Non credo di essere stato profetico. Al limite possiamo dire che conoscevo i nostri polli e sapevo a cosa potevamo andare incontro quando sabato sera scrivevo che bisognava stare attenti a Carpi e soprattutto sostenevo che se non riuscivamo a vincere in casa contro gli emiliani, come potevamo pensare di raggiungere i nostri obiettivi.
Alla fine avevo visto giusto (e vi giuro che avrei preferito aver torto di brutto). L'Inter, questa Inter attuale non riesce neanche ad avere ragione in casa di un Carpi rimasto in dieci e prende un gol in modo anche abbastanza sciocco nei minuti finali da un tizio che si chiama come un piatto. E di conseguenza sfottò a gogò da tutte le parti, compresa la Barilla che oggi se ne è uscita con una pubblicità abbastanza stupida che prende in giro i tifosi interisti (forse l’ho trovata di dubbio gusto perché sono tifoso interista).
Troppo semplice addossare le colpe a Mancini, piuttosto che alla squadra o ad Icardi che ieri si è fumato l’impossibile. Io sono del parere che il calcio sia uno sport di gruppo: si vince tutti insieme e si perde tutti insieme.
Pertanto il pareggio di ieri è colpa di tutti. Dagli attaccanti che non riesco più a segnare (non ché prima segnassero particolarmente) alla difesa che non è più quel muro invalicabile, passando per centrocampisti, terzini, esterni vari e anche Mancini, perché se giochi con Montoya o fai entrare Jovetic solo negli ultimi 5 minuti anche tu allenatore qualche colpa ce l'hai.
Il problema è che anche senza entusiasmare e senza far vedere del bel gioco, per tutto il girone di andata l'Inter ha dimostrato di essere solida, riuscire ad infilare il golletto e poi avere la solidità e la compattezza di difendere l’1-0 e portare a casa i tre punti. Cosa che ora non gli riesce più e prendere tre gol nei minuti finali per tre partite consecutive in casa contro avversarie non certo fortissime, è chiaramente un segnale di aver perso la bussola.
Purtroppo (e continuiamo a ripeterlo ormai da parecchie settimane) a questa squadra manca un regista manca il Biglia piuttosto che il Pirlo della situazione capace di illuminare il gioco, di imprimere ordine e disciplina a questo centrocampo. Alla luce di questo non capisco perché si continui a insistere nel cercare un attaccante (Eder, Lavezzi, Quagliarella) piuttosto che non gettarsi a capofitto verso un centrocampista di qualità. In questo momento può andar bene anche il Valdifiori di turno, considerando che Biglia è un obiettivo difficilmente raggiungibile dal punto di vista economico.
Ironia da quattro soldi... |
Serve un centrocampista per riuscire ad invertire la rotta. Continuando su questo tunnel che abbiamo imboccato diventa complicato anche raggiungere l’Europa League. Spero che l'Inter ritrovi la retta via e riesca a tornare ad essere cinica e solida come lo è stata per quasi un girone. Lottare per lo scudetto mi sembra quasi un'utopia ma obiettivamente credo che la qualificazione alla Champions League (che in fondo è stato sempre il nostro obiettivo primario) possa essere alla nostra portata. Anche perché tanto la Roma quanto la Fiorentina non hanno dimostrato di esserci superiori o di avere quella marcia in più che hanno Juventus e Napoli.
Abbiamo fatto un ottimo girone d’andata e messo in cascina tanto fieno. Sarebbe veramente un peccato se ora sperperassimo tutto con un girone di ritorno da incubo. Ecco perché continuo a sperare che questa Inter possa risollevarsi al più presto.
Le due sfide che ci aspettano in questa settimana potrebbero essere quelle giuste. Juventus in Coppa Italia mercoledì e il Milan domenica sera possono essere le sfide della svolta. Sia in positivo che (toccatinaaaa, pleaseeee) in negativo. La lasagna ci è andata di traverso, ma c’è ancora tanto tempo per rimetterci in carreggiata e non sprecare questi primi mesi in cui avevamo visto un’Inter ben diversa rispetto alle ultime stagioni.
Ma quale Lasagna. L'Inter attuale è alla frutta.
— CALCIOMANIA 90 (@EntiusDRC) 24 Gennaio 2016
2 commenti:
Spero che la tanto sospirata inversione di rotta arrivi e arrivi il prima possibile. Fino ad un mese fa eravamo solidi come un muro, oggi siamo molli come un budino. Non si passa da uno stato all'altro così, in quattro e quattr'otto. Cosa è successo? Mancini lo scopra e trovi il rimedio subito. Entro oggi, anzi entro ora.
È uscita fuori la vera Inter. Per un girone vi è andata bene, ora pagate dazio. Non avete mai avuto una rosa competitiva.
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