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lunedì 24 agosto 2020

LO SPEZIA NELLA STORIA: E' PROMOSSO IN SERIE A

 LATO B Appunti sulla Serie Cadetta 
Dopo Benevento e Crotone, è lo Spezia la terza squadra ad approdare in serie A. Una promozione storica per il club ligure fondato nel lontano 1906.
Gli aquilotti, alla loro ventisettesima stagione in Serie B, l’ottava consecutiva, sono riusciti a prevalere nel doppio confronto di finale playoff sul Frosinone. Dopo aver vinto 0-1 in terra ciociara, sono stati sconfitti con identico risultato sul terreno di casa del Picco. Gli spezzini sono stati premiati per il miglior piazzamento nella stagione regolare rispetto ai rivali, che erano giunti ottavi.
Lo Spezia, allenato da Vincenzo Italiano, si era classificato terzo nella stagione regolare con un bottino di 61 punti, frutto di 54 reti segnate e 40 subite. Nella semifinale dei playoff, dopo aver perso 2-0 sul campo del Chievo Verona, aveva ribaltato il risultato imponendosi per 3-1. Prima di centrare, come detto, lo storico traguardo nella finale contro il Frosinone.
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Un successo figlio della programmazione del dg tecnico Guido Angelozzi, capace di trovare giocatori in rampa di lancio per valorizzarli e lanciarli verso il grande calcio. Un programma triennale, iniziato nella scorsa stagione e andato a buon fine con un anno di anticipo, dopo un'annata che era iniziata nel peggiore dei modi, con l'ultimo posto dopo 7 giornate. Una rimonta culminata con un secondo posto all'inizio del girone di ritorno, ma il lockdown e gli infortuni a catena di diversi giocatori chiave, hanno fatto perdere per strada la promozione diretta ma non il sogno A.
Italiano ha regalato la serie A con un 4-3-3 «classico», senza punti di riferimento e con uomini di categoria. In porta l’ex promessa dell’Udinese, Scuffet; davanti quattro difensori: i due centrali: l’esperto Terzi ed il croato Erlic, a destra Vitale, a sinistra il catalano Ferrer. Primo rincalzo difensivo l’italo-ugandese Capradossi (ex Roma). Mediana con il regista Ricci e i due cursori: l’esperto Bartolomei (centro-destra) e il talento di casa, Maggiore (classe 1998) con corsa e qualità. Davanti nessun goleador ma tanta disciplina tattica e fisicità, con l’esterno sinistro italo-ghanese Gyasi (37 presenza, 9 reti coi playoff); l’esterno destro franco-angolano N’zola (21 presenze, 8 reti da gennaio) e davanti l’esperto ex nazionale bulgaro Galabinov (19 presenze, 7 reti con gli spareggi). Primo rincalzo offensivo il 30enne ex Sassuolo Ragusa (17 presenze, 8 reti). La morale? Si va in A senza un attaccante in doppia cifra realizzativa. Vittoria di squadra per una rosa non eccelsa tecnicamente che ha fatto dell’intensità la sua forza.
La società spezzina, poco più di un decennio fa, visse il periodo più nero della sua storia. Nel gennaio 2008 si manifestò una crisi economica che portò ad un ridimensionamento della rosa e alla conseguente retrocessione dalla Serie B alla Prima Divisione, cui fece seguito la mancata iscrizione. Il 17 luglio 2008, dalle ceneri dello Spezia Calcio 1906, nacque l’Associazione Sportiva Dilettantistica Spezia Calcio 2008.
Il 4 agosto 2008, dopo la trasformazione in srl, lo Spezia Calcio 2008 venne acquistato da Gabriele Volpi, già noto nell’ambiente sportivo in quanto patron della Pro Recco di pallanuoto. Gli aquilotti si iscrissero alla Serie D, classificandosi secondi con 78 punti, a 4 lunghezze dalla Biellese vincitrice. In estate vennero ripescati in Seconda Divisione. Immediata fu la promozione in Prima Divisione e, nella primavera del 2012, lo Spezia fece ritorno in Serie B. E ora, dopo 114 anni, ecco la storica promozione in Serie A.
Ora la programmazione del futuro ha tempi strettissimi, tra un mese inizia il campionato e il confermato Angelozzi dovrà fare gli straordinari per dare a mister Italiano i rinforzi giusti. Il programma del Patron Gabriele Volpi è chiaro: "Cercheremo di allestire una rosa in grado di potersi salvare in un campionato difficile come la Serie A e per giunta da neo promossi".
 Pakos 

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8 commenti:

Anonimo ha detto...

Benevento, Crotone, Spezia. Che bella Serie A di merda...

DenisBergamini ha detto...

Mi fa piacere per lo Spezia. L'unica formazione che ci ha seriamente messo in difficoltà dopo il lockdown. E sono contento che ogni tanto qualche nuova squadra provi l'ebbrezza e la gioia della promozione in Serie A (speriamo prima o poi tocchi anche a noi...)

DenisBergamini ha detto...

@Anonimo. E' una serie A di merda per Benevento, Crotone e Spezia? Secondo me lo è per altri motivi, non certo per le matricole che approdano in massima serie.

Gaetano73 ha detto...

Sulla presenza di qst 3 squadre c'è un duplice aspetto.
A me piace pensare che bambini di Benevento o Crotone o La Spezia, possano sognare di vedere da vivo campioni come Ibra, Ronaldo, Lukaku. Sono emozioni bellissime e che restano dentro.
Di contro però c'è che spesso, non sempre, tali squadre fanno solo numero e realmente nn incidono portando spettacolo o audience.
Quale lz soluzione ideale?
Io l'ho sempre detto e lo ribadisco che una A a 18 squadre sarebbe l'ideale. Oggi ancor di più con la situazione Covid che impone di condensare le partite in un periodo molto ristretto. 4 partite in meno in una stagione lunga, possono essere tante.

Pakos ha detto...

@Gaetano. Fermo restando che una Serie A a 18 squadre sarebbe la soluzione ideale, credo che il problema sia anche della "qualità" delle squadre in campo. C'é un netto dislivello tra le solite note (Juventus, Inter, Milan, Napoli, Roma, Lazio) e le altre. Alla fine il campionato perde di interesse. Sono sempre le stesse a lottare per lo scudetto (anzi, negli ultimi 9 anni neanche c'é stata una lotta scudetto), sono sempre le stesse a giocarsi l'Europa (piacevole eccezione l'Atalanta negli ultimi 2-3 anni), sono sempre le stesse a lottare per la salvezza.

Pakos ha detto...

A sensazione direi che quest'anno le tre neopromosse non faranno la parte delle comparse, ma daranno filo da torcere alle concorrenti alla salvezza. Dopo la pessima figuraccia di due anni fa, il Benevento stavolta pare voglia fare le cose in grande.

Pakos ha detto...

E occhio anche a Crotone e Spezia che hanno strutture societarie solide alle spalle.

Lady Marianne ha detto...

Benvenuto allo Spezia. Spero si faccia onore e non sia solo di passaggio.