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lunedì 20 maggio 2019

E ADESSO CI GIOCHIAMO TUTTO IN NOVANTA MINUTI

Tutto in 90 minuti. Come un anno fa. Esattamente 12 mesi fa, il 20 maggio 2018, l’Inter conquistò la qualificazione in Champions League all’ultimo respiro grazie al gol di Vecino di testa nella decisiva sfida contro la Lazio. E allo stesso modo domenica prossima ci toccherà vincere in casa contro l’Empoli per conquistare, di nuovo all’ultimo respiro, la qualificazione alla prossima Champions League. In realtà riusciremmo a qualificarci anche pareggiando, se il Milan non vince a Ferrara contro la Spal, o addirittura perdendo se Milan e Roma non vincono.

Ma sinceramente non ho, anzi non abbiamo, nessuna intenzione di arrovellarsi il cervello con calcoli assurdi o sperando nei risultati altrui (che poi si sa, in questi casi non si verificano mai i risultati che speri). Credo che si debba partire da un semplice e banale ragionamento: se non sei capace di battere l’Empoli in casa in una sfida decisiva, non meriti di andare in Champions League. Punto.

Discorso che avevamo fatto anche nei giorni scorsi. Anche perché, parliamoci chiaro, una sconfitta a Napoli l’avevamo messa in preventivo. Non che fosse necessario perdere a Napoli. Considerando che avevamo molte più motivazioni di loro, si poteva e si doveva provare a vincerla. O riuscire almeno a strappare un pareggio.
Ma senza ombra di dubbio sarete tutti d’accordo sul fatto che se siamo arrivati a giocarci la qualificazione all’ultima giornata non è certo colpa della sconfitta del San Paolo. Le cause vanno cercate altrove, e lo sappiamo. Come i due punti buttati ad Udine, come le tre sfide dirette in casa contro Lazio, Atalanta e Roma che non siamo riusciti a vincere ( a cui aggiungerei anche la sfida contro una Juventus ormai scarica di motivazioni). Sarebbero bastati due punti in più per ritrovarci a tre punti di distanza dal Milan ed essere già matematicamente qualificati in virtù degli scontri diretti. Purtroppo nell’ultimo mese e mezzo ci siamo seduti sugli allori, sperperato punti, giochicchiato un pochino troppo con il bilancino, convinti che un pareggino qua, un pareggino là, e tutto andasse bene. E invece non è stato così e accorgersene a 90 minuti dal termine non serve a niente.
Come non serve a niente in questo momento gettare la croce addosso a questo o a quello. Si è sbagliato un po’ tutti, da Spalletti che in più di un’occasione ha fatto i suoi errori, a Icardi che ormai vive da separato in casa e che non è più l’attaccante che faceva la differenza, dalla dirigenza (delegittimare l’allenatore quando ci sono ancora degli obiettivi da conquistare non è una mossa da grande società) a Perisic e Naingollan che non hanno mai dato quel quid in più che serviva, da Zhang che non si fa sentire con i giocatori, ai massaggiatori che non mettono un po’ di peperoncino calabrese nelle terga dei giocatori.
In questo momento bisogna fare fronte comune, lottare tutti insieme per centrare l’obiettivo della Champions League, scendere in campo con la giusta determinazione e concentrazione. Poi con calma lunedì prossimo tracceremo una bella riga e tireremo le somme, perché se vogliamo crescere e tornare ad essere competitivi dovremo iniziare a ragionare da grande squadra, lavorando come farebbe una società solida e facendo delle scelte oculate ed intelligenti, butteremo fuori a calci in culo chi se lo merita e accompagneremo alla porta chi, pur dimostrando professionalità non è ritenuto da Inter, sceglieremo gli uomini giusti (tra dirigenti, staff tecnico e giocatori) da cui ripartire e faremo un mercato intelligente. Tutto questo da lunedì prossimo. Perché fino a domenica sera l’unico pensiero è la qualificazione alla prossima Champions League e per le prossime 170 ore (ora più, ora meno) non dovremo farci distrarre da nessun altra cosa. FORZA INTER!!!

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5 commenti:

Nerazzurro ha detto...

Sarà una luuunga settimana. Me lo sento. In realtà non dovremmo farci intimorire da un qualsiasi Empoli, ma vabbè...

Nicola ha detto...

Ci stiamo facendo sotto dalla paura per affrontare una squadra che è ultima per punti raccolti in trasferta. Fate un po' voi.

Matrix ha detto...

Nove anni fa stavamo per affrontare il Bayern Monaco nella finale di Champions League a Madrid. Eppure non ci stavamo cagando addosso come ora. Come cazzo ci siamo ridotti? O meglio, come cazzo ci hanno ridotto?

Winnie ha detto...

Abbiamo superato indenne la settimana tra Siena e Parma nel 2008, cosa volete che sia questa settimana? Passerà in fretta. Siamo già a mercoledì.

Entius ha detto...

Winnie. Il tuo ottimismo mi rincuora…