MILAN-ARSENAL 0-2
15' Mkhitaryan - 48' Ramsey
Lezione d'inglese per il Milan. A San Siro la squadra di Gattuso perde 2-0 con l'Arsenal nell'andata degli ottavi di Europa League e compromette il passaggio del turno. Mkhitaryan rompe gli indugi dopo un quarto d’ora poi centra una traversa. Il raddoppio lo firma Ramsey allo scadere del primo tempo. Nella ripresa i rossoneri provano a reagire, ma il risultato non cambia. A Gattuso ora servirà un'impresa al ritorno.
La partenza del Milan è arrembante ma gli inglesi danno subito l’impressione di poter far male con la tecnica dei palleggiatori scelti da Wenger. E al primo affondo l’Arsenal passa in vantaggio: apertura deliziosa di Ozil per Mkhitaryan, che rientra sul destro e infila Donnarumma, messo fuori causa da una deviazione.
In pieno recupero i Gunners, dopo aver sfiorato il raddoppio ancora con Mkhitaryan (che in contropiede scheggia la traversa), trovano il 2-0 con Ramsey, messo a tu per tu con Donnarumma da un’altra palla magica di Ozil.
Nella ripresa l’Arsenal va subito a un passo dal 3-0 con Welbeck, fermato solo da un’uscita coraggiosa e disperata di Donnarumma. Il tentativo di reazione dei rossoneri genera però pochi veri brividi ad un Arsenal che si chiude con ordine.
Dopo tredici gare senza sconfitte, il Milan cade a San Siro con l'Arsenal e ridimensiona un po' i sogni di gloria in Europa. Contro i Gunners i rossoneri mostrano tutti i limiti di un gruppo in costruzione, ancora impreparato a tornare tra le big d'Europa. L'Arsenal torna da San Siro con due gol fatti, una traversa e il morale alto. Reduce da quattro sconfitte di fila, la squadra di Wenger al Meazza sfoggia una prestazione brillante, mostrando qualità e organizzazione. La banda di Gattuso invece esce con le ossa rotte. Non tanto per la sconfitta, quanto per la prestazione. Alla squadra di Gattuso servirà un’autentica impresa a Londra tra sette giorni per restare aggrappata al sogno europeo.
Europa League 2017-2018 – Andata degli Ottavi di Finale
LAZIO-DINAMO KIEV 2-2
52’ Tsygankov – 54’ Immobile – 62’ Felipe Anderson - 79’ Moraes
Nell'andata degli ottavi di Europa League, la Lazio non va oltre il 2-2 casalingo contro la Dinamo Kiev e ora dovrà conquistarsi la qualificazione in Ucraina dove gli ospiti non hanno mai perso in stagione. Primo tempo avaro di emozioni e gara che si accende nella ripresa. Tsygankov, la sblocca di tacco (52'), immediato pari di Immobile (54'). Felipe Anderson ribalta la gara al 62esimo, ma Moraes da fuori area gela l'Olimpico. Palo di Immobile in pieno recupero.
Dopo un primo tempo senza particolari emozioni, la gara si accende nella ripresa. La Dinamo passa in vantaggio con la bella sponda di Besiedin per Tsygankov che controlla e batte Strakosha di tacco da posizione ravvicinata. La reazione dei ragazzi di Inzaghi è immediata: Felipe Anderson verticalizza per Immobile, che in area non perdona e riporta subito la partita in equilibrio.
Passano 8 minuti e la situazione viene addirittura ribaltata: Milinkovic-Savic pesca in profondità proprio Felipe Anderson, che di sinistro supera ancora Boyko. La Lazio prende fiducia ed il brasiliano sfiora addirittura la doppietta. La Lazio prova a sfruttare gli spazi più ampi lasciati dalla squadra ucraina, che però al 79esimo ha la forza di trovare il pareggio con la grandissima conclusione del neo entrato Moraes. In pieno recupero Immobile prende in velocità i due difensori e cerca il tocco sotto a scavalcare Boyko, ma la palla si stampa sul palo.
Dopo essere andata in bianco contro Milan e Juve e nel primo tempo di stasera, la Lazio ritrova la via del gol grazie al tandem Immobile-Felipe Anderson, ma conferma una certa fragilità in difesa che nelle ultime uscite sembrava superata. I due gol presi dalla Dinamo sono macigni pesanti che costringeranno la banda Inzaghi ad andare a vincere a Kiev o a pareggiare segnando almeno 3 gol. Settimana prossima sarà davvero complicato e non solo per il clima.
2 commenti:
Le squadre italiane in Europa continuano ad essere penose. Il distacco tra Milan e Arsenal è evidente (e anche mercoledì sera tra Juve e Tottenham...) ed è stato ulteriormente marcato dalla prestazione più che dal risultato in sé.
E stendiamo un velo pietoso sulla Lazio...
Purtroppo abbiamo giocato male. Bisogna riconoscere la forza e la bravura dell'avversario. Chissà che non si riesca a ripetere l'impresa della Juventus..
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