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domenica 18 dicembre 2016

LA CINA E’ VICINA (all’impresa), RONALDO EVITA LA FIGURACCIA

MONDIALE PER CLUB 2016 – FINALE
REAL MADRID-KASHIMA ANTLERS 4-2 dts (2-2 dopo tempi regolamentari)
9’ Benzema – 44’ Shibasaki – 52’ Shibasaki – 60’ C. Ronaldo (rig.) – 97’ C. Ronaldo – 104’ C. Ronaldo

REAL MADRID (4-3-3): Keylor Navas; Marcelo, Sergio Ramos (3' sts Nacho), Varane, Carvajal; Kroos, Casemiro, Modric (1' sts Kovacic); Ronaldo (7' sts Morata), Benzema, Lucas Vazquez (36' st Isco). A disp.: Casilla, Yanez, Pepe, Danilo, Coentrao, James Rodriguez, Asensio, Mariano. All.: Zidane
KASHIMA ANTLERS (4-4-2): Sogahata; Nishi, Ueda, Shoji, Yamamoto; Nagaki (9' sts Akasaki), Ogasawara (22' st Fabricio), Endo (13' pts Ito), Shibasaki; Doi (43' st Suzuki). Kanazaki . A disp.: Kushibiki, Kamawata, Hwang, Bueno, Nakamura, Misao, Sugimoto, Hirato. All.: Ishii
Arbitro: Sikazwe (Zambia)

Doveva essere una passeggiata, per poco non ha rischiato di diventare una disfatta. Il Real Madrid pensava di avere vita facile contro i cinesi del Kashima Antlers e invece gli asiatici hanno dimostrato di saper giocare a calcio ribaltando l’iniziale vantaggio di Benzema e rischiando nel finale di piazzare il colpo del ko. Purtroppo nei tempi supplementari Cristiano Ronaldo fa la differenza. Real Madrid Campione del Mondo, ma mai come stavolta è una vittoria tutt’altro che meritata (e tra l’altro al 90esimo l’arbitro grazia Sergio Ramos del secondo giallo che voleva dire espulsione e supplementari da affrontare in 10 contro 11).

Alla fine è andata come doveva, ma nessuno si aspettava che il Kashima, al via della manifestazione solo come rappresentante del paese ospitante, potesse mettere così in difficoltà i campioni di tutto. Certo, il Real Madrid ha probabilmente sottovalutato gli avversari, ma se l'è vista davvero brutta.
Alla fine ci ha pensato un Cristiano Ronaldo ancora lontano dalla forma migliore, ma determinante come solo i fenomeni sanno essere. Il suo 2016 da sogno si è concluso con in bacheca Champions League, Europeo per nazioni, Supercoppa Uefa, Pallone d'oro e ora Mondiale per club.

Sembrava essere tutto in discesa dopo il gol di Benzema in apertura, ma poi è successo qualcosa di inatteso. A cavallo dell'intervallo si è scatenato Shibasaki, che ha prima firmato il pareggio e poi il sorpasso. Un risultato clamoroso che dura però solo otto minuti. Il tempo di segnare un rigore, provocato da Yamamoto e realizzato da Cristiano Ronaldo, che porta il match ai supplementari.
Il resto lo ha fatto lo stesso lusitano con due gol "facili", ma pesantissimi (tra le due reti del portoghese anche una traversa di Suzuki che avrebbe significato il 3-3). Gloria a lui e al Real Madrid (quinto titolo tra Mondiale e Intercontinentale), onore delle armi al Kashima, prima asiatica ad arrivare a una finale mondiale.
Per il Madrid 37 gare senza sconfitte, terzo trofeo su 4 nel 2016 e quinto alloro tra Intercontinentale e Mondiale per Club, staccato il Milan che ne ha 4. Zidane diventa il quarto tecnico dopo Ancelotti e gli uruguaiani Cubilla e Mujica a vincere il trofeo da giocatore e da allenatore. Tre squadre della Liga, Real Madrid, Barcellona e Siviglia, hanno vinto le ultime 12 competizioni per club internazionali.
Insomma un 2016 da incorniciare. Anche se mai come stavolta i madrileni se la sono vista brutta.

Nella finalina per il terzo posto, invece, successo ai rigori per i colombiani dell'Atletico Nacional, dopo il 2-2 contro i messicani del Club America al termine dei tempi supplementari. L'Atletico spreca il vantaggio di due gol durante i tempi regolamentari. Prima l'autogol di Miguel Samudio, al 6', poi il raddoppio venti minuti dopo da parte di Alejandro Guerra. Sembra tutto fatto, o quasi, per il club di Medellin ma nella prima parte della ripresa l'America accorcia le distanze con Michael Arroyo, e pareggia al 66' su rigore trasformato da Oribe Peralta. Tutto da rifare e situazione che non cambia nemmeno nei due tempi supplementari. Ai rigori però l'Atletico non tradisce e mette in archivio il terzo posto del Mondiale per club.

3 commenti:

Ciaskito ha detto...

Diciamo le cose come stanno. Tutti ad esaltare Cristiano Ronaldo e la sua tripletta ma nel secondo tempo i madrileni si sono cagati addosso dalla paura. E se Sergio Ramos fosse stato giustamente espulso...

Malati Di Calcio Blog ha detto...

Sarebbe stato bello se alla fine vincevano gli avversari, se ne sarebbe parlato per anni ed anni

Brother ha detto...

Nell'occasione del fallo di Sergio Ramos si vede palesemente che l'arbitro mette mano al taschino per ammonire e poi espellere il giocatore, ma poi ci ripensa. La sudditanza psicologica esiste dappertutto. Fosse stato un giocatore del Kashima l'avrebbe espulso senza indugi.