ARTICOLI RECENTI

domenica 6 giugno 2021

ZHANG "OBIETTIVO PLUSVALENZE. COMPETITIVI IN EUROPA. SCUDETTO? DIFFICILE"

Stamattina sulla Gazzetta dello Sport è uscita un’interessante intervista a Stevan Zhang che ha parlato a 360° dell’Inter attuale, dell’avvicendamento tra Conte e Inzaghi e soprattutto degli obiettivi futuri confermando che la situazione economica non è delle migliori e che ci sarà un ridimensionamento pur cercando di mantenere una squadra competitiva che possa lottare per lo scudetto (anche se quel “Godiamoci quello conquistato “ suona preoccupante…) e possa far strada in Europa. 
Ecco alcuni passaggi della lunga intervista. 
Sullo scudetto appena conquistato: "È un grande orgoglio aver raggiunto questo obiettivo, undici anni dopo l’ultimo titolo, interrompendo una striscia di nove scudetti consecutivi della Juventus. Era uno dei nostri sogni quando abbiamo rilevato l’Inter. È una soddisfazione che viene dal profondo del cuore, ringrazio la squadra e lo staff tecnico e societario per essere riusciti a regalare ai nostri tifosi una gioia che spettavano da tanto tempo e aver riportato Milano sul tetto del calcio italiano. 
Aver donato questa soddisfazione al popolo nerazzurro in un periodo storico così difficile e drammatico ha un valore ulteriore. Il duro lavoro ha pagato e oggi sappiamo che nell’Inter ci sono le competenze, le qualità e le capacità per vincere e per continuare a programmare un futuro solido e ricco di soddisfazioni"
Sulla struttura aziendale. "Quello che più mi piace evidenziare è come negli anni sia stata rafforzata la struttura aziendale. Ovviamente lo sguardo di molti si posa sui nomi di tecnici e giocatori importanti che hanno vestito e vestono la maglia dell’Inter, ma questo aspetto, benché importantissimo, è la conseguenza della crescita del club, che vanta tantissime professionalità in ogni settore e grandi manager. Quella dell’Inter è oggi una delle realtà tra le più forti e organizzate a livello europeo. Questo il mio più grande orgoglio.".
Sul prestito di Oaktree. "Il Covid ha creato enormi difficoltà. Le principali a livello economico. Per un anno e mezzo gli stadi sono rimasti chiusi con il ricasco negativo per gli introiti da botteghino e da contratti commerciali. Nella stagione 2019-2020 la perdita per i grandi club europei, tra cui l’Inter, è arrivato a due miliardi di euro. Tutti questi fattori ci costringono a rivedere i piani e a guardare verso l’esterno per ottenere nuove risorse. Abbiamo valutato le opzioni e scelto quella che meglio si sposava con la nostra strategia finanziaria per il club a medio-lungo termine". 
Sulle offerte per cedere l'Inter. "Non è vero, non c’è stata alcuna offerta per l’acquisto del club. E d’altra parte noi cercavamo altro. In questa fase post pandemica non è facile trovare gruppi disposti a investire nel calcio, che è attualmente un sistema in cui si perdono molti soldi ogni anno. Il nostro obiettivo adesso è ritrovare un equilibrio finanziario attraverso il ridimensionamento dei costi, altrimenti non si troveranno mai nuovi investitori. Da parte nostra ragioniamo sempre a medio-lungo termine e siamo sempre aperti a partner commerciali o finanziari che possano aumentare i ricavi ed essere sinergici al nostro progetto per il bene dell’Inter". 
Sul nuovo stadio. "Un nuovo impianto è fondamentale non solo per aumentare i ricavi e la solidità economica che può portare al club, anche attraverso sponsorizzazioni e partnership commerciali, ma per la possibilità che offrirebbe ai tifosi dell'Inter di vivere a 360° l'evento sportivo". 
Sull'addio di Conte. "Sin dal primo momento in cui abbiamo rilevato l'Inter abbiamo pensato che Conte sarebbe stato il tecnico migliore per il nostro progetto. Due anni fa siamo riusciti finalmente a portarlo in nerazzurro. Io ero e resto convinto che Conte sia un tecnico vincente: è la ragione che i ha portato a investire tanto su di lui e sulla squadra negli ultimi due anni. Già la scorsa estate la pandemia aveva notevolmente colpito i nostri ricavi ma abbiamo continuato con lui, concentrandoci sulla stagione convinti che potessimo vincere. La decisione è stata giusta. Ma ora il conto portato dalla pandemia è tale che non possiamo non rivedere la situazione cercando dei risparmi che portino a un prossimi equilibrio di bilancio. Dobbiamo necessariamente ridurre i costi e controllare i rischi. I nostri differenti punti di vista sulla situazione hanno portato alla separazione.". 
Su Inzaghi. "Ha dimostrato in questi anni di essere un tecnico di valore ed esperienza, ha le qualità per tenere competitivo il nostro club, che è ciò che vogliamo, ma cooperando con noi per far sì che l'Inter resti una società solida e senza rischi. Conosce il nostro progetto, lo ha sposato e siamo molto felici di averlo qui sperando di poter vincere insieme". 
Sugli obiettivi. "Quelli economici li abbiamo detti. C'è bisogno di un'ampia plusvalenza alla fine di questo calciomercato, ma vogliamo mantenere molto competitiva la squadra per permetterle di fare bene in Champions e ovviamente di riconquistarla il prossimo anno, perché vogliamo stabilmente stare tra i grandi club europei". 
Sullo scudetto. "Non è facile. Sei-sette club sognano di vincere lo scudetto ogni anno, poi la realtà è diversa. Godiamoci quello conquistato".
   
 Non perderti i nuovi contenuti nerazzurri: 

 Servizio offerto da  FeedBurner

3 commenti:

Nicola ha detto...

Mi pare evidente che ci sarà un ridimensionamento. Neanche il tempo di tornare al vertice e già torniamo nell'anonimato.

Matrix ha detto...

Se non altro ha messo in chiaro un pò di cosette. Ora sappiamo che ci sarà un ridimensionamento e che l'anno prossimo il nostro obiettivo non sarà lo scudetto della seconda stella, ma la qualificazione Champions.

Brother ha detto...

Ma solo noi abbiamo la proprietà straniera con le pezze al culo? Bah, I grandi misteri della vita...