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sabato 15 giugno 2013

UNA BABY ITALIA DA SOGNO: E' FINALE !!!

CAMPIONATO EUROPEO UNDER 21 – Semifinale
ITALIA-OLANDA 1-0
78' Borini
ITALIA (4-4-2): Bardi; Donati, Bianchetti, Caldirola, Regini; Florenzi, Rossi (46' st Crimi), Verratti, Insigne (40' st Sansone); Immobile (17' st Gabbiadini), Borini.
A disp.: Colombi, Leali, Biraghi, Capuano, Bertolacci, Saponara, Destro, Paloschi.
Ct: Mangia.
OLANDA (4-3-3): Zoet; Van Rhijn, De Vrij (30' st Van der Hoorn), Martins Indi, Blind (38' st Fer); Maher, Van Ginkel, Strootman; Wijanldum, De Jong, Ola John (23' st Depay).
A disp.: Bizot, Marsman, Clasie, Leerdman, Vilhena, Van Aanholt, Hoesen.
Ct: Pot.
Arbitro: Hategan (Svizzera)

Un gol di Borini su assist di Insigne lancia l’Italia di Devis Mangia nella finale del campionato europeo Under 21, che mancava per la nostra formazione da nove anni. Un’Olanda brava a far girare a vuoto gli azzurrini per tutto il primo tempo viene sconfitta per 1-0 e si deve accontentare del podio.
Mangia recupera Insigne e lo getta subito nella mischia nonostante non sia al 100%. Confermato il 4-4-2 con Borini (preferito a Gabbiadini) ed Immobile coppia offensiva.
L’Italia entra in campo contratta e patisce a lungo la maggiore proprietà di palleggio dei nostri avversari, che dopo 5’ centrano anche un clamoroso legno con Maher su punizione. I nostri però non rinunciano mai a proporsi e, nonostante le condizioni di forma non ottimali di Insigne e un Verratti neutralizzato dal centrocampo orange, sfiorano due volte il vantaggio con Immobile e Borini. 

La ripresa è più equilibrata e la svolta arriva con l’ingresso in campo di Manolo Gabbiadini per Immobile.
L’attaccante del Bologna dà più peso al nostro reparto offensivo ed è proprio dai suoi piedi che nasce l’azione che porta alla rete azzurra: il suo cambio di gioco pesca a sinistra Insigne, che trova il passaggio in area per Borini, bravissimo ad aggirare Van der Hoom e a superare Zoet. Poi ci pensa Bardi, con un miracolo sulla spizzata di De Jong da due passi, a blindare il risultato e, dopo 6’ di recupero, i ragazzi di Mangia possono festeggiare il raggiungimento della finale.

Ed ora martedì alle ore 18, super finale contro la favorita Spagna che oggi ha umiliato 3 a 0 la Norvegia. Sarà la terza finale fra azzurri e spagnoli: la prima (andata e ritorno) fu disputata nel 1986 con le Furie Rosse che ebbero la meglio ai calci di rigore. Calci di rigore, decisivi anche nel 1996, quando a Barcellona, gli azzurri di Cesare Maldini festeggiarono contro la Spagna di Raul (proprio lui sbagliò il rigore insieme a De la Pena) grazie alle parate di Angelo Pagotto.
Questa Spagna fa paura, come è normale che sia. La nazionale delle Furie Rosse è diventata un’avversaria temibile a tutti i livelli. Ma questa Italia non è da sottovalutare. Mangia ha il grande merito di aver messo insieme un gruppo davvero unito e compatto che può contare su elementi di grande spessore. Facile citare i soliti noti Insigne, Immobile, Gabbiadini, Verratti, Saponara. Ma ci sono altri giocatori che stanno disputando un Europeo eccezionale. Come Donati che sulla fascia destra convince sempre più (pensare che l’Inter, proprietaria del cartellino, sta cercando Basta, Zuniga e Isla per quel ruolo), come Florenzi, come capitan Caldirola, come Bardi.
Scontato dire che questi ragazzi meriterebbero la vittoria finale. Battere la Spagna non sarà per niente facile, anzi è più complicato di quando si pensi. Ma da stasera siamo autorizzati a crederci. E noi ci crediamo.

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3 commenti:

Mattia ha detto...

Continuo a ribadirlo. Possiamo seriamente puntare al titolo. E ricordatevi che l'ho detto fin dall'inizio.

Theseus ha detto...

Anche io rimango fedele al mio pensiero iniziale. La Spagna é più forte. Ma devo ammettere che questa Italia può giocarsela alla pari. Sarà una bella sfida.

Mattia ha detto...

La Spagna poggia molto sulle individualità (ha giocatori che da soli possono fare la differenza), mentre l'Italia è più "gruppo".
Questa almeno è la mia impressione.