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mercoledì 24 febbraio 2016

MANIFESTO IDEOLOGICO DEL CALCIO DI PERIFERIA

Alcuni articoli sono così perfetti che non può che semplicemente copincollare e pubblicare sul tuo blog. Buona Lettura. 
Se avete giocato (male) a calcio, ebbene questo pezzo è dedicato a voi (e a me).
I piacioni Vialli e Amoruso sono partiti con un nuovo programma. Si intitola Squadre da Incubo. Lo danno su Sky.
Sinossi del programma: Vialli e Amoruso sono due ex calciatori di un certo livello, uno fa il gagà a Londra e dice cose in tv tipo “Per me il Napoli è forte ma lo scudetto se lo deve sudare molto perché la Juve è una squadra anch’essa forte”, l’altro non so.
I due entrano negli spogliatoi delle squadre più scalcinate d’Italia composte da idraulici, operai, gente che si sveglia molto presto alla mattina e il calcio lo usa come sfogatoio per non dover tornare a casa e picchiare con il cric moglie e figli in presenza di una pasta al pesto non al dente. Questa gente si fa un mazzo così e lavora anche 11 o 12 ore al giorno.
Vialli e Amoruso in presenza della squadra scalcinata sparano sentenze del genere “Dovete giocare meglio!”, “scatta in fascia!”, “fai il triangolo!”, “Mettici più grinta!” a gente che due ore prima applicava maniglie a porte marca “Che bel Portòn” in fetenti catene di montaggio.

