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martedì 27 marzo 2018

INSIGNE-VAR: L’ITALIA EVITA LA SCONFITTA. MA…

Amichevole
INGHILTERRA-ITALIA 1-1
26’ Vardy – 87’ Insigne (rig.)

INGHILTERRA (3-5-2): Butland; Walker, Stones (dal 28’ s.t. Henderson), Tarkowski; Trippier (dal 14’ s.t. Rose), Oxlade-Chamberlain (dal 14’ s.t. Lallana), Dier, Lingard (dal 25’ s.t. Cook), Young; Vardy (dal 25’ s.t. Rashford), Sterling .
A disp.: Pickford, Hart, Maguire, Mawson, Alli, Livermore, Pope, Welbeck..
All. Southgate.
ITALIA (4-3-3): Donnarumma, Zappacosta, Rugani, Bonucci, De Sciglio; Parolo, Jorginho, Pellegrini (dal 35’ s.t. Gagliardini); Candreva (dal 10’ s.t. Chiesa), Immobile (dal 19’ s.t. Belotti),
A disp.: Buffon, Perin, Florenzi, Darmian, Ferrari, Ogbonna, Verratti, Cristante, Bonaventura, Cutrone, Verdi.
All. Di Biagio.
ARBITRO: Aytekin (Ger).

Nell'amichevole giocata a Londra, a Wembley, l'Italia pareggia 1-1 con l'Inghilterra. Sblocca la gara Vardy al 26esimo sfruttando una punizione battuta rapidamente da Lingard che sorprende la difesa azzurra. Il pareggio arriva nel finale di gara grazie a un rigore concesso dal Var per un fallo di Tarkowski su Chiesa: dal dischetto Insigne non sbaglia ed evita a Di Biagio la seconda sconfitta in altrettante gare.
Rispetto a quattro giorni fa Di Biagio opera solo quattro cambi. Donnarumma in porta, Zappacosta in difesa al posto di Florenzi, Pellegrini al posto di Verratti a centrocampo e Candreva per Chiesa nel tridente offensivo.

L’Italia parte benino (se non altro ci mette impegno e buona volontà). Immobile ha un paio di occasioni che spreca malamente. Poi a metà tempo l’azione che porta in vantaggio i padroni di casa. Fallo di Pellegrini su Sterling. Lingard batte rapidamente la punizione sorprendendo un ingenuo Rugani, Vardy solo davanti a Donnarumma lo trafigge di destro.
E’ il gol che certifica una supremazia inglese che mette in difficoltà un’Italia sempre più smarrita. La formazione di casa infatti domina e mette in mostra i suoi gioielli.

E il registro non cambia certo nella ripresa. Gli inglesi hanno il pallino del gioco, trovano triangolazioni efficaci che mettono in ansia la difesa azzurra e dominano fisicamente. Per fortuna nel finale l’episodio del rigore che regala all’Italia un’isperato pareggio. Ma il gol di Insigne (arrivato dopo 374 minuti) non cambia la sostanza di una partita che ancora una volta ha dimostrato come la competitività azzurra sia un pallido ricordo e che conferma per l’ennesima volta il fatto che se non andiamo ai Mondiali dopo 60 anni non è solo per sfortuna. L'Italia dovrà ancora lavorare molto e la strada sembra in salita.
Evitiamo il record storico di 4 gare senza gol (mai successo in 108 anni), Di Biagio evita di chiudere sempre sconfitto (se non verrà confermato), evitiamo di deprimerci troppo. Non torniamo a casa con grandi certezze per il futuro, se non che Chiesa può dare la scossa più di altri, e che forse serve più coraggio per ricostruire e non rattoppare.
Manca innanzitutto la qualità. Verratti è in panchina (non che cambiasse qualcosa se fosse in campo), Jorginho ancora non abbiamo capito a cosa serve, Insigne è il manifesto vivente del “vorrei-ma-non-posso” (tante promesse, ma poca sostanza). A ciò aggiungiamo un Immobile di nome e di fatto che sembra un lontano cugino del bomber implacabile che attualmente è capocannoniere in Serie A (e l’alternativa è rappresentata da Belotti, ormai più pollo che gallo, visto che gente come Zaza o Balotelli non vengono presi in considerazione). La difesa traballa, Rugani è il meglio che il panorama del calcio italiano possa offrire (ed è tutto dire…) e lo stesso vale sulle fasce dove ci affidiamo a De Sciglio che nella Juventus sta in panchina.
Insomma il futuro appare tutt’altro che roseo e il nuovo commissario tecnico, qualunque esso sia, avrà una brutta gatta da pelare. Gli facciamo un grosso in bocca al lupo già da adesso. Ne avrà bisogno.

3 commenti:

Lady Marianne ha detto...

Secondo me è soprattutto una questione psicologica. Devono sbloccarsi mentalmente. E sono daccordo con Entius, il nuovo ct, chiunque sia, avrà una bella gatta da pelare.

Brother ha detto...

Finché si continua a convocare sempre i soliti noti non cambierà nulla. Buffon ha 40 anni, la difesa bianconera viene convocata a prescindere, si punta ancora su Verratti, Cutrone e Donnarumma vengono convocati perché giocano nel Milan. Devo andare ancora avanti?

Gaetano73 ha detto...

Brother l'astio nei confronti della Juve spesso annebbia la mente. Ma la difesa bianconera convocata a prescindere dove la vedi?Tolti Buffon che a breve togliera' il disturbo e Rugani, dove
vedi il blocco Juve in difesa? Daccordo che mancava Chiellini ma nn credo in Italia ci siano molti difensori piu forti di lui.Bah.