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domenica 22 marzo 2020

DYBALA POSITIVO AL CORONAVIRUS, MA ALLA JUVE SE NE FREGANO DELLE REGOLE


Dopo un mese di emergenza Coronavirus credo (e sottolineo credo) sia chiaro a tutti che non bisogna uscire di casa, se non per motivi validi (lavoro, visita medica, stato di necessità), che è impossibile spostarsi dal proprio comune di appartenenza e, cosa importantissima, se si è in quarantena bisogna stare chiusi in casa e non avere contatti con nessuno. È importantissimo seguire queste semplici regole, ne va della salute di tutti.
Ma come mi comporto se sono abituato a farmi beffe delle regole? A seguirle solo se e quando mi va? Semplice, faccio come mi pare fregandomene di tutto e tutti, trovando sotterfugi ed escamotage per farla franca. E quando si tratta di sotterfugi, escamotage e di “farsi beffe delle regole”, alla Juventus sono dei veri maestri (non dimentichiamoci che hanno fatto rimandare Juventus-Inter di una settimana nel tentativo di riuscire a farla giocare a porte aperte per mettersi in tasca i soldi dell’incasso).

Dopo che Rugani è risultato positivo al Coronavirus la squadra bianconera giustamente era stata posta in quarantena (insieme all’Inter, ultima avversaria dei bianconeri). Compreso Cristiano Ronaldo che, causa malattia della mamma, era già volato in Portogallo due giorni prima che fosse ufficiale la positività del compagno di squadra. Per due settimane non bisognerebbe uscire per nessun motivo e attenersi alle disposizioni del Governo (e soprattutto del buon senso). Ma se sei la Juventus e, in preda a deliri di onnipotenza, te ne freghi delle disposizioni e delle regole, il problema non si pone minimamente. E così due giorni fa Higuain se ne è tornato in Argentina, Khedira è andato in Germania, Pjanic ha fatto ritorno nella sua Bosnia. Ovviamente col beneplacito della società. Il tutto mentre nel frattempo anche il francese Matuidi era risultato positivo al coronavirus. Tutto qui? No, perché ieri si è aggiunto Paulo Dybala alla lista dei contagiati bianconeri al coronavirus e nel frattempo Douglas Costa se ne tornava in Brasile.
A onor del vero pare che la notizia che Dybala fosse risultato positivo al tampone era già uscita intorno al 12-13 marzo, ma la società si era affrettata a smentire (e il motivo sembra chiaro, bisogna prima mettere in condizione di partire Higuain, Pjanic e Khedira).
Ma il governo non aveva avvisato gli italiani che chiunque abbandonasse il proprio domicilio senza gravi e comprovati motivi (e tra questi espressamente non può esserci il desiderio di andare a trovare i genitori) commette il reato di inosservanza ai divieti della pubblica autorità? E se questa violazione riguarda chi potrebbe trasmettere il contagio, si aggiunge il reato assai più grave di epidemia colposa? A che titolo è stato concesso a dei giocatori in quarantena di poter abbandonare il proprio domicilio? E la polizia aeroportuale ha fatto i dovuti controlli? Perché io cittadino qualsiasi non posso spostarmi di pochi chilometri per far visita ai miei genitori e un calciatore può addirittura spostarsi da un continente all’altro?
Domande che hanno una sola risposta: in qualsiasi ambito e in qualsiasi situazione ci sono figli e figliastri. Se ti chiami Pinco Pallino devi attenerti alla legge, se ti chiami Cristiano Ronaldo o Gonzalo Higuain puoi fare quello che ti pare. È sempre stato cosi e sempre sarà così. Come diceva qualcuno, “le leggi si applicano per i nemici e si interpretano per gli amici”.



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7 commenti:

Nerazzurro ha detto...

E quando mai hanno rispettato le regole? Io rimango perplesso difronte a chi permette tutto questo...

Collettivo Contro i Ladri di Scudetti ha detto...

Vergognoso. Mi auguro che vengano presi severi provvedimenti. Anche se trattandosi della Juventus finirà a tarallucci e vino come al solito.

Nicola ha detto...

Nessun dubbio sul fatto che finirà a tarallucci e vino. È comunque una situazione vergognosa.

Salvatore ha detto...

A rigor di logica, una volta rientrati dovrebbero effettuare una ulteriore quarantena di due settimane. Ma dubito che ciò avverrà.

Ciro ha detto...

Tra l'altro i giocatori juventini (non vorrei scrivere cose errate) erano in isolamento volontario e non in quarantena. Ma essendo entrati in contatto con una persona risultata positiva al Coronavirus, dovevano stare in quarantena isolati e non potevano muoversi per nessun motivo.

Entius ha detto...

@Ciro. In realtà funzionerebbe così, ma essendo la Juventus...

Matrix ha detto...

Chissà cosa ne pensa il signor Dal Pino. Sicuramente sarà d'accordo con quanto fatto dai giocatori della Juventus e lo troverà regolare e non punibile. Magari lo giustificherà pure.