Sì, c’avevamo creduto. C’è qualcosa di male? Del resto, lo scrivevo anche ad inizio settimana, crederci è il dovere morale di ogni tifoso nerazzurro. E noi ci abbiamo creduto. Almeno fino a ieri sera (e non ci sarebbe dispiaciuto crederci fino alla fine). C’avevamo creduto e ad un certo punto le cose si erano messe abbastanza bene per noi (sia Roma che Fiorentina perdevano in casa). Sarebbe bastato buttarla dentro, sarebbe bastato metterci più grinta, più cattiveria, più cuore. E invece abbiamo perso. Forse immeritatamente, forse meritatamente. Quello che conta è che siamo tornati da Genova a mani vuote e con un terzo posto ormai andato. E siamo talmente rassegnati da non avere nemmeno la forza di incazzarci con Mancini o con la squadra.
Ieri sera ero tranquillo, direi quasi rilassato. Per 70 minuti ero sicuro che il gol sarebbe prima o poi arrivato. Era questione di tempo, di avere pazienza, di aspettare. Una zampata di Icardi sotto porta, un’incursione di Perisic sul secondo palo, una giocata di Palacio come ai vecchi tempi. Insomma il gol sarebbe prima o poi arrivato.
Poi nell’arco di otto minuti sono passato dalla certezza che il gol sarebbe arrivato, alla rassegnazione che non saremmo riusciti a sbloccarla, alla vaga sensazione che per come si stava mettendo avremmo anche potuto perderla (se hai tante occasioni e non le sfrutti, prima o poi arriva il beffardo gol degli avversari), al gol di De Maio.
No, non mi sono incazzato al gol di De Maio (anche se Telles un paio di imprecazioni se le sarebbe meritate tutte), diciamo che sono stato avvolto da un senso di rassegnazione. Evidentemente doveva andare così. Evidentemente era destino che il terzo posto non dovessimo prenderlo. In fondo vincere ieri sera, magari, sarebbe servito solo per allungare l’agonia, per continuare a sperare invano per altre 4 settimane. In tal senso meglio levare subito il dente e non pensarci più.
A pensarci bene questa è la degna conclusione della nostra stagione. Mai capaci di fare il salto decisivo, di dare la stoccata definitiva che svoltasse la nostra stagione. I punti poi, come faceva notare qualcuno oggi, li abbiamo persi per strada altrove. E non sto nemmeno qui a ricordarvi dove, come e quando abbiamo gettato alle ortiche punti importanti. E credo che sia anche superfluo rammentarvi che sarebbero bastati la metà di quei punti persi per avere una situazione di classifica ben diversa.
Per il quinto anno consecutivo la Champions League dovrà fare a meno di noi (in realtà siamo noi che dovremo fare a meno della Champions League, ma vista dalla prospettiva opposta la mancata qualificazione fa meno male). Ci giocheremo l’Europa League (Fiorentina permettendo). Magari la vinceremo pure. Ed entreremo nella storia come la prima squadra italiana ad aver vinto l’Europa League. E poi magari vinceremo anche la Supercoppa Europea. E nel frattempo avremo vinto anche la Coppa Italia (Mancini è uno specialista in trionfi nella coppa nazionale, lo avevate scordato?) e conquisteremo anche la Supercoppa Italiana. E così tra maggio e agosto 2017 riprenderemo la sana abitudine a vincere. Come dieci anni fa. Partendo dal basso.
Ma tu guarda un po’ cosa si deve fare per rendere meno amara una mancata qualificazione alla Champions League. Ma vadano tutti a cagare. Mancini, Thohir, Bolinbroke o come cazzo si chiama, dirigenti vari, giocatori: andate a cagare tutti!!! FORZA INTER!!!
1 commento:
Vi ricordo che ad inizio stagione eravamo comunque indicati come quarta forza insieme a Fiorentina e Milan e dietro a Juventus, Roma e Napoli. Alla fine abbiamo mantenuto le attese. Lo abbiamo dimostrato anche sul campo: siamo da quarto posto.
Posta un commento