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lunedì 7 agosto 2017

QUELLI CHE SI INDIGNANO PER NEYMAR...

A me personalmente danno fastidio quelli che si indignano per Neymar. Quelli che dicono i russi, i cinesi, gli sceicchi stanno rovinando il calcio. Quelli che tirano fuori i bambini e i sogni. La verità come sempre è che se siamo noi (inteso in primis come squadra che acquista e in secondo luogo come movimento calcistico italiano) va tutto bene. Sono ammissibili i 90 miliardi per Vieri, sono accettabili i 94 milioni per Higuain, ma non vanno bene i 200 per Neymar. Cos'è che dà fastidio? Fino a 100 sì, sopra no?

Il punto è che il calcio è cambiato, è diventato profitto, economia. Neymar non vale 200 milioni come calciatore, ma li vale come oggetto commerciale, come brand. Se accettate la Champions League, se accettate di vedere 100 partite la settimana comodamente seduti sulla poltrona, se preferite vedere le amichevoli estiva fra Real Madrid e Barcellona invece che fra Udinese e rappresentativa Val Gardena, dovete avere la coerenza di accettare anche i 200 milioni di Neymar. Perché questo trasferimento è solo il figlio di un calcio di cui siete già fruitori attivi da almeno dieci anni.

E non tirate fuori i bambini, le bandiere, i giocatori simbolo, perché questo calcio non li prevede più, come la nostra società non prevede più il negozietto di frutta sotto casa. Sono tutte cose economicamente sconfitte e quindi fuori dal tempo e non percorribili.
Raccontatemi la sensazione che avreste provato prendendo domani in mano la Gazzetta e leggendo che Neymar aveva firmato per la vostra squadra per 200 milioni. Sareste stati così colpiti? Delusi? Indignati?
L'unico rimedio per sconfiggere queste degenerazioni economiste del calcio, è boicottarlo. A settembre invece di accendere Sky e guardare la partita, andate a vedere una gara di seconda categoria. Vi farete due palle così, prenderete freddo, sentirete bestemmie e vedrete tiri sopra la rete di protezione. Ma se davvero siete indignati e delusi per Neymar, quella è l'unica cosa che potete fare.

1 commento:

Mattia ha detto...

Discorso più che giusto. Ma vi chiedo: chi boicotterebbe la Serie A o la Premier per una partita di seconda categoria?