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sabato 16 giugno 2018

ARGENTINA E MESSI: CHE FLOP!!! L'ISLANDA LA FERMA

Mondiali di Calcio “Russia 2018” – Girone D
ARGENTINA-ISLANDA 1-1
19’ Aguero – 23’ Finnbogason

ARGENTINA (4-2-3-1): Caballero; Salvio, Otamendi, Rojo, Tagliafico; Mascherano, Biglia (dal 9’ s.t. Banega); Meza (dal 39’ s.t. Higuain), Messi, Di Maria (dal 30’ s.t. Pavon); Aguero (Guzman, Armani, Mercado, Ansaldi, Fazio, Acuna, Perez, Lo Celso, Dybala, Pavon). All. Sampaoli.
ISLANDA (4-4-2): Halldorsson; Saevarsson, Arnason, R. Sigurdsson, Magnunsson; J. Gudmundsson (dal 19’ s.t. Gislason), Gunnarson (dal 30’ s.t. A. Skulason), Halfredsson, Bjarnason; G. Sigurdsson, Finnbogason (dal 44’ s.t. Sigurdason. (Schram, Runarsson, Fridjonsson, A. Gudmundsson, Ingason, Eyjolfsson, O. Skulason, Traustason, Bodvarsson). All. Hallgrimsson.
Arbitro: Marciniak (Pol)

Non inizia nel migliore dei modi il Mondiale dell’Argentina che si fa fermare sull’1-1 dall’Islanda e comincia ancora peggio quello di Messi che risponde alla tripletta di Cristiano Ronaldo facendosi parare un rigore a metà ripresa.
Dopo un inizio complicato, la partita sembra mettersi in discesa per l’Albiceleste dopo 19 minuti. Rojo prova un tiro da fuori, Aguero raccoglie palla in area, sbilancia il suo uomo e trova lo spazio per il sinistro sul primo palo. Il vantaggio dura pochissimo. Gylfi Sigordsson non fa prigionieri sulla destra, al terzo cross Caballero anticipa Bjarnason in tuffo, ma la palla resta lì per Finbogasson, a cui certo non manca la freddezza sottoporta: 1-1.
La ripresa è più povera di occasioni, quella enorme la sancisce l’arbitro, sul contatto Magnusson-Meza (palla in profondità di Messi). Leo tira a mezz’altezza, nemmeno troppo angolato, Halldorsson para il tiro e scrive il suo nome sul libro della storia del calco islandese, salvando il punto al debutto Mondiale. Per Messi è la naturale conclusione di una gara dove è apparso spaesato e ha inciso poco (fuori dal contesto Barcellona, la Pulce non è il fuoriclasse che tutti osannano). Per l’Argentina il Mondiale si mette subito in salita. Anche perché nel complesso la formazione di Sampaoli non dà l’impressione di una Nazionale fortissima. Biglia è perlomeno spaesato, se non fuori gara. Meza e Salvio sulla destra non sfondano mai, Di Maria non piazza la giocata. In compenso ogni folata islandese diventa un tornado, perché la Seleccion difende con ansia e Rojo non sembra all’altezza.Se poi il ct albiceleste si prende il lusso di lasciare in panchina Dybala o non convocare Icardi, allora siamo di fronte ad un esempio di autolesionismo.
L’Islanda dal suo canto conferma di essere la Nazionale tosta apprezzata due anni fa agli Europei francesi e di fronte un avversario ben più quotato regge bene l’onda d’urto e non si scompone più di tanto. Questa è una squadra vera, che da anni sta fra le migliori 20 del mondo, che ha delle doti e le sfrutta fino in fondo. Le due linee difensive, schiacciate sulla propria trequarti, diventano tre, perché anche la stella Sigurdsson e il centravanti Finnbogasson ripiegano fino all’area. Ha una solidità come poche e batterla non è cosa semplice. Le avversarie (del girone e non solo) sono avvisate.




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3 commenti:

Mattia ha detto...

L'Islanda è una signora Nazionale. Una formazione che gioca bene a calcio e che metterà in seria difficoltà tutte le avversarie.

Brother ha detto...

Ma in questa Argentina non serve uno come Maurito Icardi. Vero? Del resto quando hai Higuain in panchina a cosa serve uno che ha segnato appena 29 gol in campionato...

Nicola ha detto...

@Brother. Meglio così, sarà bello riposato per l'inizio della prossima stagione. Sampaoli si tenga stretto Messi, Dybala e Higuain.