"Rigore è quando arbitro fischia" (cit. Boskov) |
Che poi, parliamoci chiaro, se non era per l’arbitro ieri non avrebbe nemmeno vinto. C’erano due rigori netti per l’Empoli. Sì, avete capito bene, non uno ma due rigori negati ai padroni di casa. Nel primo tempo Miranda ha strappato la maglia di Pucciarelli, riducendola in brandelli e tirando a terra l’indifeso attaccante avversario. È un miracolo che non l’abbia pestato a sangue. Nel secondo tempo poi Murillo ha falciato di netto le gambe di Pucciarelli cercando di tranciargli tibia, perone e calzettoni. E’ un miracolo che il giocatore sia rimasto illeso.
Invece la partita è finita 1-0 per l’Inter e che piaccia o no, la capolista rimane saldamente al vertice. E’ vero ieri sera non abbiamo giocato la nostra miglior partita e, volendo essere onesti, bisogna ammettere che l’Empoli ha giocato meglio e che il rigore del secondo tempo era abbastanza netto (mentre quello del primo tempo è assolutamente inesistente). Ma nessuno ha sottolineato la solidità della nostra squadra. La difesa ha retto bene e Handanovic è stato chiamato a 2-3 interventi decisivi ma non ha dovuto fare particolari miracoli. Ovviamente tutto questo non va per niente giù agli avversari e ai vari giornalisti. Il titolo di Tuttosport di questa mattina (Inter spietata e… aiutata) la dice lunga sul livello di rosicamento che è stato raggiunto. Ci speravano. Speravano tutti che l’Empoli, in un periodo di grande forma fisica, sarebbe riuscita a fermare l’Inter. E invece non c’è riuscita, forse più per i meriti dell’Inter che per demeriti propri.
Alla fine ciò che conta è il risultato. E il risultato premia ancora una volta questa Inter che non fa un gioco spumeggiante ma che sa essere estremamente cinica e spietata. Molti vedono in queste vittorie per 1-0 un segno di debolezza. Credo invece che proprio queste ripetute vittorie per 1-0 siano un chiaro segno di solidità e di forza. Sfruttare le occasioni che ti capitano e soprattutto riuscire a difendere il minimo vantaggio è un grande pregio più che un deprecabile difetto. Tutto questo è lontano dall’idea comune di “squadra forte che può vincere il campionato”, ma non è un buon motivo per sostenere che questa Inter non può andare lontano. Questa Inter (e sottolineo questa) può tranquillamente lottare fino alla fine per il titolo. Poi magari il tricolore andrà su un’altra maglia (speriamo non con delle strisce tipo carcerati), ma fino a maggio può esserci anche l’Inter nel lotto delle pretendenti.
Qualche riga fa ho sottolineato “questa Inter” perché è chiaro che se gli attaccanti falliscono le poche occasioni che ci capitano o là dietro Murillo e Miranda fanno qualche errorino di troppo le cose potrebbero cambiare. La nostra speranza è che a cambiare sia questa Inter. A cambiare in positivo, si intende. Perché è bello vincere 1-0 e vedere gli altri rosicare, ma qualche volta è piacevole anche vincere in scioltezza e non restare col fiato sospeso fino al triplice fischio finale. Non siete d’accordo?
3 commenti:
a me pare però che,in perfetto stile interista,gli unici a farsi dei problemi siete voi.E per cosa poi?un mezzo titolo(sottolineo mezzo)nella parte alta della prima pagina di un giornale sportivo.gli altri due esaltavano l'inter e parlavano della moviola nei trafiletti laterali.Mica hanno fatto una prima pagina tipo : "CAMPIONATO FALSATO"con la seconda finita ad una ventina di punti......
Come vi piace il mourinhiano "rumore dei nemici",è proprio nel vostro DNA.
Mezzo titolo? Non mi pare proprio...
Ieri è stato un fiorire di dichiarazioni e di interventi giornalistici che puntavano il dito solo ed esclusivamente sugli episodi contestati.
Hanno creato un clima così sfavorevole che sono quasi certo che domani al primo tuffo a metà campo daranno subito rigore al Sassuolo per compensare quelli (presunti) negati all'Empoli. Dicesi Prostituzione Intellettuale.
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