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lunedì 27 febbraio 2017

INTER, NON SIAMO ANCORA DA CHAMPIONS

Non fidatevi di chi sostiene che l’arbitro non incide sul match. Incide almeno quanto gli altri 22 in campo. Incide innanzitutto con l’atteggiamento perché se lascia correre o è eccessivamente fiscale fa differenza. Per dire, se il difensore X (non faccio nomi per non innescare polemiche) sa di godere dell’immunità arbitrale non si farà certo tanti problemi ad intervenire in modo duro. E qualche volta l’arbitro incide anche con le decisioni, perché fischiare o non fischiare un fallo o un rigore può cambiare l’inerzia della partita. Sottolineo può. Perché non è detto che fischi il rigore e poi il rigorista di turno realizzi il gol.
Nel caso specifico di ieri sera direi che Tagliavento ha avuto la sua parte perché quando gli episodi incriminati sono più di uno non si può più parlare di casualità. Per carità (e scusate se sono ripetitivo) non è scritto da nessuna parte che Icardi avesse realizzato il rigore o che, pur fischiando il fallo di Naingollan su Gagliardini, la Roma non avesse comunque trovato il secondo gol (cosa molto probabile visto come stava giocando la formazione giallorossa).

Però questo colpire sistematicamente l’Inter è alquanto fastidioso e sempre meno casuale. Tra Juventus e Roma ci sono stati 5-6 episodi a nostro sfavore, direi un po’ troppi per parlare di errore umano o casualità. E come scrivevo ieri sera “E’ antipatico prendersela sempre con l’arbitro (sembra quasi che uno voglia trovare scuse per non ammettere i propri limiti) ma purtroppo nelle partite che contano dobbiamo sempre constatare come le decisioni arbitrali abbiano il loro peso nell’economia della partita. E gli attori sono sempre i soliti noti.”

Vabbè, chi vince ha sempre ragione (a meno che non dica puttanate come Spalletti che ieri sera nel dopo gara sosteneva che il rigore su Eder non c’era) e chi perde ha sempre torto (e se si lamenta è un piangina).
Se non bisogna fidarsi chi sostiene che l’arbitro non incide, allo stesso modo bisogna diffidare di chi sostiene che ieri sera si è perso solo per colpa di Tagliavento. L’arbitro ha la sua buona parte di responsabilità, ma non dobbiamo farne un alibi perché le principali colpe sono da imputare alla nostra squadra.
Innanzitutto c’è una preoccupante tendenza da parte dell’Inter di Pioli di non riuscire a vincere gli scontri diretti. Un pareggio col derby e poi sconfitte con Napoli, Juventus e Roma, oltre alla sconfitta in Coppa Italia contro la Lazio. E questo non è un buon segno. Ieri sera, a mio modesto parere, si è sbagliato completamente l’approccio alla gara mandando in campo una formazione che è andata subito in difficoltà e non ha mai giocato come avremmo voluto. Candreva doveva tenere in apprensione Juan Jesus e invece è stato il contrario, Perisic non è giocatore adatto per fare tutta la fascia, Brozovic e Joao Mario mi sono sembrati molto in ombra, la difesa a tre non ha offerto le garanzie che ci aspettavamo e là davanti Icardi è sembrato troppo solo. Dall’altro lato abbiamo avuto la sfortuna di trovare una Roma messa molto bene in campo, che ha giocato un’ottima partita, che ha trovato due gol strepitosi con Naingollan e che ha dimostrato (ma non ce ne era nemmeno bisogno) di essere nettamente superiore a noi.
Del resto, a voler essere obiettivi, pur continuando a coltivare sogni di Champions League, dobbiamo ammettere che la Roma e il Napoli (al netto di qualche sbandata che ogni tanto prende) sono superiori a noi e che arrivare sul podio è più complicato di quanto ci dica la classifica. Pesa ammetterlo ma credo che dal confronto con la Roma le ambizioni nerazzurre ne escano ridimensionate. Ma attenzione, non è tutto da rifare. C’è una buona base da cui partire e su cui lavorare. E da lì che dobbiamo poggiare le fondamenta per chiudere la stagione nel migliore dei modi ed essere pronti ad approfittare di un eventuale calo di Roma o Napoli. La Champions League è lontana ma, come si suol dire, finche c’è vita c’è speranza. FORZA INTER !!!


