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giovedì 19 marzo 2015

NIENTE RIMONTA, L'INTER DICE ADDIO ALL'EUROPA

Europa League 2014-2015 – Ritorno degli Ottavi di Finale
INTER - WOLFSBURG 1 - 2
24’ Caligiuri – 71’ PALACIO – 89’ Bendtner

INTER (4-4-2) Carrizo; Campagnaro (dal 22’ s.t. D’Ambrosio), Ranocchia, Juan Jesus, Santon; Hernanes, Medel, Guarin, Kovacic (dal 10’ s.t. Kuzmanovic); Icardi, Palacio.
A Disposizione: Handanovic, Vidic, Obi, Puscas, Shaqiri.
All. Mancini.
WOLFSBURG (4-2-3-1) Benaglio; Trasch, Knoche, Klose, Rodriguez; Guilavogui, Luiz Gustavo; Vieirinha (dal 40’ s.t Arnold), DeBruyne, Caligiuri (dal 27’ s.t. Perisic); Dust (dal 19’ s.t. Bendtner).
A Disposizione: Grun, Schafer, Jung, Schurrle.
All. Hecking.
ARBITRO Clattenburg (Ing).

Durano 25 minuti le speranze nerazzurre di rimontare l’1-3 subito in terra tedesca. Poi l’ennesima disattenzione difensiva permette al Wolfsburg di andare in vantaggio e l’Inter, incapace di reagire, mestamente saluta l’Europa League e le velate speranze di vincere il trofeo per approdare alla prossima Champions League.
Mancini conferma Carrizo in porta nonostante i gravi errori di sette giorni fa che, a conti fatti, ci sono costati la qualificazione. Difesa a quattro con Campagnaro (ancora lui??) e Santon esterni e Ranocchia e Juan Jesus centrali. A centrocampo Medel, Guarin ed Hernanes (preferito a Kuzmanovic), Kovacic trequartista dietro le due punte Palacio e Icardi.
Gara subito emozionante con l’Inter che inizia col piglio giusto. Non passano nemmeno quattro minuti ed Hernanes scalda le mani di Benaglio con un missile dal limite dell’area. Carrizo, dopo gli orrori dell’andata, salva al 9’, quando su una dormita di Juan Jesus, soffia la palla a Dost, che era pronto a saltarlo.
I ritmi sono altissimi, il pubblico incita i propri beniamini ed al 22esimo serve una prodezza di Benaglio a negare la gioia del vantaggio ad Icardi.
Pochi minuti e Caligiuri gela San Siro. Contropiede micidiale impostato da De Bruyne, che mette in mezzo all’area dove c’è Caligiuri, lasciato tutto solo da Juan Jesus, che riesce a beffare Carrizo.
Il gol subìto è una mazzata tremenda per l’Inter che perde intensità e certezze. Ci provano Icardi, Palacio e Kovacic ad impensierire Benaglio, ma l’occasione più ghiotta capita poco prima dell’intervallo sui piedi di Guarin che da pochi passi batte a colpo sicuro. Benaglio è bravo e fortunato a deviare in angolo.
Ripresa che inizia sulla falsa riga del primo tempo, ovvero con la formazione di Mancini che prova a fare la gara ma lascia troppi spazi in ripartenza. Al 51esimo Carrizo anticipa Dost ed evita il definitivo tracollo.
Grossa occasione al 65esimo sui piedi di Palacio. El Trenza calcia a botta sicura ma ancora una volta Benaglio si oppone.
Ma è il preludio al pareggio dell’Inter che arriva sei minuti dopo. Hernanes serve Palacio, l’argentino approfitta di un errore di difensivo e con una conclusione di prima intenzione batte Benaglio. San Siro inizia a crederci un po’ di più, i tedeschi sembrano accusare un po’ di stanchezza ed anche un po’ di paura.
Ci provano Kuzmanovic e Palacio a riaccendere la gara ma al minuto 89 calano definitivamente i titoli di coda sulla gara con Bendtner che dall’Inter dell’area batte Carrizo e regala la vittoria ai tedeschi.
La stagione nerazzurra finisce praticamente qui. Il terzo posto è andato da tempo, la Coppa Italia ce la siamo giocata due mesi fa, stasera abbiamo salutato anche l’Europa League. Rimane una qualificazione alla prossima Europa League che però è tutta da sudare e conquistare considerando l’agguerrita concorrenza.
Il discorso, ahimè, è purtroppo sempre lo stesso. Essere eliminati dalla seconda forza del campionato tedesco può anche starci (anche se, come abbiamo ben visto, potevamo tranquillamente superare il turno), ma a patto che si vada fuori dopo una partita in cui si è dato praticamente tutto. Il mio pensiero si riassume tutto in un commento letto ieri su interistiorgPasseremo il turno! Ma nel caso, impossibile, che ciò non accada mi accontento di vedere Ranocchia con la bava alla bocca che esce dal campo con la rotula di De Bruyne sotto braccio. Voglio vederli con gli occhi di ghiaccio di Samuel contro Ibra nel 2010, che si ricordino per una sera che sono l’Inter! Ok forse esagero, ma almeno spero che non facciano le fighette, almeno questo!”.
Ecco, stasera tutto abbiamo visto tranne undici leoni che hanno tirato fuori gli attributi. È questo mi fa incazzare in modo spropositato, più della sconfitta, più dell'eliminazione.

2 commenti:

Matrix ha detto...

Abbiamo strameritato di essere eliminati. Tolto il buon primo tempo di sette giorni fa, per il resto abbiamo fatto cagare. Siamo penosi!!!

Winnie ha detto...

Sono deluso e sfiduciato. Mi aspettavo quantomeno una reazione d'orgoglio. Anche il Torino è stato eliminato ma ha lottato per 90 minuti, ha sfiorato la qualificazione e soprattutto è uscito dal campo a testa alta.