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venerdì 24 giugno 2016

ARGENTINA-CILE, LA COPPA AMERICA CONCEDE LA RIVINCITA

Come un anno fa. Sarà Argentina-Cile la finale della Coppa America del Centenario. A distanza di dodici mesi di nuovo di fronte l’Albiceleste, che non vince il trofeo da 23 anni, e i cileni che lo scorso anno trionfarono ai rigori su Messi e compagni.
Ma come si è arrivati a questa finale? Facciamo un passo indietro e ripartiamo da dove eravamo rimasti, ovvero dai quarti. Gli Stati Uniti di Klinsmann hanno confermato il loro momento di forma battendo 2-1 l’Ecuador, equilibrata la sfida tra Colombia e Perù con i cafeteros che alla fine riescono ad avere la meglio solo ai rigori battendo i peruviani per 4-2, netto 4-1 dell’Argentina sul Venezuela (con doppietta di Higuain e gol strepitoso di Messi). Ma il risultato più clamoroso dei quarti è il pesantissimo 7-0 (quattro gol di Edu Vargas, doppietta di Puch e rete di Sanchez) con cui il Cile batte il Messico che aveva fino a quel punto convinto con il suo gioco. Esito non del tutto inatteso, ma fa impressione il risultato finale con i cileni che hanno dilagato nella ripresa.

Le due semifinali sono quindi Argentina-Usa e Colombia-Cile. Messi e Higuain firmano con una doppietta a testa il 4-0 che permette all’Argentina di conquistare la finale (e riprovare l’assalto al trofeo). L'Argentina è il vero Dream Team di questa Coppa America senza Brasile e senza Uruguay. Fin qui ha dominato la scena lasciando le briciole agli avversari: 5 vittorie su 5 con 18 gol fatti e solo 2 subiti. Ha già battuto il Cile (2-1 nel girone all'esordio) e poi ha travolto le altre che si è trovata sulla strada: Panama, Bolivia, Venezuela e Stati Uniti. Inarrestabile.

Undici minuti bastano invece al Cile per superare 2-0 la Colombia (7’ Aranguiz, 11’ Fuenzalida). Sfida che verrà sicuramente ricordata come tra le più lunghe della storia del calcio, considerando l’intervallo di due ore e mezzo tra prima e secondo tempo a causa di un violento acquazzone abbattutosi su Chicago (e la ripresa regala ben poche emozioni).
Cile-Argentina è dunque la finale di domenica notte ed è, come detto, la riedizione della finale 2015 quando il Cile vinse dinanzi al suo pubblico a Santiago del Cile ai calci di rigore. Cile e Argentina si sono già confrontati, nella partita di apertura del torneo vinta 2 a 1 dall’Albiceleste, che era priva di Lionel Messi, bloccato dal mal di schiena.
Per l’Argentina è la terza finale in tre anni (Mondiali 2024, Coppa America 2015 e ora Coppa America 2016),sebbene finora sia uscita sconfitta due volte su due. Ma stavolta la Seleccion si candida per la vittoria finale. Un trofeo, la Coppa America, che manca da ben 23 anni, l'ultima volta che l'Argentina è salita sul gradino più alto del podio di questa competizione risale al 1993. Messi, troppe volte criticato per aver vinto poco con la sua nazionale, questa volta ha l'occasione per riscattarsi. Anzi, questa Coppa America sembra già sua. Riuscirà finalmente a portarla a casa?
 Theseus 

4 commenti:

Nicola ha detto...

Tutto apparecchiato per la vittoria albiceleste, figuriamoci se poteva finire diversamente.

Theseus ha detto...

Si fa presto a dire "tutto apparecchiato per la vittoria albiceleste"...
L'Argentina ha una rosa di tutto rispetto con un attacco atomico che altri si sognano soltanto. E' normale che riesca a vincerle tutte, poi a questo aggiungi il fatto che le avversarie si sono sciolte come neve al sole (Brasile e Uruguay in primis): è normale che sembri che tutto sia apparecchiato per la vittoria finale. Ma qua di apparecchiato c'é ben poco.

Nicola ha detto...

Mah, sarà... A me è sembrato che fosse tutto organizzato per far vincere l'Argentina e dimostrare che Messi è capace di vincere anche con la Nazionale.

Theseus ha detto...

Nicola, sempre convinto che fosse tutto apparecchiato per l'Argentina?