INTER - VERONA 2 - 0
50’ CASSANO – 54’ GUARIN
Inter (3-4-1-2): Castellazzi; Silvestre, Chivu, Juan Jesus (dal 10’ s.t. Zanetti); Jonathan, Mariga (dal 1’ s.t. Guarin), Duncan, Nagatomo; Alvarez, Palacio, Cassano (dal 30’ s.t. Pereira).
A disp.: Belec, Di Gennaro, Ranocchia, Benassi, M'Baye, Gargano, Bessa, Livaja, Milito. All.: Stramaccioni
Verona (4-3-3): Rafael; Abbate, Moras, Maietta, Albertazzi (dal 36’ s.t. Cocco); Jorginho, Bacinovic, Hallfredsson; Gomez (dal 1’ s.t. Carrozza), Cacia, Grossi (dal 9’ s.t. Bojinov).
A disp.: Berardi, Andrade, Houston, Ceccarelli, Crespo, Owusu, Calvetti. All.: Mandorlini
Arbitro: Rocchi di Firenze
L’Inter di Stramaccioni esordisce in Coppa Italia con una vittoria contro il Verona e approda ai quarti dove troverà la vincente di Napoli-Bologna.
Massiccio il turnover attuato da Stramaccioni che si presenta con Castellazzi in porta, Chivu (al rientro dopo 4 mesi), Silvestre e Juan Jesus in difesa, Joanthan e Nagatomo esterni di centrocampo con Duncan e Mariga, entrambi all’esordio da titolari, in mezzo e Alvarez che supporta le due punte Cassano e Palacio.
Mandorlini (ex giocatore nerazzurro dal 1984 al 1991 e grande tifoso interista) presenta invece un Verona al gran completo. A dirigere l’incontro quel Gianluca Rocchi che non evoca ricordi piacevoli al popolo nerazzurro (“quel” famoso derby e Inter-Napoli dello scorso anno su tutti).
La prima mezzora è di chiara marca gialloblu con i veronesi che giocano meglio. Ma l’Inter ha i giocatori di qualità per fare la differenza e i tre davanti quando dialogano portano scompiglio in area avversaria.
Alla prima occasione, alla fine di uno di questi scambi Palacio segna (ma Rocchi aveva fischiato con troppa fretta un fallo su Cassano senza aspettare il vantaggio), e alla fine del secondo Alvarez costringe a un paratone coi piedi Rafael (forse Ricky avrebbe potuto tirare con più "cattiveria").
Ad inizio secondo tempo Guarin sostituisce Mariga. E dopo 5 minuti il colombiano sradica letteralmente un pallone dai piedi di Moras, servendo poi da terra Cassano che si presenta solo davanti a Rafael (autore di un paio di grandi parate) e lo beffa portando in vantaggio l’Inter. Passano altri quattro minuti e arriva il raddoppio. Guarin tira una bomba su punizione che viene deviata due volte in barriera e diventa imparabile: 2-0 e partita che diventa in discesa per i nerazzurri che sfiorano più volte il tris.
Ma nei minuti finali arriva il colpo di scena che complica l’ultimo quarto d’ora (recupero incluso). Castellazzi si fa male ad una spalla. Stramaccioni ha già fatto i tre cambi e quindi l’Inter rimane in dieci e in porta va Palacio. El Trenza trova il tempo per un tuffo plastico con deviazione in angolo su un colpo di testa di Carrozza per dimostrare che all’occorrenza può fare anche il portiere.
Finisce 2-0 per l’Inter. Non era una sfida particolarmente insidiosa (il Verona è una buona formazione ma pur sempre una squadra di serie B) e vista la formazione messa in campo non mi aspettavo una grande partita da parte dei nerazzurri. Contava solo vincere ed è quello che abbiamo fatto. Come sempre la differenza l’hanno fatta i giocatori di classe come Guarin (che sta attraversando un momento di forma strepitoso), Cassano e, a sorpresa, Palacio in versione portiere. Buona la prova di Duncan, molto a fasi alterne Alvarez che mostra buoni numeri ma spesso è irritante. Avanti così. Ad inizio gennaio ci aspetta il Napoli o il Bologna. E si inizierà a fare sul serio anche in Coppa Italia.
Se ti è piaciuto l'articolo, iscriviti al feed per tenerti sempre aggiornato sui nuovi contenuti del blog!
1 commento:
Criticare Alvarez é come sparare sulla croce rossa. E comunque ieri sera non ha giocato male. Poteva far di più ma ci ha abituato a prestazioni ben più pessime.
Posta un commento