3 commenti:

Brother ha detto...

L'arbitro non deve essere un alibi. La direzione di gara di Tagliavento è stata discutibile ma la nostra prestazione è stata pessima. A conti fatti non abbiamo fatto nulla per meritare il pareggio.
Vi ricordate quando in un Juventus-Inter Tagliavento convalidò un gol di Asamoah in palese fuorigioco dopo 18 secondi? Come finì quella partita?

Gaetano ha detto...

@Entius
Devi credermi, non voglio fare polemica e non mi piace attaccarmi agli episodi, ma ti faccio una domanda e vorrei da te una risposta sincera. Come sarebbe andata a finire se a Palermo l'arbitro avesse fischiato un netto rigore per trattenuta in area di Gagliardini su Goldaniga? Come sarebbe andata a finire se al 22°S.T. al Bologna fosse stato assegnato un netto rigore per fallo di Eder su Dzemaili?
Come sarebbe andata a finire se Rizzoli, si proprio lui, non avesse annullato il gol regolare (netto) di Pjanic contro il Milan? In tutti i casi si era sullo 0-0 e mentre voi le avete vinte entrambe, noi l'abbiamo addirittura persa.
Mi permetto di usare la parola "netto" perchè in tutti questi casi non c'è interpretazione,l'azione è, per così dire, a campo aperto.
Non ti porto questi esempi per polemizzare, ma solo perché una volta per tutte si capisca che non si può tirare in ballo l'arbitro quando fa comodo e tacere quando sbaglia a ns.favore!!!E' troppo facile ragionare così.
Io non approvo che un allenatore e/o dirigente, sia esso Allegri o Marotta (come vedi gli ho citati per primi) o Spalletti o Pioli o Sarri, protestino quando subiscono dei torti e fanno finta di niente quando ricevono dei favori ("preferisco non parlare di arbitri ma della partita", "sapete come la penso sugli arbitri quindi non rispondo", "allora fate vedere l'episodio di 3 domeniche fa quando......").
Io vorrei che si parlasse soprattutto, non solo, ma soprattutto di calcio giocato e si attribuiscano i meriti all'avversario.
Brother ha ripreso un esempio assolutamente calzante con il quale si evidenzia che se sei più forte, a meno che non ti fischino un rigore contro inesistente al 95°, la partita la vinci.
E poi scusatemi, noi parliamo sempre di arbitri, ma spesso i veri colpevoli soprattutto in area, sono i giudici di linea che non segnalano o segnalano a tromba.
In rete si trova un video girato da dietro la porta della Roma nel quale tu vedi che al momento del tocco su Eder, Tagliavento è assolutamente impallato da Perotti, gli è davanti. Lui si sposta con il tronco ma non ce la fa a vedere il contatto. In tal caso chi avrebbe dovuto segnalarlo è il giudice di porta. E' lui che sbaglia.

Gaetano ha detto...

So che adesso qualcuno mi dirà che è l'ora di introdurre la moviola ed io dico che sono d'accordo perché eliminerebbe tanti dubbi, ma sono certo che a quel punto arriveremo a dubitare di coloro che sono deputati a visionare le immagini ed ad informare in real time l'arbitro. Dico questo perché nel calcio che non è il tennis o la pallavolo, c'è il contatto fisico e non tutti gli episodi, eccezion fatta del gol non gol già attivo, o del fuorigioco o del rigore a campo aperto, sono così chiari anche dopo averli rivisti più e più volte. Nella F1 i giudici di gara anche dopo molti giri comminano penalità per scorrettezze od errori in pit lane. Nel calcio devi decidere in poco tempo, non puoi mica fermare la partita per 5 minuti oppure tornare indietro dopo 10 min dalla ripresa del gioco!!