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mercoledì 17 luglio 2019

E' COLPA DEGLI STRANIERI SE L'ITALIA NON VINCE PIU'?

Dall'analisi di SuperNews è emerso che se la Nazionale Italiana non riesce più a vincere dal 2006 non è colpa del numero di stranieri in Serie A, ma degli investimenti errati della Federazione e delle varie società. In definitiva, non è vero che ci sono troppi stranieri nel nostro campionato.
Per quanto riguarda la rilevazione dei dati abbiamo raccolto il numero di giocatori stranieri in ogni squadra (numero assoluto ed in percentuale) in base alle informazioni fornite da transfermarkt.it e poi l’abbiamo equiparato ai risultati raggiunti sia dai top club (i primi 5), sia dalle nazionali. Per la definizione di straniero, invece, abbiamo tenuto in considerazione la cittadinanza dei giocatori, ovvero il primo requisito per essere convocato in nazionale.

Inoltre abbiamo poi confrontato l'età media dei convocati delle nazionali di questi rispettivi campionati, nelle ultime tre competizioni internazionali che si sono tenute (Mondiali 2014, Europei 2016, Mondiali 2018).

Dall’analisi dei cinque maggiori campionati europei emerge che quello che ha il maggior numero di stranieri è la Premier League. Il campionato inglese ha infatti ben il 67,10% di stranieri nelle 20 squadre che lo compongono. All’ultimo posto di questa classifica troviamo invece La Liga spagnola, con il 39% di giocatori stranieri. In mezzo si piazzano dunque la Ligue 1, la Serie A e la Bundesliga, rispettivamente con il 45%, il 52% ed il 52,28% di calciatori stranieri.
Analizziamo ora in che modo i giocatori stranieri all’interno dei campionati influiscono con i risultati della nazionale di quel Paese. Confrontiamo l’età media delle nazionali sia nelle competizioni in cui hanno raggiunto risultati positivi sia quelle in cui ciò non è avvenuto.
Il primo caso è quello della Francia, che nei due ultimi tornei, Europei 2016 e Mondiali 2018, è riuscita in un miglioramento notevole. Nel 2016, infatti, raggiunse la finale per poi perderla contro il Portogallo con un’età media della squadra di 26,3 anni, mentre nel 2018, anno in cui ha vinto il Mondiale, l’età media della rosa era di 24,8 anni.
Situazione simile per la Germania del 2014 che vinse il mondiale. Quell’anno l’età media della rosa era di 24 anni, mentre lo scorso anno, quando non raggiunse nemmeno la fase ad eliminazione diretta in Russia, l’età media era di 25,8 anni.
Anche l’Inghilterra, che dopo anni di insuccessi è riuscita a raggiungere le semifinali a Russia 2018, aveva una rosa abbastanza giovane con una media di 25 anni.
Sì, ma l’Italia? La nostra nazionale alle ultime Qualificazioni Mondiali si è presentata con una rosa la cui età media si attestava sui 26 anni, mentre all’ultimo risultato considerevole raggiunto, ovvero i Mondiali vinti nel 2006, era di ben 27 anni. Ad Euro 2016 invece avevamo una rosa con età media di 26,5.
Da questa analisi emerge un quadro del calcio italiano a dir poco allarmante. Negli altri paesi quando termina un ciclo di vittorie si apportano investimenti strutturali all’intero sistema calcistico nazionale, volti alla ricerca ed allo sviluppo dei giovani talenti.
Nel nostro Paese, invece, da Germania 2006 non sono state evidentemente gettate le basi per un tale obiettivo. Ciò porta dunque le nostre migliori squadre di club a spendere soldi su calciatori stranieri più o meno già confermati.
Dare quindi la colpa ai calciatori stranieri è errato, oltre che troppo facile. La vera causa dei fallimenti della nostra nazionale è quindi da ricercare nella federazione, nelle società e nella mancanza complessiva di saper guardare oltre il proprio naso.
FONTE: SUPERSCOMMESSE


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5 commenti:

Simone ha detto...

Niente di nuovo, l'abbiamo sempre detto che il problema principale in Italia è la mancanza di vivai solidi su cui puntare.

Simone ha detto...

O meglio, I vivai ci sono, il problema è che le squadre non ci puntano affatto.

Winnie ha detto...

L'Inter utilizza i giovani del vivaio negli scambi per arrivare ai grossi campioni. E comunque il problema non è puntare sui giovani, semmai il problema è trovare giovani su cui puntare.

Ciaskito ha detto...

Inter e Juventus i giovani li utilizzano per fare plusvalenze fittizie e salvarsi il culo.

Entius ha detto...

@Winnie. Ne è dimostrazione il fatto che salvo qualche eccezione i giovani che abbiamo dato via non hanno poi fatto molta carriera.