Una dozzina di cose che Vialli e Amoruso non possono sapere del calcio di periferia, quello di noi comuni mortali generalmente ignorati dalle veline poppute e ridotti a pescare nel cestone “basta che respiri”.
1) Nel calcio di periferia prima di iniziare gli allenamenti si gioca “alla tedesca” o “a 21”. Spesso si accendono risse tipo “oh zio io ti spacco la testa dimmerda che c’hai” per questioni da asilo Mariuccia tipo “l’hai toccata tu per ultimo e devi andare in porta”. In palio soldi veri, a volte anche dieci/dodici euro. Molto spesso chi perde finge di non avere l’euro di iscrizione e dice “te lo do la prossima volta”. La prossima volta non te lo dà.
2) Nel calcio di periferia a inizio allenamento tutti entrano in campo e tirano fortissimo “a freddo”. L’allenatore, che la gran parte delle volte è anche preparatore atletico, vice allenatore, magazziniere e massaggiatore, dice: “Non tirate a freddo zioeva!”, ma tu hai già tirato e ti fa malissimo la gamba. A volte stai fuori anche due/tre settimane. Appena rientri, al primo allenamento tiri fortissimo lo stesso perché il calciatore di periferia è come il pesce rosso: non ha memoria a lungo termine.
3) Nel calcio di periferia i palloni non sono belli. Non sono neanche brutti. I palloni semplicemente non sono palloni. Spesso sono ammassi di fango secco, a volte cemento, quasi sempre sono ovoidali e vengono raccolti in reti con buchi più grossi dei palloni e, quindi, inutili. A volte passa uno che gioca a rugby nel campo di fianco e ti dice “Cazzo fotti i palloni? Vuoi rissa?”. Il calciatore di periferia non si tira indietro e fa rissa, ma il rugbista è più grande e lo picchia molto. Poi si rende conto che il pallone è in effetti da calcio e chiede scusa. La settimana dopo si riaccende la rissa per la solita problematica “pesce rosso”.
4) Nel calcio di periferia quando fai la partitella a fine allenamento devi mettere le pettorine. Succede anche nel calcio dei ricchi, ma nel calcio di periferia solitamente le pettorine puzzano di “che fine ha fatto il nonno? Non lo sento da cinque giorni…”. Subito dopo aver messo la pettorina dici: “Oh, zio, ci giochiamo la birra”. Ne nascono partitelle dove chi non si è lacerato il quadricipite a inizio allenamento per aver tirato a freddo, si sputtana caviglie, menischi, tibie, a volte peroni. Molto spesso a fine partita chi perde dice “Oh, mi fa male la caviglia, c’è lo spray del ghiaccio?”. Nel calcio di periferia se ti fai male non ci sono pomate, medici, garze: c’è solo lo spray del ghiaccio o l’acqua della borraccia. Il calciatore di periferia trattato col lo spray del ghiaccio o l’acqua della borraccia si sente molto meglio e dice “sto meglio”, anche se non è vero.
5) Nel calcio di periferia nel periodo che va da fine settembre a fine marzo gli allenamenti si fanno immersi in nebbie colossali a orari tipo “dopo il lavoro”, quindi indefiniti ma comunque molto tardi: uno arriva alle 19, uno alle 19.30, uno mai. Anche se non piove da mesi, nei campi di periferia c’è sempre almeno una pozzanghera. Le mogli dei giocatori di calcio di periferia hanno amanti abbienti che giocano a sport che si fanno alla luce del sole tipo golf o cricket, e quindi alla sera ti trombano la moglie mentre tu metti lo spray del ghiaccio.
6) Nel calcio di periferia gli allenamenti consistono in: 1) Torneo di “tedesca”, 2) Tiri a freddo 3) Due giri del campo di corsa blanda già ribattezzati “riscaldamento” con movimenti delle braccia a mulinello “per scaldare la parte alta” ma che in realtà non servono a niente. 3) Partitella. 4) Specie di stretching.
7) Nel calcio di periferia lo stretching non è un tipo di ginnastica, ma un’auto presa per il culo. I corpi dei calciatori di periferia assumono posizioni antropomorfe tipo “gambe incrociate e mani che provano a toccare le caviglie” ma si fermano alle cosce, massimo alle ginocchia. Lo stretching molto spesso è utilizzato come scusa per chiacchierare tra compagni di squadra e tirarsela molto. “Minchia l’altra sera mi son fatto una figa, però, zio, non lo dire in giro perché se lo scopre la Marisa sono cazzi”. Nel frattempo la Marisa saluta quello del golf o del cricket e tira fuori dal freezer i Sofficini “mozza & pomodoro” per il marito.
8) Nel calcio di periferia a fine allenamento l’allenatore sceglie sempre l’atleta che si è allenato peggio per raccogliere i palloni marci nella rete bucata. L’incaricato essendo spesso il più cretino del gruppo improvvisa gag idiote tipo tirare fortissimo per prenderti sulla testa e farti male. Il pallone quasi sempre finisce nel parcheggio e colpisce la Lancia Thema o il Pandino di un compagno che si incazza molto. Spesso la cosa finisce in rissa.
9) Negli spogliatoi del calcio di periferia la doccia non è mai a posto. Mai. O è gelida perché la caldaia è rotta. O è rovente perché il custode stanco delle lamentele l’ha messa al livello “inferno di Dante”. In entrambi i casi tutto è incrostato causa calcare e il getto esce a 400 atmosfere diretto verso il muro. Probabilità di tornare a casa con una rara malattia della pelle in una scala da 0 a Super Slot (quello dei Goonies): Super Slot.
10) Negli spogliatoi del calcio di periferia a fine primo tempo non si beve il tè caldo, si beve dell’acqua rovente in cui vengono gettate cucchiaiate di polvere misteriosa con dentro “estratto di tè 0,99% + aromi”. Guariniello, entra negli spogliatoi del calcio di periferia se hai i coglioni.
11) Nel calcio di periferia i discorsi dei mister a fine primo tempo sono i seguenti: 1) Stai vincendo: “Bene, bravi, però oh come se fosse zero azero mi raccomando, bravi, bene, oh vedi che quello che ci siamo detti in allenamento è servito? Bene, bravi, dai raga!”. 2) Se stai perdendo il mister la prende sempre come una questione personale: “Adesso tutti seduti e zitti! Capito!? Cazzo figa! Troia! Eva cazzo figa! Curalo no?! Cazzo, troia! Figa, se devo venire a farmi prendere per il culo me lo dite! Figa! Cioè, ditemelo! Se non avete voglia sto a casa che ho di meglio da fare! Figa troia! Curalo no cazzo? Tira no? Figa”. Quindi cala il silenzio. Il silenzio di solito dura venti secondi. Si sente solo il rumore dei tacchetti. Poi quello più coraggioso tra tutti si lascia andare a un “Dai raga oh...” detto a mezza voce.
12) Nel calcio di periferia se hai vinto e a fine partita in uno slancio di euforia lanci la maglietta alla tua fidanzata che è venuta a vederti, dopo le devi chiedere di ridartela perché il magazziniere in tempo zero ti ha bestemmiato contro “Ma sei scemo? Queste abbiamo…”.
Ps1 Come in Hotel da Incubo, Cucine da Incubo, Giardini da Incubo, Cazzivari da Incubo potete star certi che dopo l’intervento di Vialli e Amoruso le squadre che non vincevano da sette campionati torneranno misteriosamente a vincere e tutti diranno “Grazie Vialli e Amoruso”.
Ps2 E’ assai probabile che una volta andati via Vialli e Amoruso i rivali delle Squadre da Incubo, pur sconfitti, canzoneranno i loro avversari con frasi tipo “Che bella squadra siete. C’è anche da uomo?”.
Ci sono ottime possibilità che la cosa finisca in rissa.
 FONTE: IL SENSO DEL GOL 

1 commento:

Simone ha detto...

L'altra sera gli ho dato un'occhiata. Non è malvagio come programma.
Certo, il calcio professionistico è un'altra cosa rispetto all'universo dilettantistico. Direi che stiamo quasi parlando di due sport differenti.