SHAKHTAR DONETSK - INTER 0 - 0
SHAKHTAR DONETSK (4-3-3): Trubin; Dodo, Khocholava (17' st Matviyenko), Bondar, Korniienko; Marlos (42' st Alan Patrick), Marcos Antonio, Maycon; Tete, Dentinho (14' Taison), Solomon.
A disp.: Shevchenko, Pyatov, Stepanenko, Vakula, Marquinhos, Vitao, Bolbat, V'Yunnik, Sudakov.
All.: Castro.
INTER (3-4-1-2): Handanovic; D'Ambrosio (35' st Darmian), De Vrij, Bastoni; Hakimi, Vidal (35' st Eriksen), Brozovic, Young (40' st Pinamonti); Barella; Lukaku, Lautaro Martinez (27' st Perisic).
A disp.: Padelli, Stankovic, Kolarov, Ranocchia, Moretti, Nainggolan, Vezzoni, Bonfanti.
All.: Conte.
Arbitro: Kabakov (Bul)
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L’Inter domina contro lo Shakthar Donetsk nella seconda giornata della fase a gironi di Champions League, colpisce due pali, sfiora il gol in più di un’occasione, ma non riesce a sbloccare il risultato e alla fine torna dalla trasferta ucraina con uno scialbo 0-0 che rende già in salita la qualificazione alla fase successiva.
Conte recupera Hakimi e Young sulle fasce, in mezzo Barella, Brozovic e Vidal con Eriksen in panchina, D’Ambrosio, De Vrij e Bastoni compongono il terzetto difensivo, mentre in attacco, come sempre, la LuLa: Lukaku-Lautaro Martinez.
Dopo un primo quarto d’ora di studio, la partita decolla per merito dell’Inter che macina calcio e occasioni da gol. Tanta sfortuna e un pizzico di imprecisione nerazzurra tengono a galla gli ucraini, travolti dalla furia Lukaku, a tratti devastante. E’ l’attaccante a creare i pericoli maggiori alla retroguardia dello Shakhtar. Proprio da un suo guizzo al 16esimo arriva il primo brivido per Trubin che prima devia la conclusione dell’attaccante e poi ringrazia il cielo per la traversa clamorosa colpita da Barella sulla ribattuta. È dominio totale dell’Inter. Ancora Lukaku prima sfiora il vantaggio di testa, poi colpisce il secondo legno della serata con una perfetta punizione dal limite. Il dominio interista è evidente ma mancano i gol, dettaglio non da poco, che, ahimé, risulterà decisivo a fine partita.
La porta ucraina rimane stregata anche nella ripresa. Al 54esimo Brozovic dal limite impegna Trubin in una parata non semplice, sulla ribattuta è clamoroso l’errore di Lautaro Martinez che riesce a calciare a lato con la porta totalmente sguarnita. L’Inter attacca con meno veemenza rispetto alla prima frazione e permette allo Shakhtar di rifiatare e rialzare la testa. Lukaku è sempre un pericolo e a un quarto d’ora dalla fine chiede un penalty per un contatto in area ucraina con Bondar non sanzionato dall’arbitro Kabakov (rigore clamorosamente netto). Entrano anche Eriksen, Pinamonti (all'esordio in Champions League) e Darmian ma il risultato non si sblocca più.
Finisce 0-0. Un pareggio che, come detto, rende in salita il cammino europeo dell’Inter, chiamato ora a fare gli straordinari nel doppio confronto con il Real Madrid. Soprattutto i nerazzurri devono trovare confidenza con i gol e le vittorie (una sola nelle ultime cinque partite complessive in questo inizio stagione, due vittorie nelle ultime 12 sfide di Champions League considerando le ultime tre stagioni). Troppe le occasioni fallite (una clamorosa di Lautaro grida ancora vendetta). Forse è mancato anche un pizzico di fortuna (vedi le due traverse colpite), ma, come si suol dire “aiutati che Dio t’aiuta”. Serve una svolta. E soprattutto serve subito. FORZA INTER !!!
PILLOLE STATISTICHECerte partite o le sblocchi subito o non le sblocchi più. E se prendi due traverse nel primo tempo...#ShakhtarInter #ChampionsLeague
— CALCIOMANIA 90 (@EntiusDRC) October 27, 2020
• L’Inter ha pareggiato una partita a reti inviolate in Champions League per la prima volta dalla prima gara dei gironi dell’edizione vinta dai nerazzurri nel 2009/10, contro il Barcellona.
• Questo è solamente il terzo pareggio per 0-0 dell’Inter in una gara esterna di Champions League dopo l’andata della semifinale del 2002/03 contro il Milan e il ritorno degli ottavi del 2006/07 contro il Valencia.
• L’Inter ha pareggiato le prime due partite del proprio girone di Champions League per la prima volta dalla stagione 2009/10, contro Barcellona e Rubin Kazan.
• L’Inter non ha trovato il gol in una gara di Champions League per la prima volta da novembre 2018 contro il Tottenham.
• L'Inter ha colpito due legni nel primo tempo di un match di Champions League per la prima volta da febbraio 2006 contro l'Ajax.
-Partita dominata.
— Fabrizio Biasin (@FBiasin) October 27, 2020
-Handanovic in vacanza.
-Traverse.
-Gol sbagliati da un metro.
-Un rigore non dato.
-Tanta pressione.
E ...un solo punto.
Sono mancate 3 cose:
1 I cambi.
2 Un pizzico di determinazione in più.
3 Il culo.
Non necessariamente in quest'ordine.#ShakhtarInter
7 commenti:
Buttarla dentro è l'unica cosa che conta. Aver dominato non serve assolutamente a niente. Come non serve a niente far entrare Eriksen gli ultimi 10 minuti e sperare che ti svolti la partita.
Il Real Madrid sta perdendo 2-0. Con sei punti (vincere con Gladbach e Shakthar era tranquillamente alla nostra portata) ci saremmo presentati al doppio confronto con il Real in testa alla classifica e con buone possibilità di centrare la qualificazione. E invece...
@Brother. Alla fine il Real è riuscito a pareggiare, ma la sostanza non cambia. In realtà anche solo vincere ieri sera ci avrebbe permesso di essere in testa al girone ed essere più ottimisti in vista della doppia sfida col Real.
Fermati dalle traverse, ma anche dall'arbitro. Quel rigore è talmente solare che quasi non c'é nemmeno bisogno di andarlo a rivedere al Var. Ma evidentemente ultimamente siamo sfortunati anche con gli arbitraggi...
Abbiamo giocato un primo tempo eccezionale. Peccato che la ripresa non è stata altrettanto perfetta.
Alcuni giocatori sono stati deludenti. Da Brozovic a Lautaro passando per Young e Vidal. Il cileno finora è risultato essere un clamoroso flop.
E aggiungiamoci pure gli errori di valutazione di Conte.
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