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lunedì 12 dicembre 2016

VA BENE I TRE PUNTI, MA NON BASTANO...

Quando porti a casa i tre punti potresti (o dovresti) chiudere un occhio su tutto il resto. Teoricamente. Quindi visto che col Genoa siamo riusciti a vincere 2-0 dovremmo far passare in secondo piano tutto il resto. Passa in secondo piano l’ennesima prestazione indecorosa, passa in secondo piano il fatto che non sia una vittoria propriamente meritata, passa il secondo piano il fatto che siamo a metà dicembre e la situazione è sempre più complicata.
Pioli non ha certo un compito facile, ma non possiamo negare che ci mette molto del suo. A partire da quella difesa a tre che convince tanto e non quanto. In tutta Europa quasi tutte le formazioni giocano con la difesa a quattro, un motivo ci sarà. Non credete? Comunque la difesa a tre ci potrebbe anche stare. A patto di avere difensori di un certo livello e che ti danno una certa sicurezza. Ma se i tre dietro sono il Miranda delle ultime settimane, Murillo e D’Ambrosio, non è che dormiamo sonni tranquilli. Ma stavolta il nostro caro mister ha voluto strafare. Difesa a tre, Nagatomo titolare e là davanti insieme a Icardi ecco Eder e Palacio. Se metteva pure Kondogbia e Banega al posto di Brozovic e Joao Mario stavamo a posto.

Era un azzardo troppo grande osare Miangue al posto di Nagatomo considerando che di fronte avevamo il Genoa? Eder e Palacio poi sono risultati tra i peggiori in campo. Io voglio bene al Trenza, ma non è più il giocatore di un paio di anni fa e la generosità non sempre è sufficiente per portare a casa la pagnotta. Su Eder invece vorrei stendere un velo pietoso. Inutile capriccio di Mancini diventato più un fardello che un elemento utile alla causa (se penso che quei 13 milioni di euro potevano essere spesi in modo più proficuo).
Stavolta il tecnico nerazzurro ci mette molto dei suo a complicarsi la vita e per fortuna che c’è Brozovic a salvare la baracca altrimenti sarebbero stati “membri per diabetici”. Già Brozovic. Con De Boer era finito fuori rosa, con Pioli è diventato un pilastro inamovibile. Il croato è uno di quei centrocampisti che risultato preziosi in ogni zona del campo. Avercene di giocatori così, altro che metterli fuori rosa (ogni frecciatina a De Boer è puramente casuale). In realtà ieri sera anche Joao Mario ha fatto molto del suo. Il centrocampista portoghese è apparso ai livelli di Euro 2016 e se giocasse sempre così formerebbe con Brozovic una coppia di centrocampisti molto temibili per le difese avversarie.
Ma a parte qualche rara nota lieta, c’è molto da lavorare. C’è molto da lavorare per Pioli che dovrà trovare l’assetto e gli uomini giusti per provare ad avere un po’ di continuità nel gioco e nei risultati (per la verità più nei risultati che nel gioco). C’è molto da lavorare per la società che a gennaio dovrà liberarsi dei fardelli inutili (Eder in primis, vi prego), dare a Pioli gli uomini di cui ha bisogno e far quadrare i conti. E infine c’è molto da lavorare anche per i giocatori. Non penseranno certo di passarla liscia. Loro sono i primi che devono rimboccarsi le maniche e dare il massimo in campo. Non ci sarà sempre il Genoa di turno a graziarci e non ci sarà sempre il Brozovic di turno a salvare la baracca. Quindi… SVEGLIA!!! FORZA INTER !!!

4 commenti:

Rudy ha detto...

Membri per diabetici??? Non riesco ad arrivarci. Un aiutino?

Entius ha detto...

Cazzi amari...

Matrix ha detto...

Io fatico a comprendere le motivazioni che spingono Pioli (e De Boer prima di lui) a non far giocare Gabigol. Qual'é il problema? Possibile che il brasiliano sia peggio degli Eder e dei Palacio visti domenica sera? Io continuo a non capire...

Rudy ha detto...

Non era facile da capire. La prima parola l'avevo intuita ma il "per diabetici" era molto criptica.