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lunedì 11 marzo 2013

SEMPRE PIU' A FONDO E SENZA UN PROGETTO

Ricordate questa immagine? Che domande, certo che la ricordate. Quello che molti non ricordano è la partita in cui fece la sua comparsa. Si trattava di Inter-Bologna dello scorso campionato, finita con un netto 0-3. La cosa più preoccupante è che questo striscione starebbe bene anche oggi, a distanza di un anno abbondante.
Cosa è cambiato negli ultimi 12 mesi? L’allenatore, certo. E poi? Non c’è Milito, non c’è più Sneijder, non ci sono più Maicon, Julio Cesar e Lucio. C’è Handanovic (meno male), c’è Juan Jesus, ci sono Palacio e Cassano, ci sono Pereira, Schelotto, Gargano, Alvarez. Oggi come un anno fa ci sono Zanetti e Cambiasso titolari fissi che di farsi da parte non ne vogliono proprio sapere. Come un anno fa c’era l’obiettivo terzo posto da raggiungere ma un’agguerrita concorrenza a contenderselo. Insomma, direi che un anno è passato inutilmente.

Inutilmente soprattutto perché a distanza di un anno si continua ad andare avanti a tentoni, senza un progetto serio, con una campagna acquisti fatta in modo approssimativo e senza seguire una logica.

Le tante, troppe prestazioni negative lasciano pensare che siamo una barca che fa acqua da tutte le parti e che l’immagine ideale di questa Inter è lo Stankovic di ieri sera. Uno che ci mette grinta, cuore e anima ma non ne ha più. Il cuore e la testa vorrebbero andare a mille ma il fisico non li regge più. In questo stato anche un obiettivo tutto sommato alla nostra portata (il terzo posto è a 4 punti, il secondo posto a 6) diventa una montagna difficile da scalare.
Ecco perché diventa importante avere idee chiare sul futuro e iniziare un progetto serio da perseguire.
Lo scorso anno uno dei motivi per cui fu salutato con entusiasmo l’arrivo di Stramaccioni era la speranza che finalmente si puntasse sui giovani. Era la situazione ideale. Prendi un allenatore giovane, gli metti in mano una rosa fatta per lo più da ragazzi del nostro settore giovanile e gli dai 3 anni di tempo per tornare competitivi. Se avevi lavorato bene dopo 3-4 anni ti ritrovavi con un gruppo giovane, che veniva da un tot di anni di esperienza e che poteva aprire un nuovo ciclo vincente.
Affascinante come idea. Ma che fine hanno fatto i giovani da crescere e valorizzare? Juan Jesus rappresenta l’eccezione. Dietro il nulla. Longo spedito in vacanza premio in Spagna, Livaja mandato in comproprietà in cambio di un mediocre esterno e sostituito da un ex calciatore che doveva essere il vice Milito, Benassi e Kovacic panchinari dopo un paio di buone prestazioni, Duncan, Caldirola, Bianchetti, Crisetig, Bessa, tutti spediti altrove, il terzo portiere della Lazio preferito a Belec e Di Gennaro come vice Handanovic dopo l’infortunio di Castellazzi. Insomma il progetto giovani è rimasto una fantastica e affascinante utopia.
E, cosa ancora peggiore, i giovani vengono sistematicamente ignorati. Per esempio, visto le scarsa alternative in fase offensiva perché non buttare nella mischia qualche giovane di belle speranze della nostra Primavera? Forte, Terrani, Belloni, Garritano, Colombi, i giovani attaccanti ci sono, tentare non costa nulla. Peggio del nulla o di Rocchi non possono fare.
E lo stesso discorso dovrebbe valere anche per altri settori del campo. Stankovic e Gargano in mezzo al campo ieri sera erano orripilanti, sicuri che Benassi e Kovacic avrebbero fatto di peggio? E che dire di Pereira che su quella fascia è doppiamente inguardabile (esteticamente e calcisticamente)? Non sarebbe il caso di provare Mbaye?
Certo, noi siamo tifosi e non siamo in grado di giudicare cosa è giusto o cosa è sbagliato fare. Spetta a chi di competenza capire quali sono le contromosse ideali per arginare questo nostro crollo. L’importante è che si faccia qualcosa. E lo si faccia subito. Possiamo ancora centrare il terzo posto e se abbinato ad una vittoria in Coppa Italia potremmo anche essere soddisfatti di come sia andata la stagione. Ma allo stato attuale, chi scommetterebbe 50 centesimi sul terzo posto dell’Inter?

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4 commenti:

Winnie ha detto...

Ahimé, come darti torto? La situazione attuale è pari pari quella di 12 mesi fa. In genere si impara dagli errori, non è il caso della nostra dirigenza.

Matrix ha detto...

Un progetto con i giovani é sicuramente affascinante. Ma puntare su una rosa totalmente giovane significa rischiare di restare fuori dall'Europa che conta e l'Inter non può permetterselo.

Entius ha detto...

Non mi pare che puntare su trentenni abbia dato frutti migliori...

Entius ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.