“Abbiamo 9 partite e dobbiamo giocarle al meglio delle nostre possibilità, facendo prestazioni eccellenti e portando a casa più punti possibili. (…) Juventus e Lazio viaggiano troppo forte per poter sperare di mettergli il bastone fra le ruote, ma nell’utopistica possibilità che là davanti facciano una brusca frenata noi dobbiamo essere pronti ad approfittarne. Tranquilli, non fatevi illusioni, non succederà, ma nell’eventualità… Come era quella frase… “non succede, ma se succede…”. Ecco appunto, non succede, ma se succede noi dobbiamo essere lì pronti come avvoltoi ad azzannare la preda.”
Questo scrivevo dopo la sfida col Brescia. Dopo quella partita abbiamo perso in casa col Bologna e pareggiato a Verona.
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Come vedete, non avevo tutti i torti. Avremmo dovuto continuare a macinare gioco e punti, portare a casa il bottino pieno nella speranza che là davanti avrebbero rallentato il ritmo (cosa che poi in effetti è successo, la Juventus ha fatto 5 punti in quattro partite, la Lazio solo un punto in altrettante partite).
Oggi potevamo essere lì belli felici ad un punto dalla vetta, mettere pressione alla capolista e chissà, magari fare anche sogni utopistici di trionfi finali. Sì, vincere il campionato rimaneva comunque un utopia perché abbiamo un calendario abbastanza duro e la Juventus, superato lo scoglio Lazio, non ha particolari ostacoli da qui fino alla fine (e sorvoliamo sul fatto che in caso di “pericolo”, loro hanno un arma segreta: gli arbitraggi a favore). Però giocarcelo fino alla fine sarebbe comunque stato bello e avrebbe ravvivato questa calda estate di calcio. E inoltre mettere un po’ di strizza ai gobbi non sarebbe stato male. Magari si facevano prendere dall’ansia e perdevano qualche punto di troppo.
Certo, la speranza è l’ultima a morire. Ma sinceramente, aldilà dei grandi slanci ottimistici che ogni tanto ho, mi risulta difficile che riusciamo a colmare questi sei punti che ci separano dalla vetta (in realtà sono sette perché la Juventus ha gli scontri diretti a favore).
Ciò non toglie che tutto sommato abbiamo fatto una buona stagione. Siamo secondi, abbiamo la miglior difesa, il secondo miglior attacco, rispetto allo scorso anno abbiamo due punti in più (e ancora dobbiamo giocare cinque partite). Insomma, la stagione non è andata come volevamo, ma definirla fallimentare sarebbe un grosso errore. Il problema è che in alcuni momenti ci siamo un po’ persi per strada. Per dire, non puoi prendere un gol a Firenze in pieno recupero, oppure non puoi perdere in casa col Bologna quando sei in vantaggio e con l’uomo in più. A ciò aggiungiamo che abbiamo perso per strada un po’ troppi punti (come facevamo notare l’altra volta abbiamo perso 20 punti da situazione di vantaggio).
Ma attenzione, perché tutto può succedere. Una settimana fa eravamo in preda alla disperazione più totale, ora facciamo voli pindarici immaginando che … (ok, mi fermo qui).
Quindi facciamo una bella cosa. Sediamoci comodi, godiamoci queste ultime 2-3 settimane di calcio e poi dal 3 agosto facciamo i conti e tracciamo i bilanci. E se ci riuscite, anzi se ci riusciamo, evitiamo di guardare troppo la classifica, così non ci facciamo troppo male… FORZA INTER !!!
Ma solo a me, se guardo le ultime prestazioni della Juventus e guardo la classifica, mi giro le palle come le pale di un elicottero?#SerieATIM #Inter— CALCIOMANIA 90 (@EntiusDRC) July 16, 2020
2 commenti:
Partiamo da un dato importante. Rispetto agli ultimi anni siamo cresciuti tantissimo. La forbice rispetto alla vetta è diminuita tanto e già solo essere a -6 a cinque giornate dalla fine è un grande passo.
Se avessi fatto punti con Sassuolo, Bologna e Verona avremmo costretto gli arbitri agli straordinari. Quindi è inutile guardare la classifica e immaginare se...
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