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mercoledì 1 aprile 2020

SERIE A, LA SPERANZA E' RIPARTIRE A FINE MAGGIO

Ripartire o non ripartire? Questo il dilemma per quanto riguarda la Serie A, tra squadre che vorrebbero ricominciare al più presto (vedi Lazio e Napoli) e altre che suggeriscono di dichiarare concluso il campionato (Inter e Milan su tutte) e altre (Juventus) che rimangono in attesa di ulteriori sviluppi.
I vertici del calcio italiano, nel frattempo, continuano a studiare il modo per concludere la Serie A per non dover fronteggiare danni economici maggiori, assegnare lo scudetto ed evitare di dover avere 22 squadre il prossimo anno dovendo bloccare le retrocessioni.
Tutte le variabili sono al vaglio, compresa quella che prevede serrande abbassate in anticipo, ma l'obiettivo è chiudere la stagione con le porte chiuse che sono ben più di una ipotesi (difficile che il Governo, anche se l'emergenza coronavirus sembra vicina ad una svolta positiva, consenta eventi sportivi a porte aperte prima della nuova stagione) e la soluzione del campo neutro.

Questa ultima ipotesi è dettata da fatto che, secondo uno studio realizzato, l’emergenza dovrebbe concludersi in modo disomogeneo da regione a regione. In questo senso le squadre delle regioni in cui il contagio non sarà ancora controllato potrebbe essere trasferite in zone di Italia più sicure dove giocare le rispettive partite. A causa delle porte chiuse i tifosi non sarebbero intaccati dalla decisione mentre giocatori e staff sarebbero più protetti dall'eventuale contagio. Pensando ad una possibile ripresa del campionato a fine maggio, la Serie A 2019/20 potrebbe chiudersi in due mesi quindi entro metà luglio.
L’ideale sarebbe ripartire a metà maggio, ma non è escluso ricominciare a fine maggio-inizio giugno o addirittura entro la fine di giugno. Ogni strategia comporta ovviamente delle scelte, ma è chiaro che più si va in là e più sarà necessario tagliare qualcosa. Potrebbero essere sacrificate le coppe nazionali (Coppa Italia, FA Cup, Coppa del Re, Coppa di Francia), ma occhio anche ai format delle coppe europee, da accorciare se tutti tornassero in campo nella parte finale di giugno.
La Uefa si sarebbe detta disposta a spostare i turni mancanti di Champions League ed Europa League a luglio e agosto, ma, come detto, il tutto è legato alle soluzioni da trovare per la conclusione dei campionati che (la Uefa lo ha più volte ribadito) hanno la priorità.
"Annullare credo sia abbastanza complicato, con un campionato che ha visto la disputa di oltre due terzi del campionato. Ci sarebbe una grave ingiustizia che porterebbe ad una emergenza legale durante una emergenza epidemiologica". Ha dichiarato il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina a Tmw Radio che poi ha aggiunto "Lo scudetto bisogna decidere solo di assegnarlo o meno e la stessa Juventus credo abbia espresso un non gradimento di una soluzione di questo tipo. C’è poi l'indicazione, di interesse internazionale, sulle società che devono andare in Europa. Nessuno oggi come oggi è in grado di fare previsioni finché l'emergenza sanitaria terrà sotto scacco la società. E' una emergenza unica per il mondo. Superata questa però dovremo ripartire, tracciare un percorso di ripartenza e il calcio si sta interrogando sulle modalità di questa ripartenza, la priorità assoluta è la conclusione dei campionati."
Insomma tocca aspettare ulteriori sviluppi. E sperare che questa emergenza possa finire al più presto. Prima di tutto per il bene del popolo italico. E poi… anche per riprendere il campionato.

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6 commenti:

Nerazzurro ha detto...

Dici bene. È una speranza. Ma non credo che si riprenda a maggio.

Simone ha detto...

Difficilmente si riprenderà a maggio e, probabilmente neanche agli inizi di giugno. Se si riprende ci vorrà fine giugno. Ma a quel punto tanto vale azzerare tutto e ricominciare da capo.

Stefano ha detto...

Azzerare tutto mi sembra la soluzione più logica. Anche se non aveva tutti i torti Pakos quando l'altro giorno scriveva che non era corretto nei confronti delle squadre che hanno disputato finora una grande stagione.

Mattia ha detto...

@Stefano. In effetti, per fare un esempio, mandare in Champions League il Napoli (attualmente sesto) e negare l'accesso alla Lazio che sta disputando un ottimo campionato di vertice non sarebbe corretto.

Entius ha detto...

Credo che la soluzione ideale sarebbe congelare la classifica, non assegnare lo scudetto e basarci sulla clssifica attuale per decidere chi accede all'Europa e chi retrocede.

Pakos ha detto...

Sono d’accordo. Magari facendo retrocedere solo le ultime due e promuovendo le prime due della Serie B.