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sabato 30 aprile 2016

LAVORO E PROGRAMMAZIONE: IL CROTONE VA DRITTO IN SERIE A

 LATO B Appunti sulla Serie Cadetta 
Un gol di Palladino su rigore a Modena che vale l’1-1 finale e la grande festa può avere inizio. Da ieri sera il Crotone è ufficialmente in Serie A.
La promozione arriva al termine di una stagione dove il lavoro e la programmazione della società calabrese ha iniziato a dare i primi frutti. Questo trionfo dei pitagorici infatti non è un exploit temporaneo ma il frutto di anni di programmazione e di scelte oculate.
Dopo la prima storica promozione in Serie B ad inizio degli anni 2000 e qualche sali e scendi, il Crotone ha tracciato nelle ultime 10 stagioni un solco ben definito, viatico verso un successo annunciato. Passando attraverso allenatori innovativi ed ambiziosi (Gasperini, Moriero, Lerda, Corini e Drago, tanto per citarne alcuni) e ragazzi di belle speranze (Florenzi, Bernardeschi e Cataldi tra tutti).
Così, a poco a poco, è proseguita la scalata: si è passati dal primato degli 11 risultati utili consecutivi del 2012 al record di punti del 2014 (63) che hanno garantito il 6° posto e uno storico posto nei playoff promozione.

Fino al magico traguardo di quest'anno. Forse nella stagione meno attesa visto che a giugno scorso la società, dopo aver trascorso una vita (10 anni tra giovanili e prima squadra) con Massimo Drago, aveva deciso consensualmente di prendere un'altra strada.

A Juric (ex giocatore rossoblù nella gestione Gasperini) è stata affidata una rosa costruita praticamente a costo zero euro puntando su giocatori svincolati e prestiti di giovani da svezzare per i grandi club. Gli svincolati? Martella, Stoian (dal Chievo), Barberis, Zampano, Dos Santos, Ferrari e Cordaz (entrambi fallimento Parma) per fare qualche nome, tutti pilastri nei loro reparti (Martella su tutti). I prestiti? Yao (Inter), Capezzi (Fiorentina) Ricci e Balasa (Roma), più Garcia Tena (arrivato a Gennaio, prestito Juve). In più, sempre a gennaio, la punta Palladino (anch’egli dal fallimento Parma) e Di Carmine, liberatosi dalla Pro Vercelli, arrivato gratis. Ma il colpo per eccellenza è quello di Budimir, gioiello del tridente crotonese: gol a raffica, anche lui a zero euro. Il d.s. Peppe Ursino l’ha pescato in Germania, al St Paul di Amburgo, dove aveva deluso tutti. Al club tedesco non gli parve vero quando il Crotone bussò alla porta per chiedere il prestito gratuito, con eventuale riscatto fissato a 1 milione. Budimir, in Calabria, ha ritrovato la via del gol e ora vale molto più del milione che Vrenna verserà nelle casse del St Paul per riscattare un giocatore ambito da diversi club.
Tranne la prima giornata (grande scoppola a Cagliari, per 4-1) il Crotone s’è messo a volare subito e non ha smesso più di frequentare le zone alte della classifica. Modulo 3-4-3: Ferrari e Yao in difesa, Capezzi e un grande Martella in mediana, Ricci e Budimir in avanti, i nomi che spiccano in una rosa in cui tutti hanno dato qualcosa in più del prevedibile e del passato. Senza contare Cordaz, il portiere meno battuto della Serie B, e una difesa gestita abilmente dal brasiliano Dos Santos. Il Crotone è finito in Serie A sfruttando il fattore sorpresa nel girone di andata, ritmi vorticosi e un modulo camaleonte, capace di cambiare in gara con poche mosse. Con le vittorie di Spezia e Bari, i rossoblu iniziarono a capire che il sogno avrebbe potuto davvero realizzarsi.
Fino alla storica promozione ottenuta ieri sera. Ma i pitagorici non hanno certo intenzione di fermarsi qui. E continuando nel lavoro di programmazione e gestione oculata la società guidata da Raffaele Vrenna ha tutta l’intenzione di avere un ruolo da protagonista anche in Serie A.



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3 commenti:

Pakos ha detto...

Mi hai anticipato :-) Stavo preparando io l'articolo per celebrare la promozione del Crotone... :-)
Complimenti ancora una volta ad una squadra che ha fatto della programmazione e della valorizzazione dei giovani il suo credo.

Entius ha detto...

Stiamo parlando di una squadra calabrese, mi sembrava giusto scriverlo io il pezzo. :-) Scusa se non ti ho avvisato.

Salvatore ha detto...

Sassuolo, Carpi, Frosinone, Crotone. La geografia del calcio sta cambiando aspetto...
Meglio così. E' bello vedere nuove realtà, formazioni che si affacciano o si riaffacciano al grande calcio. Altrimenti sai che noi se ci fossero sempre le solite...