritrova il pallone davanti alla porta vuota e stavolta non sbaglia. 

Finale accesissimo. All'85esimo Demiral toglie a Dzeko il 3-2 di testa con il braccio, rigore per l'Inter e match point per Inzaghi: il sinistro dal dischetto è di Dimarco, il suo tiro si infrange sulla traversa. Gol sbagliato, gol subito: la legge del calcio punisce l’Inter. È Piccoli a trovare la zampata del 3-2 a un soffio dal 90esimo, grande festa atalantina che Maresca però spegne per l'intervento del Var: ad inizio azione la palla era uscita. Sei minuti di recupero e all’ultima azione ancora Dzeko, sempre lui, di testa non inquadra la porta negando all’Inter il jolly che valeva tre punti. 

Finisce 2-2. Pareggio che fa felice sicuramente l’Atalanta, ma che non dispiace nemmeno l’Inter per l’andamento della gara, sebbene rimane l’amaro in bocca perché i ragazzi di Inzaghi hanno avuto i mezzi e le possibilità per portarla a casa senza troppi problemi. Purtroppo Dzeko, gol a parte, era in serata no e in mezzo al campo ci stiamo rendendo conto partita dopo partita che Calhanoglu non è Eriksen. Ottimo l’impatto di Dimarco sulla gara. Dispiace molto per il rigore sbagliato che sporca una prestazione superlativa (è stato sicuramente tra i migliori dei nostri). 

C’è molto da lavorare, lo sto ripetendo da parecchio tempo. Ci sono delle lacune da colmare e un paio di problemi da risolvere al più presto (ogni riferimento a Calhanoglu e in parte ad Handanovic non è puramente casuale). Le fondamenta sono buone, ma c’è da mettere su il resto. E bisogna farlo al più presto. FORZA INTER !!!

Sono stato cinque minuti ad imprecare come un pazzo dal rigore fallito da #Dimarco all'annullamento del gol di #Piccoli.
Che vitaccia quella del tifoso nerazzurro... #InterAtalanta #SerieATIM

— CALCIOMANIA 90 (@EntiusDRC) September 25, 2021

PILLOLE STATISTICHE

• Dopo 18 gare si ferma la striscia di vittorie casalinghe dell’Inter (ultima gare senza i tre punti prima di oggi a ottobre 2020 contro il Parma). 

• Inter-Atalanta (40 tiri totali, di cui 21 bergamaschi) è stata la partita con piú conclusioni in questo campionato. 

• Nel XXI secolo solo due giocatori al debutto con l'Inter hanno segnato almeno 5 gol nelle prime 6 partite disputate dalla squadra in campionato: Diego Milito nel 2009/10 e Edin Dzeko nel 2021/22. 

• L’Inter va a segno da 25 gare consecutive in campionato: suo nuovo primato di partite di fila in gol nella storia della Serie A a girone unico. 

• Tra i 4 calciatori (Benzema, Pogba, Simon gli altri tre) che hanno fornito almeno cinque assist vincenti nei cinque grandi campionati europei 2021-22, Nicoló Barella è il piú giovane. 

• Nicolò Barella ha preso parte ad almeno un gol in tutte le sue 6 presenze in questo campionato (una rete, 5 assist); l’ultimo giocatore dell’Inter a partecipare a una rete in ciascuna delle sue prime sei gare giocate in una stagione di Serie A era stato Zlatan Ibrahimovic, che nel 2007/08 arrivò a sette.

   

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